Capitolo 32

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- Devo partire venerdì - mi annunciò Shawn al telefono.
Cosa? Avevo solo altri due giorni da poter passare con lui?
- Di già? - chiesi dispiaciuta.
- Sì mi dispiace, ma appena finisco i live torno da te - rispose.
- Promesso? - chiesi.
- Promesso - rispose.
- Senti, domani sera usciamo? - aggiunse.
Stavo per rispondere di si quando mi ricordai di Cal...
- Ehm...no domani non posso - risposi titubante.
- Perché? -
- Perché... Vengono i miei nonni a cena da noi - dissi la prima cosa che mi venne in mente.
- Ma tua nonna... - iniziò.
- I miei nonni paterni - lo zittii facendo risaltare l'ultima parola.
- Ma non abitavano in Australia? - continuò lui.
Cavoli non mi ricordavo di averglielo detto.
- Sì ma vengono a trovarci per qualche giorno, non posso proprio mancare... Ma ci possiamo vedere giovedì -
- Va bene - rispose poco convinto.

Ecco ci mancava solo che fossi poco convincente... Avevo quasi pensato di dirgli la verità ma non volevo tradire Caleb... In fondo non stavo facendo nulla di male, stavo solo aiutando il mio migliore amico, che è gay quindi Shawn non avrebbe avuto ragione ad essere geloso anche volendo...
In quel momento mi resi conto che non gli avevo mai presentato ufficialmente Cal, ma forse è meglio così perché non credo che il mio migliore amico avrebbe fatto coming out con lui e quindi magari sarebbe stato geloso senza motivo.
Glielo presenterò prima o poi.

La giornata passò in fretta e mi ritrovai già a dovermi preparare per la cena con i genitori del mio migliore amico... O meglio, fidanzato per una sera.
Cercai di vestirmi in modo carino ma non elegante, visto che Cal mi ha detto che andavamo in una pizzeria.

Guardai l'indirizzo che mi aveva mandato e mi resi conto che era quello dove avevo passato il mio primo appuntamento con Shawn.
Mi sentii lo stomaco contorcersi, non so perché ma mi sembrava tutto così sbagliato... Nei confronti del mio vero fidanzato.

Ma avevo fatto una promessa e io ho sempre mantenuto le promesse, non ne infrangerò una proprio ora, non nei confronti del mio migliore amico poi.
Così mi incamminai verso il ristorante.

Lì davanti mi aspettavano già Cal, Katrin e un uomo che immagino fosse suo padre.
Dopo le dovute presentazioni entrammo e ci dirigemmo al nostro tavolo.
Ero molto a disagio e iniziai a maledire il momento in cui avevo accettato di venire a questa cena... Ma ora mai ero lì e dovevo dare il meglio di me per essere il più credibile possibile.

- Allora Allison, quali sono i tuoi hobby? - iniziò la mamma di Cal per sciogliere il ghiaccio.
- Principalmente disegnare - risposi sorridente.
- Sì, è bravissima - rispose Caleb tirando fuori il telefono.
- Questi sono alcuni dei disegni che ha fatto - continuò mostrandogli il mio profilo Instagram.
- Wow - commentò il padre.
Mi limita a continuare a sorridere.

Diedi un piccolo calcio alla gamba di Caleb per fargli capire di smetterla.
Non ho mai retto i complimenti, tanto meno se fatti dai genitori del mio finto fidanzato.

Ordinammo e dopo poco iniziammo a mangiare.
Parlammo tanto e con mia grande sorpresa non fu poi così imbarazzante.
- Non vi abbiamo ancora chiesto da quanto state insieme - chiese Katrin mangiando l'ultimo boccone di pizza.
Io e Cal ci guardammo per qualche secondo, ognuno dei due aspettava che l'altro parlasse ma per fortuna alla fine lui prese l'iniziativa e rispose - un mese -
- E perché non ce lo avevi mai detto? - chiese questa volta il padre, un po' offeso.

Vidi Cal boccheggiare non sapendo cosa rispondere, così si girò e mi baciò.
Mi colse totalmente alla sprovvista, così non ebbi neanche il tempo di protestare che il bacio era finito.
Diedi un'altro calcio da sotto al tavolo la mio finto fidanzato per fargli capire che non avrebbe dovuto farlo.
Ma lui ottenne quello che voleva visto che i suoi genitori stavano sorridendo a causa della sua azione.

- Ti accompagno a casa - annunciò Caleb usciti dalla pizzeria.
Così, dopo aver salutato i suoi genitori, ci incamminammo.
Mi girai e diedi un piccolo schiaffo al mio migliore amico.
- Perché l'hai fatto? - chiese massaggiandosi la guancia.
- Perché mi hai baciata? - chiesi
- Non sapevo cosa dire e comunque hanno apprezzato - rispose.
- Sì ma non ho apprezzato io Cal, non avevamo mai parlato di baci e in questo modo mi sento come se stessi tradendo Shawn - risposi arrabbiata.
- Mi dispiace, non avrei dovuto farlo - rispose e sapevo che era sincero.

Così gli risposi con un debole sorriso... In fondo lo capivo... Insomma potevo solo immaginare quanto fosse difficile la sua situazione...

- Grazie, ti devo un enorme favore- disse sorridendo quando arrivammo davanti a casa mia.
- Prego - e un sorriso spontaneo si fece spazio anche sul mio volto.
Lo abbracciai e prima di aprire la porta gli dissi - Pensavo peggio -
Ridemmo fino a quando io non Entrai in casa.

Pensai a Shawn e così decisi di scrivergli.

HEY!
Come state?
Spero che la storia vi stia piacendo.
Amo mettere ansia quindi vi dico
ATTENZIONE AL PROSSIMO CAPITOLO.
Muhahahha
Commentate e votate.
Alla prossima 💚🌹

It Isn't A Dream Anymore ||Shawn Mendes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora