Capitolo 11 - Loosing my religion

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Il mall dove eravamo era enorme. C'erano anche tantissime persone, piú disagio per Nico, evvai! Hazel era entusiasta di portarmi a trovare dei vestiti eleganti, io di meno. Mi piace vedere i ragazzi vestiti eleganti, non me. Sono un'ottimo spettatore risottolineo.

«Quel posto é dove prende i vestiti papá» disse Hazel indicando un negozio.

I completi eleganti costavano sui 1000/2000 dollari ma aveva detto di non badare a spese. Se non fosse per i vestiti antiquati quanto l'armatura romana di Reyna, li avrei comprati lí. Perché stai pensando che l'abbia fatto per fare un favore al conto di mio padre? Non é cosí. Andammo in un negozio piú alla mano. La vista delle camicie mi faceva sentire ostruito anche senza provarle.

«Cosa pensi di prendere?» mi chiese Hazel

«Pensavo di prendermi a sberle» replicai.

«Mio, Dio, Nico, su... ti trovo io qualcosa» rispose andando fra i milioni di vestiti.

Mi fece provare un completo con una camicia nera coreana, con sopra un soprabito blu, dei pantaloni del medsimo colore e mi sventoló una cravatta a righe bianca e nera.

«Leva quell'indumento infernale dalla mia faccia, basta cravatte» sbottai andandomi a provare il completo.

Uscii e mi sentivo come se fossi legato ad un palo che avevo su per il culo in questo momento. Il vestito mi andava ma tirava tantissimo e mi sentivo fuoriluogo. Hazel mi guardó fiera, magari aveva una passione per lo stilismo.

«Sei veramente, veramente bello, Nico» disse lei stupita facendomi una foto.

«Mi hai fatto una foto per caso?» dissi arrabbiato

«Si, aspetta che vado a vedere se ci sta qualcos'altro» rispose scappando via, lasciandomi con il vestito che stava facendo le veci da camicia di forza. Sentii un fischio e dun applauso dietro le mie spalle.

«Oh, guarda chi abbiamo, un Nico vestito elegante» disse quella voce spl... sai che vi dico? Basta, so che é la voce di Will che compare sempre all'improvviso in situazioni scomode.

«Non sono Nico, sono il fratello» dissi io guardandolo.

Trovai con sorpresa che la scenata l'ha fatta con affianco il suo ragazzo che mi guardava con occhi sbarrati.

«Se tuo fratello é cosí carino dovresti farmelo conoscere» replicó Will facendomi l'occhiolino.

«Sono qui, Will. Le battute flirtanti preferirei che non le facessi con me presente» rispose Malcolm roteando gli occhi

Qualcuno é geloso, eh. Guardai altrove stringendo le labbra.

«Questo tuo atteggiamento ti ha conquistato, vero?» gli disse sorridendo e ammiccando.

Il tipo non sembrava avere senso dell'umorismo perché sbottó e se ne andó. Potevo capirlo, mi sarei arrabbiato anche io.

«Sei un fidanzato orrendo, Will, davvero.» gli dissi

«Non puoi darmi questa recensione se prima non mi provi» rispose mordendosi un labbro

Gonfiai le guance imbarazzato.

«Sto scherzando, Nico, accidenti. Pensavo che tu ne capissi di senso di umorismo!» esclamó squadrandomi

«Sono commenti strani, Will. Ti consiglio di smetterla o durerai poco con Malcolm.» risposi sistemandomi il vestito.

«Mi sopporta da due anni, credo vada bene. Ma guardati, dove vai vestito cosí?» mi chiese guardandosi intorno come se stesse cercando di vedere dove fosse Malcolm.

La cura di ogni mio tormento (Solangelo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora