Cena con i genitori(TerEdo)

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Thiago accarezzava dolcemente la guancia di Edgar con una ciocca di capelli di quest'ultimo. Il celeste cercava di bere il suo tè in santa pace ma a quanto pare il suo ragazzo non gli voleva dare tregua. Edgar posò la sua tazza sul tavolinetto della sala e prese la mano di Thiago nella sua per farlo smettere.

-Cos'hai?, chiese il celeste.

Thiago alzò le spalle e continuò imperterrito a dargli fastidio, questa volta però usò la sua mano libera per prendere un'altra ciocca di capelli. Edgar sbuffò e prese anche l'altra mano di Thiago.

-Non ti credo,poi lo sai che mi puoi dire tutto!

-Edgar, ho paura di non piacere ai tuoi!

-Ti adoreranno! Basta che non inizi ad urlare come al tuo solito e parla un inglese...ehm...come posso dire corretto? Non parlare dialetto.

-Lo sai benissimo che sono impedito!, replicò Thiago triste.

Edgar gli alzò il mento con in dito e lo guardò negli occhi. Poi gli sorrise dolcemente prima di dargli un bacio a stampo.

-Non sei impedito Amore. Non fare quella faccia conosco i miei genitori e sono sicuro che ti adoreranno! Finisco di bere il mio tè poi iniziamo a preparare tutto per questa sera.

Thiago annuì facendogli bere il tè finalmente in santa pace. Dopo i due ragazzi si alzarono. Mentre Edgar apparecchiò la tavola Thiago si mise a preparare la cena. Edgar scelse naturalmente la sua tovaglia migliore accompagnata dai tovaglioli abbinati, tutto nei toni del rosa cipria con dei ricami rosa antico. Prese i calici di cristallo e li posizionò in alto a destra. Poi ci mise le posate ed in fine i piatti di ceramica rosa antico. Come centrotavola scelse una composizione di rose, margherite ed altri fiori. Il centrotavola era naturalmente basso. La tavola era apparecchiata a regola d'arte come gli aveva insegnato la madre quando era piccolo. Thiago si era già legato i capelli e aveva iniziato a preparare il menù che avevano deciso per la serata. Avevano deciso di fare una fusione tra la cucina Argentina e la cucina Britannica. Thiago infatti aveva deciso di fare il taglio di carne tipico argentino.

Edgar andò in camera una volta finito di apparecchiare e scelse i vestiti per entrambi. Aveva scelto una camicia bianca con un gilet grigio proprio come i pantaloni per se stesso. Come accessorio l'orologio da taschino argento del nonno. Come scarpe aveva scelto le sue scarpe inglesine grigie come i suoi pantaloni ed il gilet. Per il fidanzato invece aveva scelto dei pantaloni tortora con dei puntini di color marrone cioccolato. Abbinati con un mocassino tortora ed una camicia marrone cioccolato. Edgar si legò come sempre due ciocche di capelli lasciando un occhi coperto. Thiago entrò poco dopo in camera e sorrise appena vide il suo ragazzo già pronto e profumato.

-Ti ho preso i vestiti eleganti spero ti vadano bene. Ah senti vorrei farti un raccolto con i capelli così non ti daranno fastidio.

-Hai già organizzato tutto a quanto vedo.

-Amore, organizzo questa sera da un bel po' di tempo.

-Lo so me ne sono accorto. Sei così concentrato sul tuo lavoro e questa cena che ti sei quasi dimenticato di me!

-Ripeto è successo una volta solo ok! Lo sai benissimo che non ti dimenticherai mai, non mi sentivo bene quel giorno e non ho più pensato di venirti a prendere, replicò il blu.

-Se lo dici tu!

Edgar divenne rosso in volto, odiava farsi ricordare i suoi errori. Thiago sorrise soddisfatto prima di farsi una doccia e poi di prepararsi. Anche se i due erano il completo opposto del compagno si completavano e andavano d'amore e d'accordo. Certo delle volte avevano delle piccole discussioni ma niente di serio. I due trovavano sempre un compromesso che soddisfaceva entrambi. Appena Thiago uscì dal bagno Edgar rimase a bocca aperta. La camicia ed i pantaloni gli stavano alla perfezione. Lo stesso valeva anche per Edgar che era davvero bello.

-Vedo che ti piace ciò che vedi, esclamò Thiago forzando di più sul suo accento argentino.

-Stavo ammirando il mio lavoro! Devo dire che ho fatto un ottima scelta. Ti devo legare i capelli vieni.

Dopo aver fatto il raccolto i due andarono in cucina. Prepararono il tavolinetto in sala per l'aperitivo. Finirono appena in tempo visto che dopo poco sentirono suonare al campanello. Edgar andò ad aprire e abbracciò i suoi genitori che entrarono in casa. Thiago strinse la mano al padre di Edgar e fece un baciamano alla madre sfiorando le nocche della donna con le sue labbra. La donna rimase piacevolmente sorpresa, molti facevano l'errore di baciare la mano.

-Madre, padre vi presento Thiago il mio fidanzato, disse Edgar una volta che tutti si erano seduti per prendere l'aperitivo.

-Piacere Rosalind, esclamò la donne con un sorriso.

-Piacere Henry.

-Il piacere è tutto mio, replicò Thiago cercando di non far sentire il suo accento più di tanto.

-Raccontaci un po' di te.

Thiago annuì ed iniziò un po' a parlare del suo lavoro, i suoi hobby e naturalmente anche di Edgar e di quanto fosse felice di averlo al suo fianco. Dopo una mezz'oretta i quattro si sedettero a tavola. Grazie a dio la serata filò liscia come l'olio. I genitori di Edgar infatti adoravano Thiago e trovavano molto dolce tutti gli sforzi che faceva quest'ultimo per essere 'all'altezza'.

-Te lo avevo detto o no che i miei ti avrebbero adorato?

-Si, ma non so se posso sempre crederti sai? Ora però lasciami andare a cambiare che questi vestiti sono scomodi.

Edgar mise la mano davanti alla bocca per ridere leggermente e scuotere la testa.

-Proprio non ci riesci a stare in camicia Torres? Eppure ti sta così bene!

-Sono sicuro che li preferisci comunque senza camicia, correggimi se sbaglio, replicò Thiago con il suo solito tono arrogante.

Edgar fece roteare gli occhi e si alzò per versarsi un'altra tazza di tè. Solo che Thiago gli prese la spalla e lo baciò appassionatamente prima di andare a cambiarsi.

-Voglio vedere come farai al nostro matrimonio visto che dovrai portare lo smoking per tutto il giorno!, gridò il celeste dalla cucina.

-Dovrò sacrificarmi per il mio amore.

Edgar rise e scosse la testa prima di rimettersi seduto sul divano con la sua solita tazza di tè nero.



















Inazuma OsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora