Chapter 17 - La discesa all'inferno è facile

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Clary's POV

Le parole di Geremia si ripetevano nella testa di Clary, la rossa era rimasta completamente scioccata, il Clave, o perlomeno Alec, non le avrebbe mai permesso di fondere gli Strumenti Mortali per farne una spada dopo tutto il sangue versato per recuperarli. Erano tanti i problemi che le si ponevano davanti, la Coppa Mortale era custodita a Idris, lo Spada dell'Anima era stata riconsegnata ai Fratelli Silenti e infine lo Specchio Mortale era il Lago Lyn ad Alicante, non sarebbero mai riusciti a recuperali; il fatto che la spada dovesse essere immersa nel sangue di Lilith rendeva lintera operazione ancora più impossibile perché Clary e gli altri l'avevano uccisa.
Immersa nei suoi pensieri, Clary non si era accorta che ormai erano fuori dalla Città di Ossa, spostò lo sguardo su Clarke che stava parlando con Bellamy e Isabelle, Izzy stava spiegando ai due la situazione.

Jace e Alec erano rimasti in silenzio, anche loro assorti nelle loro preoccupazioni e il pensiero di Clary volò a suo fratello e al suo odio ne suoi confronti.

Usciti dal portale trovarono Magnus, Simon e Octavia ad aspettarli, dopo averli salutati Alec spiegò a tutti la situazione -... quindi ci servono gli Strumenti Mortali e il sangue di Lilith, possiamo solo sperare in un'autorizzazione del Clave. – Jace annuì alle parole del suo parabatai ma Clary scosse la testa e sbottò – No Alec, non starò qui con le mani in mano aspettando che il Conclave prenda una decisione, questa è la mia battaglia non la loro, Jonathan è mio fratello... ha fatto del male a così tante persone, dobbiamo ucciderlo, devo ucciderlo... non avete idea di quanto mi faccia male dirlo, lui è tutta la mia famiglia, non ho più nessunoho ucciso mio padre, mia madre è morta per mano di maledetto demone e ora devo trafiggere mio fratello, non capite quanto possa far male dover distruggere la tua stessa famiglia, il sangue del mio sangue... ma non posso fermarmi adesso, sono vicina a eliminare Jonathan definitivamente e niente e nessuno potrà impedirmelo, noi Shadowhunters abbiamo il compito di proteggere il mondo dai demoni, Jonathan è un demone e non importa quanto mi faccia soffrire, non devo lasciarmi fermare dalle emozioni, siete stati voi ad insegnarmelo... non vi chiederò di seguirmi, sappiate solo che affronterò Jonathan e che non mi fermerò finché uno di noi due non sarà morto, forse il mio destino è morire combattendo contro il mio stesso sangue... "La discesa all'inferno è facile", è questo il nostro grido... devo accettare il fatto che potrei morire per mano di Jonathan, ma se così deve essere, voglio andare via combattendo – Clary pronunciò l'ultima parola quasi in un sussurro, sentì le guance bagnate... non si era neanche accorta che stava piangendo, posò i suoi occhi verdi su Alec che era rimasto in silenzio per tutto il tempo, passarono pochi secondi, poi Alec tirò la rossa a sé e labbracciò forte e la ragazza continuò a piangere nel suo petto; il pianto era liberatorio, Clary sfogò tutto il dolore e la frustrazione ed era felice che Alec fosse lì per lei, lui c'era sempre... come un fratello, Clary desiderava fortemente che fosse lui suo fratello, credeva di meritarsi un fratello che le permettesse di piangere sulla sua maglietta e che volesse il meglio per lei... pochi minuti dopo Alec parlò di nuovo e stupì tutti i presenti – Clary ha ragione, faremo rapporto al Clave quando tutto sarà finito, ma adesso l'importante è uccidere quello stronzo... non posso dire la stessa cosa degli Strumenti Mortali, ma so come procurarci il sangue di Lilith... ogni suo figlio ha nelle sue vene il sangue della propria madre... ci serve solo un demone... basterà attirarlo e poi catturarlo... ma ci serviranno delle esche, ci servono dei mondani - si voltò a guardare Clarke che annuì velocemente, ma stavolta fu Bellamy a sbottare – Non pensarci neanche Alec! Non userai Clarke come un'esca... e se il demone l'attaccasse... no, non se parla, lo farò io – Clarke aggrottò le sopracciglia e affermò – Lo faremo entrambi, non lo lascio da solo - Alec scrollò le spalle in segno di resa e Isabelle parlò – Allora, è deciso... Bellamy e Clarke attireranno il demone e noi lo prenderemo. –

Per la seconda volta quel giorno, Clary stava osservando Magnus aprire un portale per New York, ma era assorta in altri pensieri e quasi non sentì Jace avvicinarsi, le mise il braccio intorno alla vita e l'attirò a se, dopo pochi secondi disse – Ti prometto che vinceremo... lo facciamo sempre – Clary quasi sussurrò – Devo ucciderlo Jace, prima che vi faccia del male, non posso mostrarmi debole... se ti succedesse qualcosa io... - Jace la interruppe – Sono qui, e ci sarò sempre... di questo puoi esserne certa e se mai dovesse succedere qualcosa... se mai dovessero separarci... - prese la mano di Clary e le appoggiò qualcosa sul palmo e continuò –... guarda questo e pensa a me – Clary guardò nel suo palmo e lo vide... l'anello degli Herondale... le scese una lacrima, si infilò lanello al dito e sorrise mentre diceva – Ti amo Jace Herondale – il biondo guardò nei suoi occhi verdi e rispose – Ti amo anch'io Clary Fairchild... ora e per sempre –

Il portale si chiuse in pochi secondi lasciando i ragazzi a guardarsi intorno, erano vicini a Central Park era quasi mezzanotte, Isabelle parlò – Qui vicino c'è un club, il Pandemonium, quel posto brulica di mondani ubriachi e quindi anche di demoni in cerca di carne fresca – Clary sorrise al pensiero di tornare in quel club, dove aveva incontrato per la prima Alec, Isabelle e Jace... quei tre sconosciuti che adesso erano diventati la sua famiglia.
Si incamminarono verso il club e si fermarono proprio davanti, l'insegna rossa che rifletteva negli occhi smeraldo di Clary.

Alec con espressione seria iniziò a parlare - Andiamo sul retro, ci sono meno mondani e più demoni – tutti i presenti annuirono, camminarono in silenzio fino a che non si fermarono vicino a una scala antincendio, i quattro cacciatori si nascosero poco più lontano, mentre Bellamy e Clarke si appoggiavano a un muro in attesa.

Poco istanti dopo, Clary lo vide... un gigantesco demone Drevak avanzava verso i due ragazzi seguendone l'odore, Alec si preparò con il suo arco, Clary e Jace sguainarono le loro spade e Izzy impugnò la frusta, nel momento in cui il demone sfiorò il petto di Bellamy, Alec scoccò una freccia nella sua direzione che lo fece gemere di dolore e indietreggiare di qualche passo... ma poi cominciò a correre verso Clarke, che gli stava dando le spalle, Clary gridò il nome della bionda che si voltò di scatto per vedere il demone molto vicino e pronto ad attaccare, Clarke rimase immobile, come se stesse aspettando il suo arrivo, Clary chiuse gli occhi, incapace di vedere quella povera ragazza sbranata da un demone Drevak, poi li riaprì di scatto quando sentì Clarke gridare un nome...

~Shadowhunters|| The 100~ Nephilim e ColoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora