Un Amore In Un Incubo ~(In revisione)~

29.

"Jack, la troveremo..." Zoe cerca di rassicurarmi.

Tiro su la testa e la guardo negli occhi.
Lei ha sofferto e sta soffrendo anche adesso, ed è forte. Dovrei prenderla come esempio.

"Ragazzi, il taxi è arrivato." Luciana aiuta Zoe ad alzarsi e si incamminano verso le porte scorrevoli.

In taxi, sono più agitato che mai, guardo il paesaggio dal finestrino e non so perché, ma la musica di sottofondo mi fa viaggiare nei ricordi.

Someone like you di Adele è la canzone che stanno trasmettendo alla radio.

Immagni di Denise mi passano davanti, la prima volta che l'ho vista sull'elicottero, l'immagine del suo piccolo sorriso quando gli ho preso la mano, tutte le volte che l'ho vista piangere e io sono riuscito a farla sorridere. Tutte queste immagini appaiono, per poi scomparire.

La mia vista inizia ad offuscarsi per le troppe lacrime, ma le immagini continuano ad apparire.
Il suo viso illuminato di gioia, quando giocavo con Zoe a basket, le sue guance rosse e le sue labbra leggermente gonfie, per il primo bacio che gli ho dato, accompagnato da un sorriso a 32 denti.

"Quanto manca?" La voce di Luciana, mi fa tornare con i piedi per terra.

"Pochi minuti, signora"

Il paesaggio inizia a essermi familiare, ma un dubbio mi viene.
Ma dov'è la casa di Denise?

"Zoe, tu sai dov'è la casa dei tuoi nonni?" Gli chiedo speranzoso.

"Si, certo." Risponde semplicemente.

Entriamo nel paesino e Zoe, comincia a dare indicazioni.

"Sicuri che sia da questa parte? Questo paesino da i brividi."

Il taxista ha ragione, tutte le case sono mezze distrutte e tutte bruciate e non c'è anima viva.

"Si." Zoe continua a indicarli la strada.

"Questa è la c..." Non gli faccio nemmeno finire la frase, io sono ormai uscito dalla macchina e sto correndo.

Sento dei passi veloci, dietro di me.
Giovanni mi affianca e mi passa qualcosa.

È una pistola!

"Fidati, ci servirà."
La carico, ma lascio la sicura.

Con un calcio sfondo la porta, tolgo la sicura dalla pistola e entro.

Denise

"Denise! Denise!" Sono in questo stramaledetto giardino e sento una voce a me familiare, che mi sta chiamando. Non riesco a riconoscere a chi appartenga la voce, ma so che viene dalla casa.

Le mie gambe iniziano a muoversi verso la casa, da sole.

"Denise!" Adesso che sono vicina, riesco a riconoscere la voce. È Jack!

Le gambe tornano sotto il mio controllo e inizio a correre.

Spalanco la porta. "Jack!"

"Denise!"

Vado nella mia vecchia stanza, ma non c'è nessuno! Ero sicurissima che la voce venisse da qui.

L'armadio si apre e un uomo incappucciato salta fuori.

"Eccoti!"

"Giulio! Dov'è Jack?!?!"

Prende qualcosa dell'armadio e me lo da in mano.

"Guarda!" Fa uscire dalla tasca della felpa un telecomando e dall'oggetto che ho in mano esce la voce di Jack.

"Denise! Denise!"

Scaravento la cassa contro il muro e mi butto a terra.

"Jack, non ti verrà a salvare!"

"Si! Mi verrà a cercare! Ormai avrà capito che sono qua! E mi salverà!"

"Piccola cuginetta, ingenua. Nessuno ti salverà. Tu morirai come il resto della famiglia!"

Accende un accendino e lo lancia.

Jack

Come dei veri poliziotti controlliamo ogni stanza, ma di Denise e Scott non c'è traccia.

Mi incammino per il corridoio, apro ogni porta, niente.

Ne manca solo una.
Ti prego fa che sia questa.

"Scott!" È seduto su un letto e ha la testa tra le mani.

"Jack!" Si alza e mi abbraccia. Comincia a piangere.

"Scott." Mi stacco dall'abbraccio. "Dov'è Denise?"

"Io...io...ci ho provato...ma...ma..."

"Scottttt!! Non abbiamo tempo! Dov'è Denise?!?"

"L'ha portata via...Io ho provato...ma lui aveva una pistola e mi...mi minacciava."

Scoppia a piangere come un bambino.

"Dove l'ha portata?"

"Non lo so..."

Luciana

Jack, scatta fuori dall'auto seguito da Giovanni.

"Piccolina ferma! Noi non andiamo è troppo pericoloso." Riesco a fermare in tempo Zoe.

"No! Dobbiamo andare anche noi!" Cerca di staccarsi dalla mia presa, ma io la tengo ferma per un polso.

Zoe ci rinuncia e si ferma.
"Giulio?!?!"

"Chi?"

Sulla strada da cui siamo venuti c'è un ragazzo incappucciato, con qualcosa su una spalla.

Il ragazzo è fermo e sta guardando Zoe, come se avesse visto un fantasma.

"Zoe?!?"