46. Farò di te l'indirizzo del mio cuore

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{eccoci qui nuovamente, manca davvero poco alla fine! Niente, vi lascio alla lettura!🥰 Grazie delle letture e vi mando un bacio!}

***

Se non ho sbagliato indirizzo, questa davanti a me dovrebbe essere la casa dei miei amici, Ignazio e Michela che hanno comprato da qualche mese. Mi guardo intorno alla ricerca di un indizio se sia la casa giusta o meno e poco dopo ne ho la conferma.
Vedo una macchina parcheggiarci davanti, dalla quale esce la mia amica. Rimane per un paio di minuti ferma a guardarmi.
Spalanco le braccia e la incito: "beh? È questo il modo di salutare una persona che arriva da lontano?"
Il viso di Michela si illumina e si avvicina camminando lentamente tenendosi il pancione, io le corro incontro consumando la distanza tra noi. Ci abbracciamo forte nonostante la pancia che ci distanzia un po'.
"Come stai?"
"Benone, sono molto stanca ma è normale" dice sorridendo.
L'abbraccio con lei è interminabile, nessuna delle due sembra volersi staccare, ma mi accorgo che Michela sta singhiozzando quando sento calde lacrime scivolarmi sulla maglietta.
Sciolgo l'abbraccio. "Guarda che se ti faccio piangere torno a Vienna eh" scherzo.
"No, non andare più via. Mi sei mancata un sacco"
Sorridente e a passo lento, si avvicina Ignazio.
Lo abbraccio forte e solo ora mi rendo veramente conto di quanto mi siano mancati.
"Picciridda, quanto ci sei mancata!" Dice con il suo accento siculo.
"Beh, che vogliamo fare? Stiamo qui fuori in cortile? Andiamo dai ragazzi che sono dentro!" sorride Michela prendendomi per mano e accompagnandomi verso la porta di casa.
Li seguo fino all'entrata e Michela mi fa cenno di aspettare fuori, sorridendo furba.
"Ragazzi, c'è una vostra fan che vi vuole salutare!"
Sento qualcuno sbuffare silenziosamente ma poi sento la voce di Gianluca.
"Falla entrare, che sta facendo fuori dalla porta?" Urla Gianluca.
Lentamente, entro in casa e mi ritrovo sei occhi puntati su di me. Appena si accorgono della mia presenza, le loro espressioni si colorano di stupore misto a gioia, soprattutto quella di Piero, che si alza e corre ad abbracciarmi.
"Nica mia" dice stringendomi fortissimo.
Rido di gusto e a mia volta mi prendo quell'abbraccio che mi è mancato tantissimo.
"Quando sei arrivata?"
"Stamattina verso le sei"
"finalmente sei qui!!" Sussurra e poi mi lascia un bacio che sa di ritrovarsi e di amore.
"Mi sei mancato" sussurro per poi baciarlo ad oltranza.
Quando ci stacchiamo senza fiato, ci guardiamo intorno e mi accorgo che i ragazzi si sono dileguati, forse per lasciarci da soli.
"Andiamo dagli altri?"
"Si, andiamo" sorride Piero.
"Anche perché non ho ancora salutato Fran e Gian"
Ci ritroviamo ancora una volta tutti insieme a passare il pomeriggio a parlare e a ridere come ai vecchi tempi.
"Dai, è ora di preparare qualcosa per cena. Amore, ci pensi tu?" Chiede Michela, lasciando una dolce carezza sulla guancia di Ignazio.
"Certo, tu vai a riposare di là"
Accompagno Michela in salotto insieme a Francesca, mentre i ragazzi si occupano della cucina.
"Allora? Stai per diventare mamma!"
"Si, non vedo l'ora. Ho la schiena a pezzi" dice mentre si siede sul divano.
"Quando è la scadenza?"
"Tra due settimane! Io spero anche prima però"
"In macchina ho lasciato una borsa piena di vestitini e peluche per il bimbo. Mannaggia a voi che non volete sapere il sesso, ho dovuto comprare solo cose di colore neutro" rido io alzandomi e iniziando a preparare la tavola. "Dopo cena vado a prenderla"
"Ma non dovevi, Lulli!"
"Certo, già mi sono persa tutto in questi mesi, e secondo te mi presentavo a mani vuote?!"
"Già Fran ci ha riempito.."
"Ehi, siamo le zie più belle che potrà avere, lasciaci fare il nostro dovere!" Ride Francesca mettendomi un braccio attorno al collo.
"Ahah, sicuramente!" Scoppiamo tutte e tre a ridere.
Finiamo di apparecchiare la tavola e poi vado in cucina.
"Ragazzi, avete bisogno di una mano?" Chiedo mentre affianco la penisola della cucina.
"Oh si, dovresti dare una mano al tuo uomo, te lo sei preso che non è capace a fare nulla!" Dice Ignazio.

"Nooo, dai è bravino" rido sfottendo un po' il mio ragazzo ma gli lascio un bacio sulla guancia.

Prendo un coltello e inizio a tagliare le verdure accanto a Piero.

So far but close ~ Il Volo {Piero Barone}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora