Il 3 è un numero che mi perseguita. Ce l'ho tatuato sul braccio da prima che tutto iniziasse.
Lo vedo ovunque, ci rincorriamo a vicenda. 3 è il numero civico di casa, 300 i metri che la separano dal confine con Monaco, 3 le volte in cui ho provato...
TRACK 35: YOU'RE THE REASON I COME HOME, Ron Pope you're the reason that when everything I know falls apart you're the reason I come home
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due mesi prima
Daniel Ricciardo è proprio come te lo aspetti, o almeno è ciò che dicono di lui tutti quelli che lo conoscono. È sincero, genuino come quel suo sorriso capace di illuminare persino le notti più buie. Sopratutto, è un libro aperto. Non che lui abbia mai provato a nascondersi dietro una maschera, ma seppure c'avesse provato, i suoi occhi avrebbero come sempre parlato per lui.
Daniel non crede nella rabbia, sorride anche quando è triste per non pesare a chi gli sta accanto e dà tutto se stesso per rendere felici le persone alle quali vuole bene.
Spesso però, si è domandato se in generale fosse felice e contrariamente a ciò che si aspettava non ha saputo darsi una vera risposta, così ha cominciato a stilare una lista dei momenti in cui è certamente felice.
Daniel è felice quando è con la sua famiglia, perché significa stare con le sue persone preferite al mondo. Fare surf con sua sorella, accompagnare suo padre in lungo e in largo per l'Australia alla ricerca dell'ennesima jeep da collezione, ripetere a sua madre cento volte e cento volte ancora quanto è buona la sua torta di mele. Quelle sono le fondamenta della sua vita, e il solo pensarci è un motivo sufficiente per sentirsi bene.
Poi, Daniel è felice quando ha tra le mani un volante e sotto i piedi l'acceleratore. Possibilmente di una macchina da F1. Correre in pista è una magia, emozione pura, e più che lavoro è passione. È incredibile che lo paghino per questo, per fare ciò che ama.
Negli ultimi anni anche stare con Max lo rende tanto felice. Insomma, è il suo ragazzino irascibile e problematico, scontroso ma dal cuore tenero, del quale non potrebbe più fare a meno. È difficile categorizzare le cose che fanno insieme e sceglierne una preferita, perché ogni momento ha la sua importanza ed è perfetto nella frazione di tempo in cui è calato, e lo rende felice per quello che è: passare del tempo insieme. Daniel si diverte a preparargli la colazione, sapendo che come sempre Max avrà paura a mangiarla. Gli piace criticare i film e le serie tv che Max propone, ed è anche per questo che glie le lascia scegliere ogni volta. Allenarsi con lui è d'ispirazione, non tutti possono catturare quell'attimo, quella luce nel suo sguardo, tra il momento in cui sta per mollare e quando invece ce la fa. Ancora, nessuno capirà mai - e infondo non lo capisce neanche lui- quanto si senta privilegiato a potergli stare accanto quando ha quei suoi momenti senza controllo e Daniel è il suo unico collegamento con la realtà.
Max ha sempre visto Daniel come il suo punto di riferimento, la sua persona in un mondo vuoto, ma paradossalmente Max riuscirebbe a sopravvivere senza Daniel. Daniel, senza Max, probabilmente no. Perché alla fine dei conti, di tutte le cose che lo rendono felice, di quelle che ha messo nella lista e di tante altre che ogni giorno gli danno un motivo per essere quello che è, Max è la sua vera ragione, il suo perché.
