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Quel contatto mi fa nascere un sacco di emozioni insieme.

Sento qualcosa muoversi nella mia pancia, riesco a sentire come se con quel semplice tocco ci stessimo sostenendo l'un l'altro.
Ed è una sensazione bellissima, mi fa capire che non sono sola.

"Dove ci vuole portare?" chiede il ragazzo cenere, al pilota.

"A Cagliari" risponde lui, nel microfono delle cuffie.

Jack resta qualche secondo in silenzio.

"Ma lì cosa faremo? Io ho perso tutta la mia famiglia nell'incendio!! Sono diventato orfano, cosa farò?? "

Il pilota non risponde.

Stringo forte la mano di Jack. Per trasmettergli che andrà tutto bene.
Ci guardiamo negli occhi, ma non diciamo niente. Non servono le parole.

Nei suo occhi inizio a vedere qualcos'altro, un colore si mischia al suo marrone naturale.

Lui sposta lo sguardo sopra di me e allora capisco che i suoi occhi stanno riflettendo il colore del fuoco.

"Oh mamma!"

Mi giro e la nube nera sparisce per far apparire il fuoco che avanza.

Le fiamme sembrano degli animali affamati, divorano tutto quello che incontrano.

Non so perché ma mi immagino le fiamme che si stanno divertendo, sembra proprio che seguano un loro ragionamento per divorare gli alberi e le case.

Per loro è solo un gioco, loro per sopravvivere devono incendiare tutto quello che le circonda.

I canader e gli elicotteri vanno avanti e indietro, ma sembra tutto inutile.
Ogni volta che riescono a spegnere una zona, quella ai riaccende.

È uno spettacolo da una parte orribile e mostruoso e dall'altra meraviglioso.

Le fiamme sembra che danzino.

"Quella casa non è ancora stata avvolta dalle fiamme!" Jack indica una villa, proprio sotto di noi.

Ma neanche quella volla viene risparmiata, come in un passo di danza viene avvolta e distrutta.

È una scena troppo dolorosa, anche da qua su, mi sembra di sentire le urla strazianti delle persone che abitavano in quella casa.

"Basta! Non c'è la faccio più!"

Mi giro dall'altra parte, ma anche di lì riesco a vedere la pineta in fiamme.

Chiudo gli occhi e cerco di pensare a qualcosa di bello.

Come facevo da piccola, guardavo un film horror con la mia famiglia, ogni volta che c'era una scena paurosa io mi ripetevo la stessa frase:
Coniglietti e fiorellini.

"Coniglietti e fiorellini" dico ad alta voce.

"Coniglietti e fiorellini"

"Coniglietti e fiorellini"

"Coniglietti e fiorellini." Continuo a ripetere, finché non mi addormento.


Un Amore In Un Incubo ~(In revisione)~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora