Inazuma Os

Mare (TsunaTachi)

Darren si era addormentato sotto l'ombrellone in spiaggia mentre il suo ragazzo, Hurley, faceva surf. Avevano deciso di trascorrere la giornata in spiaggia visto che il rosa non la vedeva da un bel po'. I due fidanzati si erano trasferiti in città per via del lavoro, non abitavano molto lontano dalla spiaggia, ma non potevano di certo andarci tutti i giorni. Il castano chiaro dormiva pacificamente prima che Hurley gli 'saltò' addosso bagnandolo tutto. Darren si svegliò di soprassalto e mise la sua mano sul petto ansimando. Hurley scoppiò in una grande risata e abbracciò il suo ragazzo dandogli un bacio sulla guancia.

-Hurley ma sei impazzito! Mi hai messo paura! Non farlo più!, lo rimproverò Darren leggermente irritato.

-Ma dai amore! Era solo uno scherzo, sciogliti!, ridacchiò il più grande.

-Non è affatto divertente..., replicò l'altro.

Darren abbassò lo sguardo perché gli occhi gli iniziarono a pizzicare. Lui è sempre stato molto sensibile e non riusciva a trattenere bene le suo emozioni. Poi la sua rabbia o irritazione diventava subito tristezza o comunque pianto. Lui si sfogava così, lasciando colare le sua lacrime salate giù per le guance. Hurley si sentì in colpa vedendo il suo ragazzo abbassare il capo. Il rosa lo abbracciò e gli baciò la testa, ignorando gli sguardi di qualche passante. Hurley si era abituato agli sguardi discriminatori dei passanti. Sapeva già a cosa andava in contro fidanzandosi con un ragazzo, poi lui non si voleva nascondere al contrario di Darren. Il castano chiaro temeva quegli sguardi disgustati o accusatori, ma non voleva di certo rinunciare al suo amore per gli altri.

-Hey, piccolo che ne dici di farci una nuotata? Non volevo spaventarti troppo, scusa, disse Hurley.

Darren annuì alzandosi velocemente. Lui iniziò a correre verso il mare e fece la linguaccia al suo ragazzo che era rimasto immobile a fissare la sagoma sfrecciare verso il mare.

-L'ultimo che arriva è uno stoccafisso!, gridò Darren da lontano.

Hurley sorrise e iniziò a correre anche lui. Di certo quel ragazzo non avrebbe mai smesso di farlo sorridere e divertire. Darren rappresentava il mare per Hurley. Il posto nel quale si sentiva al sicuro, il posto che lo affascinava tanto. Il posto che non avrebbe mai smesso di amare. Il posto al quale apparteneva il suo cuore.

-Non è giusto però! sei partito prima!, replicò il rosa.

Hurley lo aveva quasi raggiunto e Darren vedendolo arrivare accelerò. Non fu abbastanza perché Hurley lo superò senza alcun problema. Lui si buttò di peso nel mare schizzado Darren che gli stava vicino. Appena Hurley ritornò a galla, scoppiarono entrambi in una grande risata.

-Vieni anche tu l'acqua è una favola!, gridò Hurley facendo ridere il castano chiaro.

Darren rise leggermente e lo raggiunse in acqua. Hurley infatti lo prese subito in braccio per poi sollevarlo e buttarlo in acqua, facendogli fare un bel 'volo'. Il più piccolo iniziò a ridere appena rivenne a galla facendo sorridere anche Hurley. La risata del castano era come la melodiosa sinfonia delle onde del mare che infondevano così tanta gioia e calma ad Hurley. Dopo poco Darren iniziò a schizzare il più grande con l'acqua, cominciando così una piccola battaglia d'acqua.

-Ti sei ripreso eh piccoletto!, rise Hurley.

-Certo! Adesso però fammi vincere!, gridò Darren determinato.

-Mai!,replicò Hurley drammaticamente.

La battaglia terminò un paio di minuti dopo, visto che Darren era così stanco da alzare per primo la bandiera bianca. Il giovane non aveva dormito infatti la notte prima a causa degli incubi. Hurley non poté fare molto, solo stringerlo forte tra le sue braccia e sperare che Darren si riaddormentasse.

-..Che..ne dici di tornare a casa? Così ti fai una bella doccia rilassante e dopo ti preparo la cena, domandò Hurley mentre riprendeva fiato.

Darren, che ormai si stava quasi addormentando in piedi, annuì lentamente. I due rientrarono velocemente a casa per poi farsi entrambi una doccia. Hurley finì come sempre in un batter d'occhio mentre Darren se la prese con comodo. Per quando il castano chiaro ebbe finito di lavarsi, Hurley aveva già apparecchiato e preparato la cena. Darren gli sorrise appena arrivò in cucina e vide il cibo.

-Potevo anche prepararla io la cena, sai?, disse Darren tra un sbadiglio e l'altro.

Hurley scosse la testa sorridendo e si avvicinò al suo ragazzo per baciarlo dolcemente.

-Mi piace farti qualche favore. Oggi sei molto stanco e mi ha fatto piacere cucinare per una volta.

Darren lo ringraziò e lo baciò di nuovo. I due si accomodarono al tavolo e mangiarono in assoluto silenzio. Sentirono giusto qualche moto o macchina passare.

-Sei tanto stanco vero?, chiese Hurley.

Darren annuì sbadigliando. Lui si alzò e si stese sul divano addormentandosi istantaneamente. Hurley non era nemmeno sicuro che Darren avesse poggiato la testa sul cuscino.

-Direi proprio di sì, commentò Hurley sorridendo.

Lui prese Darren in braccio e lo portò nel letto per farlo stare più comodo. Gli rimbocca le coperte prima di andarsene a sparecchiare la tavola il più velicemente possibile per raggiungerlo nel letto. Certo era stanco anche lui ma vedere Darren letteralmente stremato,lo faceva ripensare ai vecchi tempi. Quando i due si alternavano notte e giorno per diventare i migliori e vincere il FFI. Si ricordava di come Darren si sentiva inferiore e si allenava fino allo sfinimento. Tutto ciò gli fece apparire un flebile sorriso in volto.

-Quelli si che erano bei tempi...,sussurrò il rosa.

Dopo aver finito di lavare i piatti, Hurley andò un po' sul balcone sperando di vedere il mare in lontananza. Riuscì a vedere una sottile striscia che doveva per forza essere il mare. Un sospiro gli si scappò dalle labbra e lui rientrò. Decise di mettersi sotto le coperte anche lui.

-Darren?

-Mhm?

-Lo sai di essere il mio mare?, gli sussurrò il rosa all'orecchio.

-E tu sei il mio oceano, sussurrò Darren mezzo addormentato.

Hurley sorrise alla dolcezza del suo ragazzo e gli baciò dolcemente la fronte prima di addormentarsi anche lui. Dormirono entrambi l'uno nelle braccia dell'altro.