12.

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Siamo tutti a tavola e stiamo facendo colazione.

Questa mattina, Jack mi ha svegliata,di nuovo, dal mio incubo e siamo rimasti a chiacchiere.

Avevo paura di riaddormentarmi e Jack mi ha fatto compagnia.

Ho scoperto che era la prima volta che lui, con i suoi genitori e il suo fratellino Igor, andavano in vacanza a Quartu Sant'Elena.
Avevano preso una casa in affitto e sarebbero dovuti stare lì fino a fine agosto. Mi ha detto che viveva a Bologna e che a settembre, sarebbe andato in quarta liceo.

Dopo aver asciugato le sue lacrime, gli ho raccontato la mia vita.

Gli ho detto che avevo una sorella più grande di nome Olivia e che andavo, ogni anno,con la mia famiglia a Quartu Sant'Elena. Gli ho raccontato che vivo a Roma e che a settembre, sarei andata in terza liceo.

Dopo aver asciugato le mie lacrime, Jack mi fece la domanda che temevo.

Mi chiese che cosa sognassi.

Gli raccontai il sogno e non riuscii a fare a meno di scoppiare a piangere.

Mi abbracciò e dietro di lui vidi una ragazza, della mia età, che ci guardava dal suo letto a castello.

Mi staccai dall'abbraccio e la guardai.

Anche Jack si girò nella sua direzione.

"Ciao, io sono Camilla. Ho sentito che parlavate di incubi. Anch'io quando sono arrivata ho avuto il tuo stesso problema. Ma sono riuscita a superarlo, grazie all'aiuto del nostro psicologo."

"Uno strizza cervelli?" chiese, scettico, Jack.

"Si! Viene qui tre volte alla settimana e ci aiuta."

"Quando verrà la prossima volta?" chiedo.

"Mercoledì,domani. Però devi prendere un un'appuntamento."

"Come si fa a prendere un appuntamento?"

"Devi chiederlo a Silvia."

"Grazie,Camilla."

"Vuoi davvero andare da uno strizza cervelli?" mi chiese Jack.

"Si! Non c'è la faccio più!"

"Ok,io sarò al tuo fianco." mi mise una mano sulla spalla.

"Grazie."

Si aprì la porta della camerata e entrò Silvia.

Jack si nascose sotto alle coperte e io feci finta di dormire.

"Forza ragazze! È ora di alzarsi! Vi voglio tutte tra mezz'ora a colazione!"

Accese la luce e partirono delle lamentele.
Silvia, soddisfatta,se ne andò.

Jack uscì dal suo nascondiglio.
"Ci vediamo a colazione." Mi diede un bacio sulla testa, scese le scale e aprii la porta, guardò fuori e uscì.

Mentre io e Zoe ci preparavano,per andare a mangiare, tutte le ragazze del dormitorio si presentarono.
Credo che non riuscirò, mai, a ricordarmi tutti i loro nomi.

Ma perché si sono presentate tutte adesso?

Quando arrivammo all'ultimo gradino, della scalinata, un ragazzo molto più alto di me, biondo, con gli occhi azzurri, mi si parò davanti.

Disse di chiamarsi Luigi.

Aprofgiatai di lui, per chiedergli perché si stavano presentando tutti adesso e lui mi rispose, che Silvia ha messo una regola: ogni volta che arrivavano dei nuovi arrivati ,non bisognava presentarsi fino al giorno dopo.

Un Amore In Un Incubo ~(In revisione)~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora