21 Novembre
Le giornate a Chicago sono a dir poco frenetiche.
La direzione dell'orchestra ha messo a disposizione un appartamento per ogni musicista, il che è davvero comodo. Abbiamo passato le ultime due settimane a provare e a perfezionare ogni dettaglio del tour che durerà undici mesi.
I giorni passano lentamente e non passa giorno che non senta la mia famiglia.
Piero mi messaggia in continuazione e ci raccontiamo le nostre giornate e lui mi racconta che ogni weekend torna dalla sua famiglia.
Mi manca terribilmente ma la distanza, è vero, è difficile da affrontare ma ciò rende la nostra relazione più forte, più stabile."Ludovica?" Una voce dall'accento americano mi richiama.
È Haily, una violinista come me. È stata la prima con cui ho fatto amicizia ed è davvero forte. Una ragazza determinata e molto, molto simpatica.
"Sì?"
"Ti va di andare a prendere un caffè con me?" Mi chiede sorridendo.
"Volentieri! Arrivo subito, aspettami giù""Bleah, il caffè qui in America fa sempre più schifo!" Commento. Ogni volta gli dò una possibilità ma è sempre peggio.
Haily scoppia a ridere. "Sei sempre la solita!"
"Devi provare il vero caffè italiano, poi non so se riuscirai più a berlo!"
Lei mi guarda come per dire 'Vedremo se sarà così'.
Sto per rispondere ma mi squilla il telefono. Guardo il nome di chi mi sta chiamando e vedo il bel viso di Piero e sorrido.
"Ecco che ritorna la faccia da pesce lesso!" Ride la mia amica."Ciao amore!" Rispondo per poi fare la linguaccia ad Haily.
***
18 DicembreManca davvero poco a Natale, e manca davvero pochissimo al mio ritorno in Italia per qualche giorno ma è tutto quello che desidero.
"Quindi ritorni in Italia?" Mi domanda Haily. Oggi è venuta a casa mia per pranzo e passeremo il resto della giornata insieme per poi prepararci per il concerto di questa sera.
"Sì, non vedo l'ora!" Asciugo i piatti che mi passa Haily. "E tu cosa farai?"
"Mah, credo che resterò qui a Chicago!"
"Non vai dalla tua famiglia?"
Lei scuote la testa e vedo i suoi occhi farsi lucidi. "Mio padre è morto quando ero molto piccola e mia madre ha trovato una via d'uscita nella droga e nell'alcol ed adesso è in una struttura specializzata a New York"
"Cavolo, Haily, mi dispiace" dico mentre una lacrima solitaria mi attraversa la guancia. La tiro verso di me e la abbraccio.
"Perché non vieni con me?" Chiedo sorridendo.
"Come? No Ludo, hai la tua famiglia, i tuoi amici, hai Piero. Io sarei solamente un peso"
"Ma cosa dici? Guarda che senza di te adesso sarei morta di solitudine e tristezza. Vado a prendere il pc così ti compro il biglietto!" Dico mettendomi a saltellare per la cucina.
Lei scoppia a ridere scuotendo la testa.***
22 DicembreSiamo sul volo diretto a Palermo dove ci sarà sicuramente Piero che ci sta aspettando.
Non vedo l'ora di abbracciare tutti.
Sento Haily che sta canticchiando una canzoncina di Natale e scoppio a ridere.
"Haily, senza offesa, come violinista sei il top ma come cantante c'è qualcosa da rivedere" dico con tono scherzoso.
"Grazie tante! La prossima volta canterò più forte" dice facendomi la linguaccia.Scendiamo dall'aereo molte ore dopo e ci dirigiamo verso l'uscita dell'aeroporto.
"Amore.." Sussurro mentre lo vedo, tutto coperto da sciarpa e cappello, aspettarci vicino alle seggiole.
Gli corro incontro sorridendo come un ebete.
"Amore mio" Sussurra lui mentre mi accoglie tra le sue braccia.
"Mi sei mancato tantissimo" dico io mentre gli accarezzo il viso e lo bacio stringendolo più forte che posso."Pié, lei è Haily. Haily, lui è il mio ragazzo!" Dico presentandoli.
"Ciao Haily!" Piero le porge una mano che lei stringe prontamente.
"Dio, ho bisogno di una boccata d'ossigeno. Ho appena stretto la mano di una star internazionale" scherza lei facendo teatralmente finta di andare in iperventilazione suscitando le nostre risate.
"Haily, stai tranquilla. Sono un ragazzo normale"
"Hai idea di quanto siete famosi in America? Vi vedesse mia zia sarebbe già svenuta.." ride lei.A tratti, vorrei essere proprio come lei che nonostante tutte le difficoltà della vita lei affronta tutto con grinta e allegria.
