45. Il tuo sguardo manca in ogni strada, in ogni città, ovunque vada

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Giugno 2020

È passato qualche mese da quando sono arrivata qui, esattamente ne sono passati quasi nove.
Sono otto mesi che non vedo nessuno oltre ai miei colleghi qui a Vienna.
I ragazzi sono appena tornati dal tour in America che come sempre è andato alla grande. Sono tornati anche perché Ignazio vuole restare accanto a Michela che è giù in Sicilia alle prese con culle, biberon e tutine per il bimbo che sta per arrivare. In realtà non si sa il sesso del bambino, vogliono la sorpresa!
Non ho ancora avuto il modo di vederla dal vivo e un po' questo mi dispiace ma tra poco inizieranno le vacanze estive e potrò andare in Sicilia a trovarli e stare con loro.

"Haily, sei pronta? Andiamo?" Urlo davanti alla porta d'ingresso. Ogni mattina è più o meno così.

"Sì arrivo" esce dalla sua stanza infilandosi le scarpe saltellando su una gamba.
Prendo il blazer che ho appoggiato sul divano, anche se fa caldo me lo porto sempre dietro perché dove facciamo le riunioni c'è sempre l'aria condizionata sparata al massimo.

Attraversiamo la città a piedi, come al solito. Oggi abbiamo una riunione finale prima dell'estate, prima che tutti tornino a casa propria per poi rivederci alla fine di agosto per ancora qualche data del tour.

"Ragazzi, sono onorato di aver lavorato con voi in questi lunghi mesi. Ci rivediamo a fine settembre sempre qui a Vienna ma vi manderò tutte le informazioni tramite Email a tempo debito. Ora godetevi le vacanze, ve le siete meritate!"

"Ragazze, stasera siete dei nostri? Birretta e poi discoteca?" Chiede Logan quando ci alziamo tutti per uscire dallo studio.

"Io volentieri ragazzi!" Dice Haily sorridendo.

"Io torno in Italia. Ho trovato un volo per domani mattina alle 4 quindi resto a casa a riposare"

"Ah brava, allora salutami l'Italia!" Dice scoppiando a ridere insieme a me. Una volta mi ha confessato che gli piacerebbe imparare a parlare in italiano, così nelle pause pranzo ci mettevamo in un angolo a parlare italiano e ci siamo fatti molta compagnia. Ogni volta che tenta di parlarlo mi fa sempre ridere per il suo accento, e mi fa quasi sentire a casa, nel mio bellissimo Paese.

***

Appena sveglia, mi faccio una doccia e in tempo record mi vesto velocemente con un paio di jeans e una maglietta semplice e le mie amate sneakers. Prendo la valigia che ho già pronta nella mia camera e volo giù, dopo aver lasciato un bigliettino ad Haily, per aspettare il taxi che ho chiamato pochi attimi prima.

"Aspetta, Ludo, te ne vai senza salutarmi?" Chiede Haily uscendo di casa con i capelli scombinati e il pigiama.

"Stavi dormendo, non volevo svegliarti" dico andandole incontro.

"So che ci siamo salutate ieri ma mi mancherai"

"Anche tu, Haily. Ti voglio bene" sorrido e la abbraccio.
Una macchina trombetta mentre si ferma davanti al cortile. Da essa esce un uomo sulla cinquantina con i capelli già un po' bianchi e degli strani baffi. Mi sorride e prende la valigia per sistemarla poi nel bagagliaio.

"Ti aspetto in Sicilia, allora" sorrido.
"Ci puoi contare! Salutami tutti!" Sorride e mi saluta con la mano mentre salgo sulla macchina.

Dopo poche ore di volo, esco dall'aeroporto e respiro a pieno polmoni l'aria inquinata della città, anche questo dettaglio mi è mancato.
Entro a casa mia, lascio la valigia all'ingresso e mi reco nella mia stanza. È esattamente come l'avevo lasciata. C'è ancora una foto che abbiamo scattato al mio compleanno che ho festeggiato dopo quei momenti terribili passati con Lorenzo. Ci siamo tutti noi sei. Accendo la luce e guardo bene la foto. Sono passati poco più di nove mesi e tante, troppe cose sono cambiate, in primis io.
Tra un po' li rivedrò, nessuno sa nulla, farò una sorpresa a tutti quanti, andando a Bologna, da Ignazio e Michela dove hanno preso casa. Ci saranno anche tutti gli altri a completare il gruppo. Mi sono mancati tanto, soprattutto mi è mancato stare accanto a Michela, in questo momento così importante per lei.
Anche se sono passate le sei di mattina mi metto a letto e prendo sonno subito.
Mi sveglio verso le 8 ed esco subito di casa per andare a comprare i cornetti in pasticceria.
Vado a casa di mia mamma, suono e appena mia mamma apre la porta e mi vede, sgrana gli occhi restando qualche secondo ferma a fissarmi per poi corrermi incontro per abbracciarmi.
"sei qui" mi stringe forte a sé, io ricambio il gesto. Intanto sento altri passi venire verso l'entrata di casa.
"Topolina!" Mio fratello mi abbraccia forte. "Quanto mi sei mancata, neanche immagini!"
"Anche tu, Muso!" Rido e lo abbraccio stampandogli poi un bacio sulla guancia.
Siamo finalmente tutti a casa, tutto questo mi era terribilmente mancato. Con le lacrime agli occhi ci sediamo a fare colazione.
Questo è un buon metodo per iniziare la giornata al meglio, ricevere un abbraccio sincero da chi ti vuol davvero bene e te lo dimostra a fatti senza dire una parola.

A un tratto la vibrazione mi avvisa di un nuovo messaggio, apro whatsapp ed è Michela.
- Mi manchi amica mia-
Sorrido al pensiero che oggi la rivedrò e non vedo l'ora di vedere le loro facce.
- anche tu, ci incontreremo presto, promesso-

So far but close ~ Il Volo {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora