DAY TWO, I LOVE U

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TRACK 37: WILDEST DREAM, Taylor Swift
nothing lasts forever
but this is getting good now

Il risveglio di Ginevra quella mattina è accompagnato - o causato - dal vociare di Max e Daniel

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Il risveglio di Ginevra quella mattina è accompagnato - o causato - dal vociare di Max e Daniel.

Apre gli occhi, ritrovandosi con la faccia sul cuscino bianco. Ispira. Il suono del mare le inonda le orecchie, poi lo fa la risata leggera dell'olandese.

La ragazza si rigira nel letto, avvinghiandosi nelle lenzuola leggere che uno dei due ragazzi deve averle messo addosso dopo che si è addormentata. Si stiracchia, si stropiccia gli occhi, poi si convince a mettersi seduta. Il panorama fuori dalla vetrata ai piedi del letto la sorprende, come ricordandole solo in quel momento dove si trova, o meglio, che ieri non è stato un sogno.

La sabbia bianca che comincia poco dopo la finestra, le piante verdi che delimitano il giardinetto e, non troppo in lontananza, il bagnasciuga. Hanno ancora un giorno intero in quel paradiso, e se non si fosse addormentata avrebbe avuto anche una notte in più.

Scivolando fuori dal letto si aggiusta l'enorme maglia della RedBull e, senza neanche dare un'occhiata allo specchio per controllare lo stato dei suoi capelli, cammina a piedi nudi fino ad aprire la porta scorrevole della camera e uscire nel giardinetto.

<<Ei, dormigliona>> la chiama Max, non appena i suoi occhi si poggiano su di lei <<Ma quanto sei bella?>>

Max non è prettamente un tipo da complimenti, e quelle poche volte che li fa sono così spontanei che quasi non riesce a trattenerli. Improvvisamente si ricorda di quella volta in officina, quando le disse che era carina senza macchie di olio in faccia e lei gli fece una paternale sul fatto che avrebbe dovuto dirglielo invece proprio quando non era a posto. Chi avrebbe mai potuto immaginare che sarebbero arrivati a questo?

La ragazza strizza gli occhi e spalanca le braccia, con fare bambinesco, prendendo quel complimento per quello che è, senza controbattere sarcasticamente. Dopo di che si accomoda sulla sedia rimasta libera davanti al tavolino nel giardino, saluta Daniel e si guarda attorno. Il fatto che abbiano tutti e tre la stessa t-shirt come pigiama la fa ridere.

<<Ci siamo fatti portare la colazione>> spiega poi l'australiano, indicando con un cenno della testa il carrello posizionato proprio di fianco al tavolino. Biscotti,  pezzi di torta, frutta fresca, marmellate, una caraffa di succo ed un termos di caffè. Nell'angolo, semi nascosti, una pila di pancakes.

<<Ma no, ma i Pancakes pure qui no>> si lamenta Ginevra, lanciando uno sguardo colpevole ai due ragazzi. Max alza una mano, mentre con l'altra indica insistentemente Daniel.

THE THREE OF US // MAXIELDove le storie prendono vita. Scoprilo ora