Capitolo 18 - Love help me

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Leo aveva un passatempo gratificante e mi ritrovai a giudicare il mio agire per gelosia che quasi stavo empatizzare Piper e il suo pallone di farina. Avevo un "appuntamento" che evito di chiamarlo in questo modo per i prossimi vent'anni, con Will ad un fastfood, cosa potrebbe mai andare storto, niente mattoni o bicchieri.

«Allora... Accetti il mio appuntamento, Hazel?» disse Leo sorridente

Piper si acciglió e anche Hazel e Frank che si allontanarono all'unisono guardandosi.

«Quale appuntamento se non hai detto niente» bofonchió Hazel

«Quindi sei interessata, bingo!» esclamó alzandosi e andando via «Domani alla 7 ti vengo a prendere» continuó.

Hazel lo guardó storto ed io lo guardai confuso ma ormai era andato via.

«Posso presentarlo a papá? Magari si scorda l'idea dell'appuntamento» disse Hazel.

«Non é una buona idea mettersi contro il volere di Leo» sospiró Piper andando via anche lei.

Mi diede un buffetto sulla guancia e vicino al tavolo di Malcolm mi guardó sorridente.

«Divertiti stasera con Will» esclamó fin troppo ad alta voce andando via.

Volevo sotterrarmi sotto la panca e fare la fine della capra, non ero io che stavo empatizzando lei ma il contrario. Guardai Hazel sconvoltó per non guardare il tavolo affianco.

«Hai un appuntamento con...» cercó di dire Hazel.

«É un'uscita per parlare, non un appuntamento» dissi con un filo di voce.

«Da oggi cosí si chiamano gli appuntamenti?» replicó Frank.

Gli scoccai una delle occhiatacce mortali per poi andarmene il piú velocemente possibile e ritornando dentro scuola. Mi stavo quasi dirigendo in classe quando il professor Solace mi fermó guardandomi. Questa volta aveva una maglietta a maniche corte di lino di color rosso scuro e dei jeans attilati e i suoi capelli erano diversi, come se fossero piú vaporosi.

«Ho cambiato balsamo» mi disse sorridendo.

«Oh, é fantastico» risposi confuso.

«Comunque, mi dispiace che lo spettacolo é stato un disastro ma vorrei che tu partecipasti di nuovo, il tuo aiuto é stato essenziale, e poi sei un ragazzino simpatico» mi disse guardandomi raggiante e con quel sorriso furbo.

«Oh... ahem... Certo, con piacere. Posso andar... in classe?» chiesi titubante

«No» mi rispose

«cos?» cercai di dire mentre mi portava via con un braccio sopra alla mia spalla.

«Ti faccio un permesso, stai un po' con me alle prove di musica.» annunció sorridendo come sempre

«Davvero, sono molto interessato alla lezione di storia» gli rivolsi

«Dai, Nico, mi manca un percussionista» rispose senza voler altre parole.

Quindi mi stava portando via dalla mia amata storia perché gli mancava un percussionista, spero vivamente che Will non sia cosí tanto opportunista... Ma a me cosa importa anche se lo fosse? Entrai nella sala e mi stupii di trovarla spoglia con qualche sedia, qualche ragazzino in imbarazzo seduto con il proprio strumento e microfoni di scarso valore. Austin mi fissava confuso con il sax in mano e la cosa mi mise veramente a disagio (si, come sempre, smettetela), cioé avevo ormai espresso a grandi polmoni e con l'aiuto della signorina Piper che io e Will avevamo un appun... un incontro per discutere stasera e sicuramente Austin era turbato essendo amico sia di Will che di Malcolm. Come biasimarlo, mi sentirei anche io in quel modo. Lo guardai mite e con un cenno della testa lo salutai e lui di rimandó fece le stessa cosa con la solita espressione di confusione in volto. Mi posizionai dietro i timpani riluttante e il professore mi mise gli spartiti sul leggio, nemmeno chiedendomi se sapessi leggergli gli spartiti ma per sua fortuna ne ero capace. La musica me la aspettavo ridondante oppure noiosa come tutte le musiche da banda ma affermai che non era per niente male. Era un progressive jazz che non mi dispiaceva per niente, suonai con divertimento per una volta. Quando finimmo non mi aspettavo che fossero passate ben due ore ed ero entusiasta della lezione passata, mi sentivo... Di buon umore, senza mattoni in testa o assalti di nessun tipo.

La cura di ogni mio tormento (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora