Cap 15

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-Ottimo lavoro (T/n) stai migliorando moltissimo-

Oramai erano trascorsi ben sei mesi da quando Entity aveva attaccato la giovane che in quel periodo, con continui e stremanti allenamenti, aveva fatto notevoli progressi così come il piccolo il quale, anche per incoraggiamento della madre, aveva preso a parlare più frequentemente, riuscendo così a farsi diversi amici nell'asilo, sebbene nulla sostituisse il suo adorato albero per poter poltrire.

Nel mentre che la madre, con il sostegno di Steve, si era duramente allenata imparando così l'uso di molteplici armi, vicine o lontane.

Sicuramente ora i nemici ci avrebbero pensato due volte prima di attaccarla, non calcolando un notevole miglioramento delle doti "speciali" prese dall'essere nel suo mondo, sebbene si fosse promessa di usarli il meno possibile.

-grazie Notch, ma ora devo correre, sono quasi le due- sorrise lei posando la spada incantata che il dio aveva fatto forgiare apposta per lei, anche se preferiva non portarsela dietro, soprattutto in presenza di Hero.

Anche il rapporto con il dio era cambiato, si vedevano più come vecchi amici piuttosto che come suddito e re, dopotutto anche lei, essendo la proprietaria del mondo, poteva essere vista come una divinità, anche solo per l'utilizzo dei comandi, cosa non da poco se sfruttata bene.

-andiamo? - la guardò Steve prima di avviarsi verso l'asilo; erano un po' di settimane che avevano preso ad andare sempre insieme sia a prenderlo che a portarlo, cosa che aveva convinto sempre più le persone fossero una coppia.

E la cosa non era neanche del tutto errata dato che il legame tra i due stava diventando sempre più forte anche grazie ad un certo piccolo re demone.

Quando arrivarono tutti i presenti come sempre si spostarono lasciandoli passare, mentre il piccolo demone li aspettava all'entrata con i suoi "amici".

Un piccolo gruppetto che per qualche strano motivo aveva preso a seguire il demone considerandolo il loro capo, ma stranamente lui non sembrava infastidito quindi nessuno gli disse nulla.

-allora come è andata oggi? - sorrise lei accarezzandogli la testa con lui che fece segno a tutti di andarsene sorridendo poi alla madre.

-...bene... ho fatto il bravo- commentò con calma, facendosi prendere in braccio ma la maestra si mise in mezzo guardandolo seria e con fare accusatore.

-che succede? - non capì lei guardandola attentamente: era sicura fosse nuova a lavorare lì ma non le importava molto, la preoccupava solo che fosse successo qualcosa di grave e Hero non glielo avesse detto.

-non è concepibile che un bambino di sei anni parli a monosillabi e usi la magia a scuola! Che razza di genitore insegna magie pericolose al figlio!? Lei è la peggiore madre del mondo! Dovrebbero toglierglielo quel povero bambino! - la guardai in silenzio prima di scoppiare a ridere con Steve che dapprima basito si voltò a guardarla sorridente a tale reazione.

-Ma come si permette?!- ringhiò furiosa questa mentre (T/n) con calma porse il piccolo a Steve, che lo prese sorridendo, ma al vederlo la ragazza sbiancò.

-bene, riguardo alla seconda parte: Hero ci è nato con quei poteri, io non so usare la magia e non gli ho insegnato nulla, supponiamo li abbia ereditati da Steve a dire il vero- mentì con calma straordinaria la giovane -per il parlato avevo già avvisato la scuola che lui non parlasse anzi ha fatto notevoli progressi in questi sei messi e per finire la peggiore? Beh, a detta di Steve, Notch e il consigliere del grande capo per non parlare di lui stesso, io sarei la migliore madre che questo piccolo possa avere, altri commenti marmocchia?- incrociò le braccia fiera mentre Steve se la rideva sotto i baffi.

-n...n...no io... scusi non, non lo sapevo- fece pallida mentre (T/n) con tutta calma prese la mano a Steve.

