Povs Jimin
Continuo a camminare in queste strade.
Non so più come tornare indietro e forse è meglio così. In quella casa non mi sento a mio agio.
Mentre mi osservo intorno in modo incantato e disperso, qualcuno mi tocca la spalla.
Sussulto e mi volto velocemente."J-Jimin?.. Tu che ci fai qui?" chiede continuando a guardarmi incredula.
"Areum!" vorrei abbracciarla ma mi trattengo.
Ho paura di fare o dire qualcosa che la possa infastidire e quindi sto fermo, non sapendo come reagire.Lei mi osserva con i suoi occhi che luccicano.
Si avvicina a me e mi tocca la guancia.
Questo piccolo contatto mi fa tremare tutto.
Non m'importa se mi dicono di non vederla perché mi confonderà ancora di più. Io farò di tutto per ricordarla.
Ricordare i nostri momenti vissuti insieme.
Non voglio vederla soffrire per colpa mia."Jimin.... non devi essere qua. Andiamo ti accompagno a casa".
Mi afferra la mia mano in modo delicato, quasi per paura di rompermela.
"No." affermo in modo deciso, facendola girare a guardarmi in modo confuso.
"Io non voglio tornare. Ti prego. La dentro non sono io. Non mi sento io. Andiamo in un altro posto. So che è tardi, ma aiutami.".Povs Areum
Le parole che ha detto. Vorrei dirli che noi dovevamo scappare insieme e che lo capisco, ma me ne sto in silenzio.
"Andiamo. Ti porto in un posto."
In silenzio ci dirigiamo verso la nostra meta.Per tutto il tempo non ho staccato la mia mano dalla sua.
L'ho portato sul tetto di un palazzo.
Mi volto ad osservarlo e ha un espressione confusa sul suo volto.
"Perché siamo qua?"Ed ecco il mio Jimin. Sorrido perché lui è sempre stato, curioso e non cambierà mai questo suo modo.
"Sai. Il nostro primo incontro è stato su questo tetto.
Tu... eri rannicchiato qua e stavi piangendo.
Io, invece ero venuta qua per urlare. Urlare di voler scappare e andarmene.
Quel giorno i nostri sguardi si sono incrociati.-ci sediamo sopra il tetto-
Sguari pieni di dolore e sofferenza.
Mi raccontasti il motivo per il quale stavi male e io feci lo stesso.
Non ci scambiammo i numeri. Semplicemente ogni sera tornavamo qua,su questo tetto.
Era il nostro punto d'incontro.
Questo è il motivo per il quale ti ho portato qua Jim."Lo guardo e sta osservando le stelle sorridendo.
"Vorrei tanto ricordare". Sussurra lievemente.
Sta per dire qualcosa ma lo interrompo mettendoli la mia mano per chiuderli la bocca.
"Eh no Jim. So che stai per chiedermi qualcosa ma no. Per oggi basta così,si ritorna a casa."
E vorrei tanto rimanere qua con lui a guardare le stelle ma meglio di no.Lo accompagno a casa e lui mi abbraccia e mi sussurra un dolce grazie e ognuno per la nostra strada.
Ti aiuterò Jimin. É una promessa.
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Meno di un minuto (Park Jimin)
FanfictionAvete presente le montagne russe? Partono lentamente verso in alto e quando ti ritrovi su, in meno di un minuto sei già in profondità. La loro vita è esattamente così. Park Jimin e Areum Kim erano quella coppia 'perfetta', sulla bocca di tutti. Eran...