***
24 DicembreFinalmente è arrivato il Natale, il periodo più bello dell'anno, a parer mio.
Le città si riempiono di luci che scaldano l'aria gelida dell'inverno in un modo spettacolare.
Adoro passare il tempo fuori casa con il naso rivolto verso l'alto per ammirare l'atmosfera che proprio quelle lucine creano ma amo anche passare l'intera giornata sotto le coperte in compagnia di un bel film e di una cioccolata calda.Sia oggi che domani sarò a Naro, Piero si era già messo d'accordo con mia madre e mio fratello, a mia insaputa.
"Sei pronta piccola?" Sono in camera e mi sono appena cambiata e truccata, e devo dire che sono molto soddisfatta del risultato.
Indosso un vestito rosso con una scollatura sul davanti e mi arriva a metà coscia e degli stivaletti neri. I capelli li ho raccolti in uno chignon spettinato e ho lasciato alcune ciocche ricadere sul mio viso.
Alzo il volto e come sempre mi perdo di fronte a lui.
Lui sorride malizioso. "Chiudi la bocca o ti mangerai una mosca"Scherza?!
È stupendo. Indossa un paio di pantaloni neri stretti e una camicia bianca che fa risaltare le sue spalle larghe e i muscoli.
Abbasso lo sguardo sentendomi avvampare.
"Dio, quanto amo il modo in cui ti imbarazzi ancora!" commenta mentre si avvicina e mi bacia.E io rinasco.
Scendiamo di sotto mano nella mano pronti per ingrassare dieci chili.
Mi accorgo subito di come Haily si sia completamente ambientata e ora sta parlando con Francesco, il fratello di Piero.
È davvero fantastica nella sua tuta rossa a pantalone.
"Eleonora, vuole una mano?" Chiedo entrando in cucina.
"Grazie cara, puoi portare questo piatto in tavola? E poi basta con questo lei!"
"Sarà difficile, è più forte di me" Sorrido.La cena è passata nel migliore dei modi tra risate e cibo.
"Piccola, perché non andiamo a casa tua?" Mi chiede abbracciandomi.
Io d'istinto sorrido. "E sentiamo: perché?"
"Almeno lasciamo la mia stanza a tuo fratello, così non resta in salotto che è scomodo"
"Sì certo!" Rido.
"E poi voglio stare da solo con te" mi bacia la tempia.
Sorrido ancora di più baciando la sua guancia.
"Va bene. Ma guido io!" Dico sfilandomi dal suo abbraccio e prendendo il cappotto dall'appendiabiti.
"Ehi!" Urla lui ridendo mentre mi rincorre verso l'uscita."Haily, io torno a casa con Piero. Ti dispiace?"
"No no andate pure! Io ho fatto amicizia con il fratello di Piero. Davvero davvero davvero un pezzo di pane!"
Rido.
"Adesso vai! Piero ti sta aspettando. Fate i bravi!"Entriamo a casa baciandoci con foga. Piero mi guida verso la camera da letto e mi fa adagiare sul letto sovrastandomi con il suo corpo.
Ci amiamo e ogni volta, per me, è sempre più bello, tutto è nuovo. Non mi prende solo il corpo ma occupa la mia mente, la mia anima e il mio cuore, colmandolo di felicità e amore."Ti amo tanto, Lulu!" Dice mentre ci copriamo con la coperta i corpi sudati e stremati.
"Anche io tantissimo!" Dico mentre posiziono la testa sul suo addome e lo guardo.
"Ti rendi conto che questo è il nostro primo Natale insieme?!" Sorrido io mentre mi alzo e indosso la sua camicia.
Lui si sistema meglio sul cuscino e si passa una mano tra i capelli che gli ricadono sulla sua fronte.
"Dobbiamo immortalarlo!" Ride lui.
Io spengo tutte le luci della camera e lascio accesa solo quelle che ho attorcigliato intorno alla testiera del letto e la lampada che ho sul comodino.
Piero prende il suo IPhone e scatta la foto.
"Guarda!" Mi porge il suo telefono.
La foto è davvero bella! Io lo guardo e sorrido mentre lui mi lascia un bacio sulla tempia che sembra ed è realmente dolce.
"È bellissima!" Guardo l'ora sull'orologio da polso. "Buon Natale amore mio!" Esclamo mentre mi sdraio sopra di lui e bacio ogni sua minima parte del viso.
"Sei felice.." commenta lui sorridendo.
"Tu.. mi rendi felice"
STAI LEGGENDO
So far but close ~ Il Volo {Piero Barone}
FanficQuando ero piccola mia madre mi disse che un giorno avrei incontrato una persona a cui avrei donato tutta me stessa e che gli avrei donato qualcosa che tutti chiamano Amore. ATTENZIONE • Fatti, personaggi secondari e luoghi sono frutto dell'immagina...