Avete presente le montagne russe? Partono lentamente verso in alto e quando ti ritrovi su, in meno di un minuto sei già in profondità.
La loro vita è esattamente così.
Park Jimin e Areum Kim erano quella coppia 'perfetta', sulla bocca di tutti. Eran...
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29 NOVEMBRE 2018
Corro. Devo continuare a correre. Mi tremano le gambe, ma non importa. Vorrei fermarmi ma non posso. Non è successo davvero, lui è vivo. Noi siamo destinati a stare insieme 'per sempre'. Perché a lui e non a me? Perché? Corro ancora più forte fino a quando non raggiungo la mia meta. La gente mi chiama, parlano di me e mi danno della pazza. Che cosa sto facendo? Perché sto urlando e distruggendo tutto? Non sto vivendo i fatti in prima persona, ma, sono spettatrice di ciò che ho fatto. Mi fermo. Crollo. Svengo. La mia mente continua a ripetere questo episodio come se volesse farmi ricordare il perché ero la. Non ricordo. All'improvviso vengo circondata solo dal buio. Forse sto sognando. La mente a volte inganna tutti noi esseri umani facendoci credere cose irreali.
"Areum", qualcuno mi chiama. "Areum, Areum ti prego",questa voce mi suona famigliare. Perché non posso aprire gli occhi? Sento tante voci, tante persone. Parlano di un certo Jimin? Mi attraversa un flashback improvviso. Io, una chiamata, ospedale, vita o morte, operazione. Apro gli occhi e quello che credevo fosse un sogno non lo è per niente. Sono distesa su un letto bianco, in una stanza d'ospedale. Davanti a me ci sono Namjoon, Jin, mia mamma e mio papà, tutti con il volto ricoperto di lacrime. Una flebo è attaccata al mio braccio destro e sul tavolo vicino a me c'è del cibo. Perché sono ancora seduta qua. Jimin. Devo vederlo. Devo assicurarmi che sta bene. Devo andare. Mi alzo di scatto attirando così l'attenzione di tutti i presenti su di me. "Areum",sussurra Namjoon. "Che cosa mi è successo? Perché sono qua? Dove Jimin? Sta bene? Rispondete. Perché state in silenzio?" urlo, mi pare di urlare ma non sento la mia voce. "Areum stai calma, va tutto bene. Tieni mangia qualcosa". "Mamma come puoi pensare al cibo quando Jimin in chissà dove sta morendo?" mi tolgo la flebo, scendo dal lettino e corro lontano da loro.
Devo chiedere informazioni a un infermiera,Jimin potrebbe avere bisogno di me. Accarezzo il tatuaggio fatto stamattina in segreto dai nostri genitori. Eravamo così emozionati. Abbiamo fatto qualcosa che ci legherà ancora di più. Sorrido mentre le lacrime scendono. Non so dove sto andando, quindi mi siedo su una sedia vicino ai bagni. Continuo ad osservare il tatuaggio. Era troppo perfetto per essere vero. Alzo il mio viso e il mio sguardo incrocia quello di Yoongi. Anche lui ha il volto circondato da lacrime che scendono delicatamente sul suo viso. Sì avvicina a me, mi prende la mano e fa qualcosa che mai mi sarei aspettata da lui. Mi abbraccia.
"Jimin è in sala operatoria da due ore ormai, sta tranquilla che quel ragazzo non si è mai arreso. Tu piuttosto come stai?". Ed è questa la cosa che amo di lui. Sembra che mi legga nel pensiero. "Io sto bene, andiamo da Jimin forza Yoon-hyung che aspetti?". Sto per alzarmi ma una mano mi afferra la spalla. "Non ti farebbe bene andare la, piuttosto andiamo fuori a prendere un po' d'aria. Per qualsiasi cosa ci chiameranno".
Ci incamminiamo fuori e ci sediamo sull'erba. Nessuno parla, si sentono persone che ridono per la nascita di un neonato, altri che parlano, altri che corrono. Piano piano ogni rumore svanisce fino a quando non sento più nulla. Sento solo una mano appoggiarsi alla mia spalla. Non capisco più nulla. La mia mente viene attraversata da tanti flashback. Io e Jimin al nostro primo appuntamento. Noi al parco. A guardare film. A studiare. Tutti i ricordi dall'inizio fino all'ultima volta che ci siamo visti, ovvero stamattina. E come se la mia mente mi volesse mandare un messaggio. Non capisco ma so solo, che è un avvertimento per qualcosa. Jimin.