Viso (TakuRan)

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Le sue dita affusolate si muovevano sui tasti del pianoforte con estrema leggiadra ed eleganza. La dolce melodia risuonò nella stanza calmando il giovane. Delle lacrime percorrevano il suo candido viso. Teneva gli occhi chiusi visto che ormai non li poteva più usare. Aveva legato i suoi capelli in una piccola coda di cavallo. Anche la musica che tanto amava non riusciva più a non farlo più pensare all'incidente. Non riusciva a togliersi le ultime immagini dalla testa. Si ricordava poco e niente ma gli bastava. Non riusciva a dormire e soprattutto non riusciva più a vedere. L'incidente gli fece perdere la vista che dovrebbe in teoria riacquistare nel tempo.

Il castano continuò a suonare finché non fece uno sbaglio. Non seppe bene il perché ma scoppiò a piangere e sbattette i pugni sulla tastiera. La porta della sua camera si aprì istantaneamente e un giovane con due codini rosa si precipitò da lui. Lo strinse in un abbraccio lasciandosi scappare anche lui qualche lacrima. Il rosa era stato il pimo ad essere stato informato dalla polizia di questo incidente. Egli infatti andò il più velocemente possibile all'ospedale dove vide il suo ragazzo con gli occhi chiusi da una fasciatura.

-Ricky amore va tutto bene. Fra poco si sistemerà tutto.

Riccardo scosse la testa. Gli mancava più di ogni altra cosa poter guardare il viso del suo ragazzo soprattutto quando il rosa restava a dormire da lui. Egli poteva allora vedere il dolce viso di Gabi illuminato dai raggi della luna. Si ricordava ogni singolo neo e ogni singolo centimetro del suo viso perfetto e bellissimo. Gli mancava anche ammirare i lunghi capelli del rosa una volta sciolti. Non voleva riacquistare la vista per fare chissà cosa, voleva solo poter vedere di nuovo il sorriso raggiante del ragazzo e approfittare della sua bellezza.

Gabi sollevò il mento del castano e lo baciò più volte a stampo. Riccardo poi alzò le mani per potergli toccare il viso visto che ormai non poteva più vederlo. A Gabi sfuggì una risata, Riccardo poggiava le sua mani con estrema delicatezza sulla pelle facendogli il solletico.

-Basta...b..basta mi sta facendo il solletico!, balbettò Gabi ridendo.

Anche Riccardo iniziò a ridere. La risata di Gabi era sempre stata contagiosa. Entrambi si tenevano la pancia dalle risate. Non sapevano bene il perché di questa risata infinita ma gli fece proprio bene. Non ridevano così da molto tempo.

-Gabi mi aiuti vorrei sedermi sul letto, disse il castano una volta finito di ridere.

Gabi annuì e gli prese le mani accompagnandolo fino a letto. I due si sedettero l'uno accanto all'altro.

-Gabi.

-Mhm, mormorò il rosa.

-Mi dispiace.

-Per cosa?, chiese Gabi perplesso.

-Ti preoccupi di me e fai di tutto per aiutarmi. Io non ho niente da darti in cambio. Gabi ti faccio sboccare sangue ogni giorno...

-Sono contento di aiutarti. Riccardo io ti amo ed ora che hai bisogno di me sono contento di aiutarti e prendermi cura di te. Ricky tu sei sempre stato al mio fianco quando avevo dei problemi ed è giusto che io restituisca il favore.

Riccardo gli sorrise e gli sussurrò un 'ti amo anch'io'. Gabi sorrise a sua volta e abbracciò il fidanzato. Poi sentirono bussare alla porta e la madre di Riccardo entrò sorridente più che mai.

-Gabi rimani da noi questa notte?, chiese la donna spostandosi una ciocca dietro l'orecchio.

-Non voglio disturbare Signora non si preoccupi.

-Gabi non disturbi mai. Poi non chiamarmi signora, ci conosciamo da sempre tesoro.

-Allora resto volentieri grazie Ginevra.

La donna gli fece l'occhiolino ed uscì dalla stanza. Gabi scosse la testa ridendo un po'. I genitori di Riccardo erano a conoscenza della relazione dei due ragazzi e ne erano entusiasti.

-Cos'ha fatto mia madre per farti ridere?, chiese Riccardo.

-Niente tranquillo! Posso scioglierti i capelli? Sei più bello senza la cosa di cavallo.

Riccardo annuì e si sciolse la coda lasciando i suoi capelli ondulati ricadere sulle sue spalle. Gabi si avvicinò a lui annullando la poca distanza che rimaneva fra i due. Al bacio si aggiunsero anche delle lacrime salate che raggiunsero la bocca di entrambi. Questa volta però le lacrime provenivano dal rosa e non dal castano. Gabi aveva visto quanto Riccardo si era spento nell'ultimo periodo. Dopo aver perso la vista era diventato più triste e maldestro. Riccardo aveva paura di fare il primo passo e baciarlo.

-Sai, la cosa che mi manca di più dopo aver perso la vista non è poter leggere gli spartiti o giocare a calcio, sussurrò il castano una volta staccato dal bacio.

Portò cautamente le sue mani sul viso del fidanzato e gli asciugò le lacrime con un gesto maldestro. Quel gesto fece spuntare il sorriso a Gabi che continuò comunque ad ascoltare quello che aveva da dire.

-Quello che mi manca di più è vedere il tuo viso. Anche se conosco ogni singolo millimetro di esso, non mi stancavo e stancherò mai di vederlo. Mi piaceva guardarti quando dormivi perché i raggi della luna illuminavano il tuo viso rendendo ancora più angelico.

Gabi lo baciò di nuovo cogliendolo di sorpresa. Riccardo approfondì il bacio senza alcuna esitazione. Furono interrotti da una cameriera che bussò alla porta. La cena era pronta e i due dovettero scendere per mangiare. Riccardo non usava il bastone quando c'era Gabi accanto a lui perché riusciva a guidarlo perfettamente. Una volta seduti a tavola i genitori di Riccardo sorrisero.

-Gabi senti ti andrebbe di restare un paio di settimane da noi? A Riccardo servirebbe una mano e visto che sei così bravo credo che tu sia la persona adatta, disse il padre dopo svariati attimi di silenzio.

-Mi piacerebbe molto ma non voglio che mia madre stia da sola.

-Tesoro, abbiamo già parlato con tua madre e sarà molto impegnata questa settimana. L'ospedale ha una mancanza di personale e tua madre deve lavorare il doppio. Così abbiamo deciso di farti restare da noi e manderemo una signora a pulire a casa vostra.

Gabi era senza parole. Sapeva benissimo che la madre lavorava molto ultimamente e cercava infatti di aiutarla il più possibile. Aveva comunque deciso di passare quella settimana dai Di Rigo per il ragazzo che aveva bisogno di lui.

Dopo cena i due si erano subito messi a letto per poter rilassarsi un po' e fare un po' di coccole.



















Inazuma OsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora