49. Un passo alla volta

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"Dopo l'aperitivo, andiamo in camera così stiamo un po' da soli, io e te. Okay?" mi sussurra Piero quando siamo in ascensore per scendere al piano terra.

"Sì..."

Scendiamo di sotto per l'aperitivo e ci sediamo finalmente tutti insieme attorno a un tavolo riservato solo per noi.

Mi siedo accanto a Michela e a Francesca e mi spupazzo un po' Alessandro che si guarda intorno con occhi vispi e attenti.

"Ma quanto sei bello? Quanto?" Chiedo mentre lo cullo un po'.
"Sei un po' fuori, Lulli?" Mi chiede Francesca ridendo.
"No, ho solamente bisogno di bere!" Sorrido.
"Non troppo, mi raccomando!" Dice Piero guardandomi.
Alzo gli occhi al cielo e rido. "Sei peggio di Ignazio con Ale" dico facendo ridere tutti.

"Solo Coca-Cola, amore?" Chiedo a Piero quando arrivano le nostre ordinazioni.
"Sì, non possiamo bere, dobbiamo tenerci sani per domani!"
Appena arriva il mio calice di prosecco, ne bevo subito un sorso.
"Aspetta, Ludooo, il brindisi!" Urla mia madre dall'altra parte del tavolo.
"Oddio, scusatemi, scusate!" Dico posando velocemente il calice sul tavolo arrossendo un po'.
"Sei proprio andata, tata" mi sussurra Piero all'orecchio. Vedo da lontano mia madre, accanto ad Eleonora che ci fissano amorevolmente e inizio a sentirmi leggermente a disagio.
"Non noti che ci fissano un po' troppo?" Chiedo a Piero in un orecchio.
"E lasciale guardare! Siamo belli, cosa ti devo dire, cucciola! E poi, è la prima volta che mia madre mi vede con una ragazza quindi penso che si stia facendo un po' di film su di noi"
"Ad esempio?"
"Matrimonio, figli..."
"Ceerto. Oh no, dai, siamo appena andati a convivere"
"Un passo per volta!" Dice e mi lascia una carezza sulla gamba. "Penso solo che mia madre mi voglia felice e io lo sono con te"

"Sono felice che tu lo sia con me." dico dandogli un bacio sulle labbra veloce.

Poco dopo le venti e trenta, Michele si avvicina al tavolo con un grande sorriso e si ferma dietro la sedia di Piero.

"Ragazzi, so che vi avevo detto che avreste avuto la serata libera, ma ci sono dei signori là in fondo che vorrebbero conoscervi e allora gli ho proposto una cena con voi..." annuncia con uno sguardo dispiaciuto.

"Oh, okay... beh non possiamo rifiutare no?" dice Gianluca guardando i colleghi.

"direi di no, andiamo?" Ignazio si alza. "Scusateci..." dice rivolgendosi alle famiglie dei ragazzi che rivolgono a loro tre uno sguardo comprensivo.

"Mi dispiace, piccola..." Piero avvicina la bocca al mio orecchio. "Volevo veramente passare la serata insieme."

"Lo so, ma non preoccuparti davvero, lo capisco" lo tranquillizzo e lo vedo allontanarsi con i suoi amici. Poso lo sguardo sui signori che hanno 'richiesto' i ragazzi e noto subito come Piero viene inglobato nella stretta di una ragazza dai capelli rossi molto vistosi.

"Ragazze, andiamo a cena noi tre?" chiede Francesca, mettendomi una mano sulla spalla.

"Sì, tanto ormai..." sospiro io alzando le spalle.

"No, io vi lascio, Alessandro si è addormentato. Vado in camera" ci comunica Michela lasciandoci sole. Intanto le famiglie dei ragazzi si sono dileguate e insieme, anche mia madre.

"Ed ecco due anime libere e sole.." dice Francesca ricadendo sullo schienale della sedia.

"Già, che ci vuoi fare?" Dico alzando le spalle.

"Ludo, ti dà fastidio quella rossa eh?" mi chiede la mia amica accarezzandomi un braccio.

Guardo davanti a me, ancora una volta, direi per l'ennesima volta. Quella donna accucciata su Piero, che la elogia con il suo fare galante ma ovviamente quei signori cosa sanno della sua vita sentimentale?

So far but close ~ Il Volo {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora