Cap 11

71 6 29
                                    

(Steve)

Sbadigliai assonato mentre con calma rientravo a casa; Notch mi aveva tenuto al palazzo tutto il giorno per parlare dei progressi del fratello e di idee per il suo futuro che per lo più ho bocciato sapendo che (T/n) non le avrebbe mai approvate. Sembra quasi che lui non si renda conto di avere a che fare con un bambino ora e non più con un adulto.

Stranamente lui ha accettato le mie scelte quando gliel'ho spiegato: pare che tenga molto al fatto che sia lei a crescerlo, forse perché vuole che Hero abbia quell'affetto che da piccolo gli era mancato?

In fondo gli vuole bene, deve solo imparare ad essere più paziente.

Sospirai ignorando i mormorii della gente che mi vedeva passare, da quando sanno che ho un figlio non parlano d'altro!

Certo, normalmente sarebbe una grande notizia, ma loro stano diventando seriamente invadenti.

-TI PREGO, DICCI CHE NON È VERO!!- mi bloccai quando un gruppo di ragazze, vestite letteralmente nella stessa maniera manco fossero fatte con lo stampino, mi tagliarono la strada

-non è vero... cosa? - non capii cercando di restare però il più impassibile e calmo possibile

-tu non hai una compagnia ed un figlio vero!? Cioè, è impossibile! Meriti molto di meglio! - fece quella che suppongo fosse la leader, ma io mi feci serio guardandole malissimo, come si permettevano di dire certe cose senza neanche conoscerli!?

-io HO una compagnia e si chiama (T/n) ed abbiamo un figlio, volete mettervelo in testa!? Solo perché sono un eroe non significa che non posso avere una vita mia! - commentai serio lasciandole sconvolte, non mi piace essere scortese ma tengo moltissimo a quei due!

-Non osate mai più dire qualcosa su di loro, intesi!? Ora scusate ma ho una famiglia da cui tornare- le superai uscendo dalle mura della città ancora alterato.

Però...

Quando intravidi casa e nel giardino (T/n) che teneva Hero in braccio leggendogli probabilmente una favola... tutto il fastidio sparì, sinceramente è questa la visione che voglio ogni giorno...

Aprii il cancello sorridente posando la borsa a terra ed andandomi a sedere accanto a loro con lei che mi sorrise mentre Hero mi salutò appena con la manina.

-giornata dura? - mi guardò curiosa mentre io annuivo poggiandomi all'albero, ma il piccoletto si spostò dalle sue braccia prendendomi per la manica mentre noi lo guardavamo curiosi

-che c'è Hero? - non capii finché non mi ritrovai con la testa sulle ginocchia della mia... cioè di (T/n)

Inizialmente non capii e arrossimmo entrambi, ma quando notai il gruppetto di prima fissarci tutto fu chiaro sia a me che a lei, che sorrise accarezzandomi la testa mentre con mia sorpresa Hero mi si mise a dormire in braccio, in fondo ero felice di essergli entrato in simpatia tanto da fidarsi di me.

E quasi risi quando visi (T/n) lanciare un sorrisetto vittorioso a quelle fastidiose ragazzine facendole infuriare, ma ben presto la calma fu tale che mi addormentai.

(T/n)

Aprii di colpo gli occhi guardandomi attorno: era sera ed io ero ancora in giardino con Steve sulle mie ginocchia e Hero che gli dormiva in braccio. Erano così adorabili visti così.

Mi spiaceva, ma a malincuore dovetti svegliare l'eroe che mi guardava assonato, subito gli feci segno di fare silenzio indicando il piccolo e lui annuì alzandosi con me e portandolo a dormire nel suo lettino.

-Hai preparato tutto per domani? - mi chiese curioso ed io annuii andando verso la mia camera con calma.

-gli ho messo tutto nello zainetto- spiegai prendendo il cagnolino e mettendolo accanto a Hero che lo abbracciò nel sonno, erano decisamente adorabili.

