Chapter 8 - La "sottile" linea tra i Morgesten e i Griffin

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Clary's POV
Camminando per arrivare nella sua stanza, Clary passò davanti alla porta di Clarke e sentí dei singhiozzi, restò qualche secondo a riflettere se entrare oppure farsi gli affari suoi, alla fine decise di dare retta al suo lato estremamente invadente e pian piano abbassò la maniglia ed entrò nella stanza talmente in silenzio da far trasalire Clarke appena la vide.
La luce della luna illuminava il volto della bionda davanti a Clary, aveva gli occhi rossi e gonfi e il viso rigato di lacrime, Clary non disse niente, si limitò ad abbracciare Clarke, che scoppiò di nuovo a piangere.
Restarono in quella posizione per molto tempo, Clarke continuava a piangere e intanto aveva raccontato a Clary ogni cosa, dei suoi genitori, della loro esecuzione, del suo isolamento e infine di Wells. Quando Clarke ebbe pianto tutto le sue lacrime, Clary pensò che l'unico modo per farla sentire meno sola era condividere con lei le sue sofferenze, così iniziò - Sai, ti capisco, anche io ho perso il mio migliore amico. Una vampira lo ha ucciso, il dolore che ho provato quando ho visto il suo corpo senza vita è stato talmente tanto che l'ho fatto risorgere come vampiro, è stata una delle cose più egoiste che abbia mai fatto. - evidentemente Clarke non capiva il nesso tra la sua perdita e la scelta egoista di Clary, perché si mostrò scettica, perciò la rossa tentò di nuovo - Forse questo non è l'esempio migliore, ma posso dirti che so come ci si sente quando si perde un genitore... O entrambi. - Clarke sembrò quasi confortata da queste parole, per questo Clary continuò - Vedi, il cognome di mio padre era Morgesten, ma io ho preso quello di mia madre, Fairchild. Questo perché non voglio essere riconosciuta come una Morgesten... - venne interrotta da Clarke, che sembrava non riuscire a comprendere minimamente questo concetto, che disse - Come? Per me essere una Griffin è un onore, è l'unico modo che mi resta per sentirmi legata a mio padre. - Clary le rispose secca - Non vorresti essere legata a tuo padre se lui fosse un pazzo che voleva sterminare tutti gli esseri con sangue demoniaco, inclusi i nascosti. E nel farlo avesse ucciso il tuo ragazzo. - Clarke sbarrò gli occhi - Clary mi dispiace... Non sapevo della tua perdita - Clary spiegò - Non devi dispiacerti, mio padre ha ucciso Jace, ma l'angelo Raziel, lo ha fatto risorgere. - il viso di Clarke passò dal bianco al violaceo, boccheggiò e poi si appoggiò allo schienale del letto. Prese due grandi respiri e disse - E adesso tuo padre dove è? - Clary sganciò la bomba - È morto, l'ho ucciso dopo che ha pugnalato Jace - con queste parole Clary credette di aver dato il colpo di grazia a Clarke. Immaginava cosa stesse pensando, lei piangeva la perdita dei suoi e Clary le raccontava di come aveva ucciso suo padre, totalmente assurdo.
Intanto, Clarke, che riusciva a malapena a respirare, porse un'altra domanda - E tua madre? - il sorriso di Clary le morì sulle labbra pensando a sua mamma, ma rispose comunque - Mia madre era una delle persone più importanti della mia vita, ma un demone, che mio padre ha liberato, si è impossessato di Alec e l'ha uccisa. Tutto quello che mi restava della mia famiglia, era mio fratello Jonathan, con sangue demoniaco, a causa di esperimenti fatti da nostro padre quando doveva ancora nascere. A causa del suo sangue era diventato un essere non più umano, ho dovuto "neutralizzarlo". Credevo di averlo ucciso, ma in realtà l'ho solo mandato in un'altra dimensione... La vostra - Clarke era rimasta incredula, forse Clary le stava dando troppe informazioni da digerire  tutte insieme? Per questo decise di concludere - vedi, se ti ho raccontato tutto questo è per farti capire che non sei sola. Per quanto la mia famiglia e la tua siano diverse, entrambe abbiamo sofferto molto, ma sono riuscita a superare tutto attaccandomi alla persone che amo e che mi amano, quando è morta mia madre, i Lightwood, la famiglia di Alec e Isabelle, sono stati la mia ancora. Anche tu devi farlo, sei abbastanza forte da superare tutto, ma con l'appoggio di chi ti vuole bene non dovrai farlo da sola. - Clarke pareva sul punto di scoppiare di nuovo a piangere dicendo - Ma... Io non ha più nessuno, sono completamente sola al modo - Clary l'abbracciò e la rassicurò - Da adesso avrai sempre me su cui contare. - Clarke sorrise
sinceramente, Clary decise che era il momento di congedarsi e lasciare Clarke a riposare.
Si staccò da Clarke, si alzò, ma quando stava per afferrare la maniglia, Clarke le afferrò il polso e le pose un'ultima domanda che stupì Clary - Hai mai incolpato, Alec della morte di tua madre? - Clary rispose velocemente, pronta a difendere Alec, se necessario, che per lei era come un fratello - No, neanche per un secondo - detto questo uscì dalla stanza e scomparí nel buio dell'istituto.

~Shadowhunters|| The 100~ Nephilim e ColoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora