Principe (TakuRan)

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Oramai si era abituato,o almeno era quello che sperava. Anche se no,era impossibile abituarsi e poi la paura lo stava massacrando più di tutti i lividi e le ferite. Anche se gli insulti non erano proprio meglio. Tutto peggiorò ancora di più una volta fatto il coming out. Quello fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Il giovane centrocampista camminava verso scuola, pallido e con delle occhiaie da paura. Non aveva dormito neanche quella notte. Oramai la paura cresceva ogni giorno, oramai i semplici schiaffi non bastarono più. Il giovane sedicenne sbuffò e alzò leggermente il volume della musica.

-Riccardo! ,gridò la solita voce energica di Gabi.

Il castano si girò di scatto e gli sorrise. Un sorriso finto si stampò sul volto del giovane anche se venne ricambiato da uno sincero e pieno d'amore di Gabi. Il rosa lo raggiunse subito correndo e lo abbracciò. Riccardo ritenne un grido di dolore. Ogni contatto fisico era la morte,ogni parte del suo torso e della sua schiena era ricoperta di bruciature,tagli,graffi e quant'altro.

-Ehi,tutto ok? Non stai bene?, chiese preoccupato il rosa una volta sciolto l'abbraccio.

-Tutto bene,stai tranquillo! Sto una favola!

Gabi non era affatto convinto anzi. Lui aveva capito che qualcosa non andava,perché si conoscono da una vita e poi è il suo ragazzo cavolo.

-Amore,dimmi cosa c'è che non va! Ti prego...

-Non ho niente...,mentì il castano guardando per terra.

Gabi gli prese il mento fra le mani e poi lo baciò dolcemente. Riccardo assaporò ogni singolo istante. Adorava i baci del rosa,sempre così dolci e pieni d'amore. Infatti non smise mai di sorridere nel bacio.

-Ehi ragazzi! Prendetevi un letto e sbrigatevi sennò arriviamo tardi!, gridò Adé una volta arrivato dai due ragazzi.

I due fidanzati si separarono e sorrisero imbarazzati. Adé scoppiò in una risata e diede una pacca sulla spalla ai due ragazzi.

-Finito? Sai com'è dovremmo andare a lezione!, disse Gabi rosso in volto.

-Adesso hai fretta eh? Ok,va bene andiamo che è meglio.

Una volta arrivati in classe ogni uno si sedette vicino al proprio compagno di banco. Adé vicino a Eugene,mentre Riccardo vicino a Gabi. I due continuarono a ridere e a scherzare durante tutta la giornata. Sfortunatamente per Riccardo tutte le cose belle devono finire.

-Ci sentiamo dopo?

-Si Gabi, stai tranquillo! Ti amo,ci vediamo domani mio principe!

Gabi rise leggermente poi lo baciò. Adorava quel soprannome anche se non lo avrebbe mai ammesso.

-Ancora con questa storia. Ricky,ti amo con tutto me stesso però dai sei serio principe!

- Sei stato tu a dirmi quando eravamo piccoli che tutti ti chiamavano principessa per via dei tuoi capelli lunghi e rosa. Poi sei stato tu a salvarmi dai bulli quando avevo dieci anni. Tu sei il mio principe Gabi,mi hai sempre salvato da tutto.

A Gabi scappò una lacrima e lo baciò di nuovo. Forse Gabi non lo salvò da suo padre ma è anche vero che lui non ne era a conoscenza. Dopo il lungo bacio i due si salutarono e l'inferno per Riccardo stava per iniziare. Appena egli ebbe chiuso la porta di casa si prese uno schiaffo in pieno volto.

-Ti pare questa l'ora di rientrare? ,urlò il padre furioso.

-Mi scusi padre. La profess...

Il padre non gli diede nemmeno il tempo di finire che gli diede un'altro schiaffo diritto in volto. Una delle cameriere si tappò la bocca con la mano per non urlare. Il giovane era steso a terra con il naso sanguinante. Dopo tutte le botte di ieri,la stanchezza e anche la fame il ragazzo non si resse più in piedi. Ma al padre questo non importava.

Inazuma OsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora