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Denise

"Svegliati!" È l'unica cosa che sento prima che partano numerosi e ripetuti dolori sul fianco.

Apro gli occhi, ma non riesco a vedere niente. Le lacrime mi offuscano la vista.

I colpi continuano. Mi asciugo gli occhi, ma è peggio. Questa volta vedo tutto rosso.

Scatto seduta.

"Ti sei svegliata!" I colpi finiscono, ma il dolore c'è ancora

Mi pulisco gli occhi con il dorso della mano. Finalmente riesco vedere qualcosa.

Sono ancora in questa maledetta casa!
Dov'è Scott?

Mi butto addosso a mio cugino e inizio a darli dei pugni sul petto.

"Dov'è Scott?" E in quel momento, mi accorgo delle mie mani sporche di sangue.

Non ho ferite, perché ho le mani sporche di sangue?
Prima di riuscire a farmi altre domande, ecco che torna il buio.

Jack

"Dobbiamo trovare Denise!"

"Dobbiamo escogitare un piano. Ormai saranno lontani chilometri da qui..."

Luciana ha ragione. Abbiamo perso troppo tempo. Non li troveremo mai.
Mi risiedo di peso sulla sedia, sconfitto e mi prendo la testa tra le mani.

"Jack..." Inizia Luciana, ma si interrompe quando qualcosa rompe il vetro della finestra e un mattone finisce vicino ai miei piedi.

"Aaaahhh" Un pezzo di vetro, è entrato nella mia carne! Brucia tantissimo!
Senza pensarci due volte, lo tolgo con forza dalla coscia destra e il sangue comincia a uscire veloce.

"Jack! Dobbiamo medicarti!" Luciana, si alza in tutta fretta e va verso il bagno.

La ignoro e raccolgo il mattone da terra.

Il mattone è circondato da dello spago, che serve a tenere attaccato un foglio di carta.

Prendo il foglio, accuratamente piegato e con le mani che tremano lo apro. Il biglietto era scritto a mano ed era stato scritto da poco.

'Cara Lucina, ormai ti sarai accorta che abbiamo rapito i tuoi 2 figli.
E sai benissimo il motivo.
Ma il motivo di questo messaggio è proprio per ricordartelo.
Se li rivuoi indietro dovrai fare tutto quello che ti diciamo.
Oltre a tornare nella nostra banda, dovrai darci 5 milioni di euro e se ci denuncerai noi li uccideremo tutti e due."

Non riesco più a muovermi, sono rimasto pietrificato.
Guardo il foglio, che inizia a bagnarsi.
Sono le mie lacrime.

"Cos'è quel foglio?" Mi chiede Nicoletta, con in mano un kit medico.

Me lo strappa dalle mani e inizia a leggere.

Si copre la bocca con una mano e inizia a piangere.

"Mamma?" Sentì una vocina provenire dalle camera di Denise. È Zoe. Voglio andare da lei. Ma il mio corpo non me lo permette.

"Denise? Kody dov'è Denise?" La piccolina sta chiedendo al cane dov'è sua cugina. È una cosa adorabile. Sul mio volto, tra le lacrime, compare un sorriso.

Sento dei passi avvicinarsi a me, accompagnati da delle veloci zampette che fanno rumore sul parquet.

"Jack." Mi sento tirare leggermente il pantalone del pigiama.

Alzo il collo della maglietta e la uso per asciugarmi il viso.
Mi dipinsi un gran sorriso finto e guardo la mia piccola amica.

"Ehy piccoletta, già sveglia?"

A Zoe sfuggono delle lacrime.

"Jack, cos'è successo?" La domanda venne seguita da un singhiozzo.

Cazzo, ha capito tutto! Questa bambina è troppo intelligente.

Mette le mani attorno ai fianchi e mi abbraccia.

La prendo in braccio e la stringo forte al mio petto.

"Jack, dov'è Denise?" Ormai la mia maglietta del pigiama è fradicia.

Gli accarezzo i capelli e guardo spaventato Luciana.

Denise

"Cuginetta, non sopporti il sangue?"

Adesso mi ricordo ho visto le mie mani e visto che non reggo il sangue, sono svenuta.

"Stronzo!! Dov'è Scott?"

"In camera tua e di tua sorella."

No, lì non ci posso andare. I ricordi sarebbero troppi!

"Se non vai, morirà dissanguato."

"Cosa?!?!"

Mi lancia per terra una scatola bianca. È un kit del pronto soccorso.

"Gli ho sparato e se non lo medichi, morirà."

"Perché l'hai portato in quella stanza?!?!" Gli urlo, tra le lacrime

"Perché so, che non riuscirai a salvarlo se è in quella stanza."

"Invece lo salverò!" Rispondo decisa, asciugandomi le lacrime e prendendo la valigetta per terra.

"Mia cara cuginetta, quanto sei ingenua. Mi spieghi come riuscirai a sopportare tutto quel sangue?"

Io ormai ho deciso, avrei salvato Scott.

Attraversai tutto il corridoio, cercando di fare meno rumore possibile. Andavo piano e in punta dei piedi, avevo paura di quella casa. E di quello che era successo.
Era stata tutta colpa mia. Se, quel giorno, non avessi portato fuori Kody, sarei morta con loro e ora non starei soffrendo.

Ora dovevo salvare Scott. Non potevano morire altre persone per colpa mia.

Ero arrivata.
Davanti a me c'era la stanza mia e di mia sorella.
La porta era tutta nera, perché era stata preda delle fiamme.
Gli adesivi che avevamo attaccato erano stati bruciati. Sono uno si vedeva era l'adesivo della Bella Addormentata, la principessa preferita di mia sorella.

Una lacrima sfugge al mio controllo.
Accarezzo l'adesivo e altre lacrime cadono sul parquet bruciato.

Afferro la maniglia con decisione e la abbasso.

Avvistai subito Scott, è sdraiato sul letto di Olivia e non si muove.

Corro subito da lui, mi inginocchio e mi metto per terra, accanto a lui.

Controllai il suo battito e vedendo il colore delle mie mani, mi venne un mancamento.
Ma mi concentrati sul sentire il battito, era flebile, ma c'era.

Il pantalone è macchiato di sangue solo sulla coscia destra.
Prendo le forbici dalla scatola e lo taglio. Non so come fare per medicarlo, ma so che dovevo estrarre il proiettile.
Il respiro di Scott diminuisce sempre di più. Metto le dita nel buco e estraggo il proiettile.
Ricucio la ferita e la disinfetto.

Avevo troppa paura di tornare in soggiorno, allora mi distesi sul letto e chiusi gli occhi.

Jack e i signori Barilla ci staranno cercando?
E Kody starà bene?
E Zoe?
E Scott si risveglierà?

Jack

"Jack, dov'è Denise?" Mi chiede Zoe.

"Non lo so." Ormai è inutile mentirgli.

"Cos'è succeso?"

"L'hanno portata via."

"Chi?"

"Non lo sappiamo." Ammetto.

"Dove?"

"Non lo so."

"E se l'avessero portata in Sardegna..."

Un Amore In Un Incubo ~(In revisione)~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora