4. Vorrei dirti che é facile

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"Forza ragazze mie, dobbiamo prepararci!" Fran trascina me e Michela nella camera, portandosi dietro una grande quantità di vestiti.
"Fran mancano tre ore.." le faccio notare ridacchiando.
"Siamo in tre, un'ora a ciascuno."
Io e Michela ci guardiamo e lei si sbatte una mano sulla fronte.
"Amore aspetta!" Urla Gian. "Tieni questo è per te!" Le porge una scatolina che sembra contenere un gioiello.
Fran sorride e lo bacia. "Che cos'è?"
"Un piccolo pensiero, indossalo questa sera!"
Sorride mentre Piero e Ignazio scoppiano a ridere per la troppo dolcezza del loro collega.

Appena arrivata in camera, Francesca apre il regalo di Gianluca.
È un braccialetto con degli charm personalizzati da lui. Un cuore e due lettere, la G e la F.
"Chiudi le fontanelle, ti rovini il trucco!" La ammonisce Michela.
"É un gesto carino!"
"Sì avete ragione.. dai abbiamo tanto lavoro da fare!"

"Ma quante cose ti sei portata?" Chiede Michela.
"Solo tre valigie.." spiega "dai, aiutatemi ho bisogno di voi!"
"Provane qualcuno e poi decidiamo insieme" suggerisco.
Dopo qualche prova, esce dal bagno con un tubino monospalla nero che le arriva a metà coscia.
"Questo è bello!"
Mi alza e apro la sua valigia e tiro fuori una cintura rossa e gliela porgo.
"Mettiti questa con le scarpe rosse, è perfetto così!"

"Okay, vediamo cos'hai tu, Ludo!"
Francesca apre la mia valigia e tira fuori tutti i vestiti che contiene.

"Questo va benissimo, che ne dici Michy?" Chiede lei mostrando il mio vestito preferito.
È un vestito rosa pallido con una scollatura abbastanza profonda sulla schiena.
"Ma non è un po' troppo? Io a differenza tua non ho nessuno che mi aspetta sotto!" Dico alludendo a Gian che aspetterà Francesca.
"Sei sicura che non ci sia proprio nessuno?" Michela mi dà una pacca sul braccio. "Provati quel vestito!" Mi ordina

***
Intanto nella stanza di Piero, i tre cantanti si preparano per la serata.
"Metto la cravatta o il papillon o nessuno dei due?" Chiede Piero.
"Che cos'è un quiz?" Scherza Ignazio beccandosi un'occhiata quasi fulminante dal narese.
"Okay okay, io presumo di non mettere niente che poi mi viene caldo."
"Quindi? Non ci sei solo tu qui dentro!!" Esclama Piero ormai esasperato.
"Metti la cravatta Pie io metto il papillon" interviene Gianluca.
"Oh sia ringraziato il cielo!"
I ragazzi si dirigono al locale leggermente in anticipo rispetto all'inizio della festa. Le fan li accolgono calorosamente e loro sorridenti gli concedono un autografo e una foto.

***

Alle dieci e mezza noi ragazze usciamo dalla stanza sostenendosi a vicenda.
Arriviamo al locale e ci sediamo sui divanetti a bordo pista aspettando i ragazzi.
Qualche minuto dopo sentiamo un chiasso assurdo, segno che i ragazzi sono arrivati. "Sembriamo delle star di Hollywood!" Ride Ignazio sbottonandosi il primo bottone della camicia bianca.
Subito Gianluca e Francesca spariscono tra la folla mano nella mano, stessa cosa fa Michela e Ignazio. Vado al bancone e ordino un Miami.
"Sei sola?" Mi chiede Piero bellissimo nel suo smoking.
"Già, le ragazze mi hanno lasciata sola. Francesca con Gian, e Michela con Ignazio. Lo sapevo che si metteranno insieme!!" Sorrido.

"Sei mozzafiato!" Dice Piero sorridendo.
Abbasso la testa sentendo le guance andare in fiamme, Piero ha uno sguardo penetrante, troppo per lei.
"Ci sono un sacco di ragazzi che ti guardano!" Dice Piero con una punta di gelosia nella voce.
"Non mi interessano.."
"Impegnata sentimentalmente?"
Nego con la testa.
"Allora, posso chiederti liberamente di ballare con me?"
"Direi di sì!" Prima bevo un lungo sorso di cocktail per avere un po' di alcol in circolo.

Inizia un lento, il classico della mezzanotte.
Metto timidamente le braccia sulle sue spalle mentre lui mi stringe a sé accarezzandole la schiena nuda.

Il suo contatto é qualcosa di surreale.

Lui si avvicina di più tanto che la mia testa poggia quasi sulla sua spalla. Sento il suo profumo avvolgermi e me lo godo più che posso.
Ci fissiamo per qualche secondo,  faccio fatica a distogliere gli occhi dal suo sguardo ipnotico.
Piero mi accarezza la guancia e mi sento inerme tra le sue braccia, la bocca di Piero è ad un centimetro da quella di Ludovica.
"Non resisto.." annulla ogni minimo spazio tra di loro e le loro labbra si fondono insieme dando vita a un bacio dolce e leggero.

Sembra che nel locale ci siamo solo noi, il resto non conta più. La musica, le voci e tutti rumori sembrano lontani.
Ci staccano e lui continua ad accarezzarmi dolcemente la guancia con un pollice.

"Piero.." Sussurro scuotendo la testa da una parte e dall'altra. "Scusa.." dico staccandomi completamente da lui e uscendo dal locale.
Il freddo subito mi schiaffeggia la faccia ma non me ne importa, cammino per qualche metro nonostante i tacchi alti.

"Ludovica!" Piero urla. "Fermati!"
Mi ferma in mezzo alla strada e mi volto ritrovandomelo lì davanti a me in tutta la sua bellezza.
"Perché?" Mi lascio sfuggire a bassa voce.
"Cosa?"
"Perché mi hai baciato?"
"Perché mi piaci Ludovica! Dalla prima volta che ti ho vista, due mesi fa, ho visto in te qualcosa di diverso e hai riacceso in me qualcosa che era spento da un sacco di tempo ormai. Lulu, io sto cominciando ad amarti.." dice dolcemente.
Nessuno mi ha mai detto una cosa così bella!
"Ho paura Pie!"
Lui mi guarda con sguardo indagatore.
"Abbiamo vite diversissime, tu sei un cantante che gira il mondo e io vi seguo momentaneamente. So cosa vuol dire avere una relazione a distanza.. Io sarei solo d'intralcio per te, non potrei seguirti e tu ti stancheresti di me. Lo so per esperienza personale, ci sono già passata. E mi sono ripromessa di non farlo mai più, anche se mi fossi innamorata.."

Il sorriso sul suo volto si spegne ad ogni parola che io ho detto.
Ma si avvicina ugualmente e mi abbraccia in silenzio, dopo tutte le cose che gli ho detto.

"Mi dispiace" Mi stacco da lui e corro dentro il locale per recuperare la pochette.

"Ludo, dove vai?" Mi chiede Michela che si alza dalle gambe di Ignazio, appena mi vede.
"Ritorno in hotel" la voce mi si incrina, sta per scoppiare a piangere.
"Cosa è successo con Piero? Vi siete baciati!"
"Già!"
"Ed è una cosa negativa?"
Alzo le spalle. "Ci vediamo, ho bisogno di stare da sola." Dico e abbandonando il locale torno in hotel più in fretta che poteva.

***
Il mattino seguente ho due occhiaie che fanno paura perché ho pensato tutta la notte a quello che è successo la sera prima con Piero.
Non posso permettermi di soffrire di nuovo come alcuni anni fa, non posso stare male come un cane di nuovo. Ho bisogno di qualcuno che mi sia accanto, ho bisogno di una presenza, di un uomo che sappia prendersi cura di lei.
Non tolgo nulla a Piero, perché vedo come ama le persone che riservano lo stesso bene a lui, vedo gli occhi lucidi ma pieni di felicità quando parla della sua famiglia, dei suoi fratelli.
E penso che Piero sa esattamente come prendersi cura di una persona tanto forte esternamente quanto fragile.

Scendo di sotto e vado direttamente in sala per provare così almeno non penso a quello che era successo.
"Ciao Ludo!" I ragazzi entrano nella sala. "Non vieni a fare colazione con noi?" Chiede Gian.
Poso gli occhi su Piero ma lui distoglie subito lo sguardo.
"No, Gian, grazie ma non ho fame"
Gian capisce subito che c'è qualcosa che non va, perché guarda prima me e poi Piero per un paio di volte e annuisce poco convinto.

Prendo l'ascensore per scendere al piano 2 dove ci riuniamo noi componenti dell'orchestra.
All'ultimo sale anche Gianluca.
"Che c'è?" Mi chiede Gianluca appoggiandosi alla parete.
"Eh?"
"Cosa è successo con Piero?"
"Niente"
"Come niente? Non vi parlate, vi guardate e distogliete immediatamente lo sguardo." Aggrotta le sopracciglia. "Che è successo ieri sera?"
Sospiro, è difficile ripensare a quella sera. "Ci siamo baciati"
"E scommetto che non è finita qui. Piero stamattina aveva una faccia da funerale e anche tu..."
"L'ho allontanato"
"Quindi tu non provi niente per Piero?" Indaga il baritono.
"Sarebbe tutto più semplice se non provassi nulla per lui"
Lui mi guarda confuso.
Faccio un bel respiro e gli racconto tutto. "Tre anni fa stavo con un ragazzo, ero innamorata persa di lui. Avrei dato tutto pur di sapere che era felice. Si trasferì in Svezia perché il padre aveva trovato un lavoro là.
Lui, dopo qualche mese, mi lasciò dicendo che ero troppo per lui ma invece aveva trovato un'altra ragazza. Mesi ad aspettarlo e sono stata ripagata nel peggiore dei modi. Non mi sono più fidata di un ragazzo se non di.."
"Piero" Gianluca mi interrompe e finisce la frase per me. Ha l'aria afflitta, ha capito tutto.
"Non voglio più soffrire come ho sofferto allora"
"Piero non tradisce se ama veramente una persona" dice Gianluca.
"Non posso, il suo lavoro lo farà viaggiare sempre"
"Lo so, il nostro lavoro a volte può essere un ostacolo. Ma dagli una possibilità. Fidati"
Mi incoraggia sorridendo leggermente.
"Vieni qui" dice lui allargando le braccia. Mi rifugia volentieri e mi abbraccia.
È davvero un buon amico.

Spero che la storia vi piaccia, fatemelo sapere con una stellina o un commento.
Buona serata!

So far but close ~ Il Volo {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora