Un Amore In Un Incubo ~(In revisione)~

16.

Delle lacrime scendono veloci sul mio viso.

Mi alzo, facendo strisciare la sedia sul pavimento e provocando rumore, che fa girare tutti i presenti.

"No! Io non posso farvi portare via Zoe."

"Denise siediti." Mi suggerisce Silvia.

"Denise Orlando." Continua Nicoletta.

Mi risiedo e guardo Jack, piangendo.
Anche lui ha gli occhi lucidi.

"E Jack Sorrentino." Continua Nicoletta.

Le mie lacrime diventano lacrime di gioia. Sorrido a Jack e lo abbraccio.

"Ragazzi." Nicoletta richiama l'attenzione. "Verrete con noi domani a Milano."

"Milano?" È la mia città preferita, ho sempre sognato di andarci.

"Si. Ci vediamo domani mattina." Nicoletta ci saluta e con suo marito, esce.

Dopo cena, Silvia da il permesso a turno di andare fuori.

Io, Zoe e Jack ci siamo seduti su una panchina e tra noi regna il silenzio. Siamo tutti concentrati nei nostri pensieri, anche la piccolina.

Jack il primo a parlare.

"Non ti sembra strano, che abbiano scelto proprio noi 3? Siamo arrivati da poco e io non credo di essere pronto per una nuova famiglia.
"Una lacrima silenziosa gli scende giù per la guancia.

Gli prendo la mano e gli sorrido.

"Affronteremo anche questo, insieme."

"Insieme." Ripete. E mi bacia, per sigillare la promessa.

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Mi sveglio tutta sudata, ho riavuto l'incubo.

Le medicine che mi ha consigliato lo psicologo non hanno funzionato.

Ne parlerò con Nicoletta, quando arriveremo a Milano.

Non riesco a capire cosa sento.

Non so se essere felice di essere stata adottata o essere triste.

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In aereo sono seduta tra Jack e Zoe, quest'ultima è accanto al finestrino.

Nicoletta e Simone sono davanti a noi.

Io e Jack non ci siamo mai mollati la mano, da quando siamo saliti sul taxi per venire all'aeroporto.
Zoe dorme, la invidio molto. Vorrei tanto dormire, ma ho paura dell'incubo.

Dopo Zoe, anche Jack si addormenta sulla mia spalla.

E io rimango da sola con i miei pensieri.

Sono contenta di essere stata adottata?
Nicoletta e Simone saranno dei bravi genitori?
Si prenderanno cura di noi, come fossimo il loro figli.
Come sarà Milano?
La nuova scuola come sarà?

Tutte le mie domande vengono interrotte dall'altoparlante.

"Signori e signore vi do il benvenuto all'aeroporto di Linate. Ci sono 27° e il cielo e sereno. Grazie di aver viaggiato con noi. "
Sveglio Jack e Zoe e scendiamo dall'aereo.

Prendiamo un taxi e mi metto accanto al finestrino per ammirare Milano e tutta la sua bellezza.

Arriviamo davanti a uno palazzo altissimo e super moderno.

"Eccoci arrivati ragazzi. Noi abitiamo al secondo piano." Ci dice Nicoletta.

"Ah!" Si illumina "Credo che nostro figlio arriverà nel pomeriggio. Quindi potete sistemarvi con calma."