-andiamo a casa?- sorrise e lui annuì avviandosi con calma sotto gli sguardi generali.

-che giornata- sospirò la ragazza buttandosi stancamente sul divano mentre l'eroe mise giù il demone andandole accanto.

-perché non riposi un po'? Penso io al pranzo- le sorrise calmo e gentile come solo lui sapeva essere.

-sei sempre troppo buono Steve- sorrise lei poggiandosi a lui che arrossì accarezzandole la testa.

-suppongo sia il mio modo di essere- cercò di ironizzare l'eroe mentre lei sospirava.

-Sai, un po' sento la mancanza della mia famiglia, ma sono felice di essere qui con voi- ammise pensierosa, in fondo era normale ripensare al passato, bastava non buttarsi giù per esso.

-mi dispiace che tu sia rimasta bloccata qui, tra Hero e tutto non abbiamo più cercato un modo per riportarti indietro- ammise dispiaciuto ma lei negò sorridendogli.

-oramai non sarei più in grado di andarmene, lui per me è mio figlio e lo voglio proteggere! - fece seria mentre Steve la guardò pensieroso, dopotutto lui era immortale e anche se sarebbe cresciuto, Herobrine lo era a sua volta, ma... (T/n) era una comune ragazza, certo con dei poteri, ma umana...

-senti (T/n) è un po' che ci penso... ti piacerebbe restare qui con noi per sempre? Hero anche se crescerà avrà sempre bisogno di una madre come te e... e io vorrei tu restassi- ammise lui rosso in volto, pessimo modo di ammettere che tieni a qualcuno a dire il vero, ma poteva funzionare...

-che vuoi dire? - non capì lei, guardandolo curiosa, certo le sarebbe piaciuto, ma come?!

-ti sto chiedendo se vuoi diventare immortale come me- tagliò corto lui mentre (T/n) lo guardava sorpresa, ripensando poi all'incidente con Entity strinse i pugni, non voleva più rischiare di separarsi dal suo bambino.

-si-

-bene, per oggi abbiamo finito- commentò Notch alla fine dell'allenamento guardando serio la ragazza.

-sei sicura della tua decisione? - chiese poi, a braccia incrociate e serio.

-se lo farai non potrai mai più tornare nel tuo mondo- le fece notare.

-sono sicura- annuì lei mentre lui prendeva la pozione che la mattina prima aveva creato con i suoi poteri, unica nel suo genere.

-potresti ritrovarti con poteri o con miglioramenti fisici, anche se a volte accadono anche incidenti con l'aspetto, te lo chiedo ancora sei sicura? - fece serio ma quando lei annuì sorrise porgendole la pozione.

-speriamo bene- commentò quasi ironica, bevendola tutta velocemente prima di far cadere la bottiglia e prendere a tossire.

-a quanto pare nel suo caso il processo è... doloroso- commentò il dio preoccupato mentre Steve correva da lei cercando di aiutarla a respirare, ma più ci provava più lei diventava pallida per l'assenza di ossigeno.

Si ricordava che la mutazione fosse dolorosa ma qui si esagera, la stava uccidendo!

-devi resistere ti prego, fallo per Hero fallo... fallo per me! - la supplicò lui mentre lei annuiva piano stringendosi a lui cercando disperatamente di respirare.

-ah al diavolo! - fece l'eroe sorprendendo tutti quando le prese il volto unendo le loro bocche in un timido bacio che però servì da subito a farle riprendere aria e fortunatamente anche un po' di colorito.

Quando si staccarono lei riprese a respirare normalmente guardandolo ora rossa, ma si voltarono subito verso Notch sentendolo "tossire".

-benvenuta tra gli immortali (T/n)- commentò lui calmo ma con un sorrisetto sodisfatto in volto.

-ora però fossi in voi correrei perché sono le due e mio fratello aspetta- gli fece notare e subito dopo entrambi erano già alla porta per andarlo a prendere. 

An Absurd Twist Of FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora