Pov Areum
Mi sveglio di soprassalto e mi osservo attorno.
Devo andare a scuola? Di già? Ho tanto sonno, mi sembra di aver dormito poco. Apro le serrande e noto la luna alta in cielo e quindi tutto mi ritorna in mente.
L'appuntamento con Jimin.Esco fuori e mi metto a correre. Sono davvero in ritardo, perché non mi sono alzata subito.
Ho studiato così tanto che sono crollata come un morto sul letto.Dovrei iniziare a frequentare la palestra.
Ne ho davvero bisogno.
Apro la porta del palazzo e mi dirigo vicino alla ringhiera. Inizio a cercare Jimin, con la paura che se ne sia andato.Qualcuno mi tocca la spalla, mi giro e lo vedo.
Mi lancio in braccio a Jimin e lo tengo stretto a me odorando il suo profumo di ciliegia.
Solo poco dopo mi rendo conto dell'errore che sto facendo, quindi mi stacco da lui e notando il suo volto sconvolto, imbarazzata mi allontano."Ehy Jim scusa il ritardo."
"No va tutto bene. Quindi dove andiamo oggi?" chiede con il suo solito tono di curiosità. In fin de conti siamo un po' simili. Io impaziente e lui curioso.
"Andiamo. Oggi lasciati guidare da me, si va a mangiare eh no. Non dire niente fino a quando non arriviamo."
Lui sorride e con fare teatrale si chiude la bocca con le mani dopodiché ci dirigiamo alle scali per scendere.
"Oddio, non ho bisogno di dimagrire sto a posto così". Lui se la ride, mentre io desidero buttarmi."A-reum..hmm..posso chiederti una domanda?" mi dice insicuro.
"Certo dimmi pure!"
Lui sorride emozionato.
"Sapresti dirmi perché adesso io ho i capelli in questo modo?"
Lo guardo confusa.
"Cioè nel senso...io prima se ricordo bene c'è gli avevo rosa-" mi fermo. Mi fermo in mezzo alla strada. Mi fermo in mezzo alle persone. Non sento nulla, non riesco a sentire il resto del discorso di Jimin.
La mia mente pensa a una cosa, mentre il cuore si chiede un'altra.
Starà ricordando?
Ha appena detto che si ricorda di aver avuto i capelli rosa.
Jimin si ferma di colpo e con lo sguardo inizia a cercarmi. Appena mi vede si avvicina nella mia direzione preoccupato.
"Scusa."
Abbassa la testa. Una cosa che odio di lui è lo scusarsi sempre anche quando non ne ha la colpa.
Areum reagisci.
Prendo il suo viso tra le mie mani e lo guardo. Guardo i suoi occhi lucidi e poi mi rendo conto che anch'io sto piangendo.
Il mondo intorno a noi non esiste più. Siamo solo io e lui, come sempre.
"Va tutto bene. Non devi scusarti. Ma... qualcuno ti ha parlato dei tuoi capelli rosa?" mentre glielo chiedo gli afferro la mano e continuiamo a camminare.
Si tortura il labbro.
"Jimin, rispondi senza inventare bugie!"
Sembra sorpreso dal mio tono di voce duro e lo sono anch'io. Non volevo risultare così.
"L'ho sognato! Si l'ho sognato. Per questo ti chiedevo, avevo paura che fosse uno scherzo della mia mente." dice."Blu, rossi, arancioni, rosa,grigi, biondi. Ti sei tinto i capelli di diversi colori. Eri un ragazzo ribelle. Volevi molte cose e non ti accontentarvi di niente. Ogni volta che ti cambiavi i capelli facevi una promessa del tipo 'sarò una persona diversa', 'sarò migliore'. Ma poi alla fine rimani il solito stupido Jimin."sorrido. Sorrido ai nostri vecchi ricordi.
Lui sta per parlare ma lo fermo facendoli capire che siamo arrivati.
Entriamo dentro alla caffetteria e ci sediamo vicino alla finestra.
Ordiniamo entrambi due cioccolate calde.
Mentre le beviamo il silenzio, lui alza il suo sguardo verso di me e poi lo abbassa.
"Avanti Jim, cosa c'è!"
"Ecco. Mi chiedevo, dove sono i miei amici? Hai presente quelli che sono venuti a trovarmi in ospedale!"
Amici? Vero Jim dove sono? Erano sempre con noi. Ogni giorno lo passavamo insieme.
Ed è nei momenti difficili che ti rendi conto di chi hai accanto.
"Non parliamo di loro perfavore." Vorrei chiedere a loro, prima di giungere a conclusioni affrettate.
"Ok. Come mai siamo qui?"
Mi ero quasi dimenticata il motivo per il quale l'ho portato.
"Qui abbiamo avuto il nostro primo vero appuntamento. É successo un anno fa.
Eravamo sul tetto e ci stavamo annoiando quindi tu dal nulla ti sei uscito che avevi fame e io allora ti ho proposto di invitarmi così avremmo avuto un appuntamento.
'Areum é da stupidi, l'invito non si chiede. Però andiamo non voglio andare da solo, il nostro primo appuntamento' mi dicesti così".E continuammo a parlare. Sentire la sua risata, la sua voce spensierata e allegra. La sua voce senza problemi, mi fa desiderare che la situazione rimanga così per sempre.
Che lui non si ricordi più nulla di quello che ha vissuto in modo da costruirci nuovi ricordi più belli.
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Meno di un minuto (Park Jimin)
FanficAvete presente le montagne russe? Partono lentamente verso in alto e quando ti ritrovi su, in meno di un minuto sei già in profondità. La loro vita è esattamente così. Park Jimin e Areum Kim erano quella coppia 'perfetta', sulla bocca di tutti. Eran...