Clary's POV
La spada "Eclissi di luna" splendeva maestosa tra le mani di Magnus, lo stregone aveva appena estratto la spada dal sangue di Lilith, che ha detta di quest'ultimo si era procurato sfruttando delle sue conoscenze, il che significava che finalmente potevano sferrare un attacco a Jonathan.
Maryse era ripartita insieme a Max, Luke e Robert alla volta di Alicante nel tentativo di guadagnare tempo con il Conclave in modo da permettere ai ragazzi di portare avanti il piano...perciò era strettamente necessario che lo mettessero in funzione la notte stessa.
All'arrivo della mezzanotte Clary, Alec, Jace, Isabelle e, nonostante le obbiezioni del fratello, anche Clarke si sarebbero messi in cammino verso l'accampamento dei Terrestri dove si trovava anche Jonathan.
Il piano era semplice, il primo che sarebbe riuscito ad avvicinarsi abbastanza al fratello di Clary, gli avrebbe affondato la spada nel petto.
- Vuoi impugnarla? – chiese a un tratto Magnus alla rossa, risvegliandola dai suoi pensieri La ragazza si limitò ad annuire lentamente e lo stregone le porse la spada dalla parte del manico, senza troppe cerimonie.
Se Clary si aspettava di percepire il peso del puro Adamas di cui l'arma era fatta, ne sarebbe rimasta delusa perché la spada era leggere nella sua mano come se venisse sorretta da forze invisibili...il flusso angelico che scorreva in quella lama la rendeva facilmente manovrabile e per un attimo a Clary parve di percepire Raziel stesso a guidare i suoi movimenti, quello per la rossa fu la dimostrazione che ciò che stavano per fare era nel volere degli Angeli.
*
I tre quarti di luna splendevano tra un ramo e l'altro dei fitti alberi secolari, il gruppo si muoveva nella foresta come un lungo serpente, in testa Jace si accertava che la strada fosse sicura e Alec guardava le spalle a tutti quanti dal fondo.
Il bosco in cui camminavano da ore era silenzioso a tal punto da agitare Clary...ogni qual volta un rametto si spezzava sotto il peso dei suoi piedi, la rossa si ritrovava a trasalire.
Il gruppo avanzava senza proferire parola, chi troppo preso dal controllare la strada e chi preferiva rinchiudersi nei suoi timori e nelle sue speranze.
Clary, dal canto suo, continuava a immaginare possibili scenari in cui lei si ritrovava davanti a suo fratello e con la spada in mano ma priva di forza per ucciderlo.
Le pareva di sentire già la risata di Jonathan riecheggiarle nelle orecchie, credette anche di udire il suono del suo osso del collo spezzarsi tra le mani di lui...la rossa impiegò qualche secondo ad associare quello schiocco all'ennesimo ramoscello calpestato.
Quel rumore però la riportò alla realtà in tempo per riuscire a comprendere le parole di Jace: - Molto presto saremo arrivati – stava dicendo il biondo – vi chiedo solamente di fare molta attenzione, non sappiamo quanti siano i Terrestri, ne quanto possa essere forte Jonathan in questo momento...nessun gesto eroico e soprattutto niente decisioni stupide...- il ragazzo scandì bene le ultime parole mentre guardava prima la sorella e poi Clary...entrambe si limitarono a scrollare le spalle e alzare gli occhi al cielo.
- Lo dico per il vostro bene, non alzate gli occhi al cielo – le rimproverò Jace
- Ha ragione, quello è compito di Alec – scherzò Isabelle facendo ridere tutti, escluso il fratello, che per non smentirsi, roteò gli occhi verso l'alto nascondendo un sorrisetto divertito.
*
Quando ormai la luna si accingeva a lasciare il posto al sole, i ragazzi arrivarono all'accampamento. A colpo d'occhio non pareva tanto diverso da quello dei Coloni...ma osservando bene le tende attentamente costruite con pelli di animale, le varie cataste di legna qua e là, le fortificazioni fatte di pietra e gli indumenti ben curati degli abitanti, si poteva intuire che i Terrestri avessero passato sulla Terra molto più tempo dei 100.
Il gruppo rimase a una certa distanza e, accertatisi di non essere visti, mise a punto gli ultimi aspetti del piano.
Avevano scelto di attaccare al sorgere del sole, nella speranza di cogliere i soldati di Lexa nel sonno. Sarebbe stato più facile per loro neutralizzare un esercito impreparato.
Quando ormai il cielo si era tinto dei colori sanguinari dell'alba, il gruppo uscì fuori dal nascondiglio e si avvicinò all'entrata dell'accampamento, ma arrivati in prossimità delle fortificazioni, Clary sentì la bionda accanto a sé trasalire e iniziare a boccheggiare.
La ragazza seguì lo sguardo di Clarke, che si perdeva nella penombra, e aguzzando la vista riuscì a scorgere una figura che li osservava da lontano, con un ghigno sul volto...Bellamy.
Il ragazzo rimase ancora qualche istante a guardarli. Poi, con uno scatto talmente veloce da essere disumano, si scaraventò su di loro.
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~Shadowhunters|| The 100~ Nephilim e Coloni
Fanfiction> > Cosa sarebbe successo se appena messo piede fuori dalla navicella i 100 fossero stati attaccati da dei demoni Sharx e salvati da degli shadowhunters venuti da un'altra dimensione?