-spero solo riesca ad ambientarsi- ammise l'eroe ritirandoci ognuno nella propria stanza per riposare.

-(T/n), (T/n) svegliati- sbadigliai assonata guardando Steve che sconsolato cercava di farmi svegliare.

-temo che dovrai accompagnare da sola Hero oggi, Notch mi ha assegnato una missione urgente- ammise dispiaciuto ma io sorrisi comprensiva.

-non temere, piuttosto sta attento ok? - mi alzai prendendo i vestiti ed andandomi a cambiare prima di entrare nella stanza di Herobrine per svegliarlo

-hei piccolo mio, è ora di alzarsi- lo mossi piano facendolo alzare ancora assonato.

-su svegliati, devi andare a scuola- lo presi in braccio portandolo a fare colazione con calma, assicurandomi che fosse in forze per la giornata, prima di prepararlo al meglio e avviarmi con lui in braccio, ignorando gli sguardi d'odio di alcuni o i commenti d'altri; lo stavo facendo per Hero, tutto per lui!

Quando arrivai all'asilo ogni madre si voltò a guardarmi aprendomi all'istante un sentiero verso l'entrata manco fossi chissà quale celebrità, mentre io con calma percorsi il viale fino all'ingresso.

-bene madri, so che per voi è dura essendo il primo giorno, ma da ora ci occuperemo noi dei vostri adorati bambini- commentò la preside mentre con una certa compostezza ci chiedeva di stare calme, facendo entrare i piccoli angioletti nella stanza dell'asilo.

-mi raccomando fai il bravo ok? Se lo farai quando torni ti darò mille abbracci - baciai la fronte del mio piccolo che non sembrava affatto entusiasta prima di avviarmi verso l'uscita, ma appena messo fuori un piede venni circondata dalle madri curiose.

-quindi è vero? Sei la moglie di Steve!?- -anche tu sei un'eroina o un'esploratrice? - -Notch approva questa vostra unione? - sospirai imponendomi la calma o avrei seriamente rischiato di fare una strage.

-io e Steve non siamo ufficialmente sposati, si sono un'avventuriera e si Notch approva, ma anche se non lo facesse questi non sono affari suoi, bensì la nostra vita privata- tagliai corto lasciandole sorprese.

-ora scusatemi ma devo andare, ho di meglio da fare che spettegolare con voi- le superai velocemente, odiavo chi non si faceva gli affari propri!

Rientrai a casa stancamente buttandomi sul divano, ero preoccupata per Steve, sembrava così serio stamattina...

-sono tornato! – comincio a pensare che qui abbiano tutti una specie di radar, non è possibile che appena li pensi saltino fuori!

Mi alzai subito sorridente ma sbiancai quando lo vidi, era pieno di bendaggi ed un occhio era fasciato

-che ti è successo?!- corsi da lui preoccupata, assicurandomi che non fosse troppo grave, fortunatamente l'occhio stava bene.

-l'avversario di oggi era più pericoloso del previsto- ammise abbassando lo sguardo dispiaciuto, sicuramente non voleva farmi preoccupare...

-vieni stenditi, ti preparo subito una tisana e una pozione e-e sì, sì, anche una mela dorata è ottima e- cercai di correre in cucina nel panico ma lui mi afferrò per un braccio buttandosi sul divano con me sopra

-resta solo un po' con me ok? Guarirò- mi sorrise sbadigliando appena, ed io sebbene incerta annuii.

-dopo devo andare a prendere Hero all'asilo- commentai mentre lui guardava il soffitto accarezzandomi la testa

-spero se la sia cavata bene, ma è un bravo bambino. Sono sicuro avrà un sacco di amici- commentò lui ottimista come sempre.

-hai ragione... senti- cercai di dire ma notai che si era addormentato, così sorrisi alzandomi e coprendolo per bene.

-buonanotte mio eroe- gli baciai la guancia andando a preparare il pranzo.

An Absurd Twist Of FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora