Il 3 è un numero che mi perseguita. Ce l'ho tatuato sul braccio da prima che tutto iniziasse.
Lo vedo ovunque, ci rincorriamo a vicenda. 3 è il numero civico di casa, 300 i metri che la separano dal confine con Monaco, 3 le volte in cui ho provato...
TRACK 26: LOVE ON THE WEEKEND, John Mayer love on the weekend I'm coming up and I'm loving every minute of it
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<<So che non è quello che volevi, ma sei stato bravissimo. Hai tenuto tutti con il fiato sospeso>>
Quelle sono le prima parole che Max ascolta davvero, dopo la litigata con Daniel. È come se fino a quel momento si fosse dissociato, non era presente mentre lasciava Baku, nè durante il volo, ma con quella voce nelle orecchie non può fare a meno di tornare con i piedi per terra.
<<Sono contento che lo pensi>> risponde il ragazzo, infilandosi sui sedili posteriori di un taxi fermato all'aeroporto. <<Dove sei?>> le chiede poi.
<<Cammino verso l'officina, come ogni lunedì>> dice Ginevra dall'altro capo del telefono, con un tono stranamente dolce. <<Tu?>>
<<In taxi>> mormora lui, passandosi stancamente una mano sugli occhi <<sto tornando a casa>>
È stato un volo pesante e in solitaria e non vede l'ora di gettarsi sul letto.
<<Ti va se passo da te sta sera? Ci vediamo un film, non so, facciamo qualcosa da coppia... normale>> aggiunge poi Max, nonostante abbia quasi esaurito le forze per parlare.
Ginevra ride, una risata cristallina, fresca come l'aria che ha respirato quella mattina non appena ha messo piede fuori dall'aereo. Un'aria leggera, che sapeva di speranza, così diversa da quella soffocante di Baku.
<<Non vedo l'ora di fare cose normali con te>> risponde lei, prima di salutarlo e attaccare il telefono.
Quella settimana passa così, tra un film sul divano dopo il lavoro di Ginevra e una sorpresa a colazione la mattina presto. Max si tiene lontano da casa, allenandosi all'aria aperta, tra le colline di Monaco e le strade di Montecarlo, giocando a Gran Turismo da Charles e passando con la sua ragazza tutto il tempo che lei gli concede nei giorni lavorativi.
È tutto stranamente tranquillo, una tranquillità data dall'impegno che sicuramente anche Daniel ci starà mettendo a sfuggire a lui.
Le giornate cominciano a farsi più belle, sintomo di una primavera che, come da anni ha appreso, in Costa Azzurra arriva prima. Max non è felice, come potrebbe esserlo? Però quella strana combinazione di fattori rendono le sue giornate belle. Gli manca qualcosa e forse gli mancherà per sempre, ma da quei giorni ha imparato che c'è speranza. Speranza di vivere una bella vita, anche senza Daniel.
Certo, una speranza che dura finché ha Ginevra accanto. Quando è da solo, immerso nelle paure della notte, è tutta un'altra storia. Può gestirlo peró. Almeno per ora. Almeno finché non lo vede.
È presto, quella domenica, quando Max compone il numero di Ginevra. Mentre il telefono squilla scosta la porta finestra ed esce sul terrazzo, osserva il panorama con una tazza di caffè in mano che poi poggia sul tavolino per grattarsi l'addome da sotto la maglia del pigiama con un'aria di assoluta rilassatezza.
