32. Chiacchere tra cognate

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Settembre

È finito il mio periodo di lavoro a Chicago, ho salutato tutti con affetto e sono ritornata in Italia, lasciando un pezzo del mio cuore là in America.
È qualche giorno che sono ad Agrigento e li ho passati insieme alla mia famiglia per colmare la mancanza di Piero.
Ormai il loro tour mondiale sta andando a gonfie vele, il nuovo disco sta spopolando in tutto il mondo e le fans sono in delirio. Ma lui mi manca più di ogni altra cosa. Mi manca fare qualsiasi cosa con lui, mi manca la sua risata, mi manca il suo amore.

Qua, piove, piove e piove.
Tutte le giornate sono molto tristi con il cielo grigio e le goccioline di pioggia che fanno a gara sui vetri delle finestre, ma per fortuna una sana risata in famiglia e una chiamata di Piero su FaceTime mi fanno sentire leggermente meglio.

Sono in salotto sotto una coperta in compagnia di un buon libro con in sottofondo una melodia classica che mi rilassa e con una tazza fumante di caffeina.
Mi arriva un messaggio che illumina il display del mio telefono. È Mary, la sorella di Piero, che mi chiede se ci vediamo nel pomeriggio perciò decido di invitarla da me. Chissà perché mi ha chiesto di uscire, sono davvero curiosa.

Verso le tre di pomeriggio decido di farmi una doccia veloce e di vestirmi in modo semplice e comodo. Un paio di jeans e un maglioncino grigio. Proprio mentre sto finendo di prepararmi suona il campanello.

"Ciao Mary! Mi fa piacere rivederti!"
"Anche a me, molto!" Sorride togliendosi il cappotto e poggiandolo sull'appendiabiti.
Ci accomodiamo in cucina.
"Posso offrirti qualcosa? Una tazza di caffè o the?"
"Prendo volentieri una tazza di the, grazie!"
Mentre lascio che l'acqua nel bollitore si scaldi prendo dei biscotti e li metto sul tavolo.
"Come mai da queste parti?" Chiedo sorridendo.
"Volevo parlare con qualcuno, e tu ultimamente mi sei stata vicina.."
Sorrido dolcemente. "Dimmi, ti ascolto"
"Sai, io ho appena iniziato l'università, ho conosciuto un ragazzo. Sembra che gli piaccio ma non fa nulla per interagire con me, sono sempre io che gli parlo, sempre io che vado a cercarlo e in alcuni momenti mi sembra di non essere niente per lui, troppo poco per avere una possibile relazione. Forse sono io che viaggio troppo con la mente o dovrei dimagrire ancora..."
"No, non devi pensare queste cose. Ogni donna è bella com'è! L'importante è piacere a se stesse, se ti piaci hai vinto tutto. Questo, io ci ho messo un po' di tempo per capirlo, poi mi sono detta chissene frega di cosa pensano gli altri.."
"Ma tu sei bella con qualsiasi cosa, io..."
"Questo non è vero! Ci sono vestiti che mi valorizzano, altri che mi fanno i fianchi larghi o che mi fanno sembrare una nana. Bisogna solo trovare i vestiti che ci valorizzano di più.
E poi, mai darla vinta ad un ragazzo che ti vuole cambiare. Se ti vuole più estroversa, più magra, più formosa e te lo fa capire, è solo un coglione di prima categoria!
Tu sei davvero carina, Mary, quindi non ti mettere strane idee nella testa e indossa quello che ti fa sentire bella, un paio di jeans con un paio di converse, piuttosto che un vestito corto e un paio di tacchi alti. Fregatene di quello che dice la gente, sul serio! Siamo donne, siamo fantastiche!"
"Dici?"
"Certo, assolutamente!"
"Grazie, Lu. Sai sempre cosa dire per farmi sentire meglio!"
"No, non sono così sicura, sai? Poi con la storia di Lorenzo, proprio per nulla. Ho davvero tanta paura, continua a mandarmi messaggi sul telefono nonostante abbia cambiato numero già una volta e non so come comportarmi!"
"Questo è stalking e tu continui con la tua vita, con i tuoi impegni. Sei davvero una ragazza forte"
"Lo faccio perché non voglio buttarmi giù, devo pensare a me stessa e se rimanessi a rimuginare su quello che è successo non riuscirei a reagire!"
"Stai tranquilla, sono sicura che prima o poi finirà in carcere e rimarrà un ricordo! E tu sei una persona speciale per me ma soprattutto per mio fratello e vi meritate un po' di tranquillità"
Le sorrido con gli occhi lucidi, mi fa piacere che la pensi così, perché non so come mi sentirei se lei non approvasse la nostra relazione.

Ad interrompere le nostre chiacchiere, mi squilla il telefono ed è un numero sconosciuto e sicuramente non italiano.
"È un numero sconosciuto.." dico stupita.
"Rispondi"

"Pronto?"
"Buonasera Ludovica, scusi il disturbo!" Una voce estremamente straniera inizia a parlare un inglese perfetto. "Sono Christian Vancurer, il manager di John Hill!" È un cantante britannico molto famoso soprattutto in Europa.
"Buonasera! A cosa devo questa sua chiamata?"
"Le spiego subito. Non so se sa che Mr.Hill ha richiesto un'orchestra che lo segua durante la sua tournée e so che lei è stata un ottimo elemento per l'orchestra CSO a Chicago. Beh, ho una proposta per lei"
"La ascolto" in che senso una proposta?
"All'ultimo concerto a New York, ero presente anche io e quando ho sentito il suo assolo mi sono venuti i brividi.  Quindi, le propongo di fare parte dell'orchestra di Mr.Hill!"
"Oh.. io.. non so che dire"
"Se ha bisogno di qualche giorno per pensarci non si faccia problemi, solo entro due massimo tre giorni deve dirmi qualcosa"
"Sì certo, ci mancherebbe. Mi faccio sentire io e grazie per l'opportunità!"
"Si figuri, è bravissima nel suo campo e sarebbe perfetta. A noi farebbe molto piacere averla di nuovo nella nostra squadra"
"Grazie, sono veramente onorata di essere stata scelta, le faccio sapere entro domani!"
"Sì, buona serata Ludovica"

Stacco la chiamata e rimango qualche secondo a riflettere. Non ci posso credere, mi hanno chiesto di fare parte della loro orchestra.

"Beh, allora, cosa ti ha detto?" Mariagrazia mi sveglia dal mio stato di transizione.
"mi ha proposto di andare in tournée nell'orchestra di un cantante lirico"
"Ma è fantastico!" Esclama felice.
"Domani gli darò una risposta, ci voglio pensare bene."
"Hai ragione, adesso tolgo il disturbo. Torno a studiare, grazie per le tue belle parole"
"Di niente, mi ha fatto piacere passare del tempo con te."
"Anche a me. Grazie per ascoltare le mie paranoie. Anche quando ti chiamo o ti scrivo, sei sempre tu."
"E di che? Anche tu ascolti le mie!" Rispondo abbracciandola.

[ vi faccio sapere che il cantante lirico e il manager sono assolutamente inventati e frutto della mia immaginazione]

Intanto, vi faccio i miei più cari auguri per questo nuovo anno che sta per arrivare, speriamo ci porti solo cose belle!
Vi mando un bacio e spero di aggiornare presto!

So far but close ~ Il Volo {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora