Abbiamo due settimane di stacco per i ragazzi da passare insieme. Passeremo una settimana in Abruzzo da Gianluca e la seconda in Sicilia.
Piero sta per raggiungermi qui, ad Agrigento. Non vedo l'ora, non solo perché mi è mancato da morire ma anche perché voglio che entri a far parte della mia quotidianità e conosca la mia vita prima di loro.
Come al solito, sono in ritardo, Piero dovrebbe arrivare in stazione tra venti minuti.
Mi cambio rapidamente, indosso un paio di short di jeans e una maglietta corta che lascia intravedere un filo di pancia. Infilo le scarpe ed esco di casa.
Raggiungo la stazione in dieci minuti e posteggio davanti.Dove pensi di andare con quelle gambe da urlo?
Mi arriva questo messaggio e mi volto immediatamente.
Lo vedo a qualche metro da me con la pelle dorata e gli occhiali da sole neri.
Corro verso di lui che mi prende in braccio.
"Ciao piccola!" Dice posando le sue labbra sulle mie dando vita a un bacio che mi fa tremare le gambe.
"Mi sei mancata!" Sussurra continuando a baciarmi il collo.
"Anche tu tantissimo! Sei abbronzato.." dico guardandolo con gli occhi a cuoricino e accarezzando il ciuffo perfetto.
"Visto?"
Mi abbasso a prendergli la valigia. "Benvenuto ad Agrigento!" Annuncio allargando le braccia.
"È davvero una bellissima città, mi fa piacere rivederla insieme a te!" Intreccia le dita alle mie.Parcheggio la macchina nel garage ed entriamo a casa.
"Non c'è ancora nessuno.." dico.
"Allora posso approfittarne per darti un bacino?" Chiede sorridendo.
"Devi" dico avvicinandomi a lui e avvolgo le braccia attorno al suo collo.
Ci scambiamo un bacio mozzafiato.
È così bello averlo qui con me.
"Vieni, ti faccio vedere la casa!" Lui mi abbraccia da dietro e avanziamo verso la cucina.
E infine entriamo nella mia stanza. "Questa è la camera di Lulli" Sorrido e mi faccio da parte per farlo passare.
Lui la osserva in ogni suo dettaglio con il sorriso sulle labbra.
"Vieni, ti faccio conoscere Lulli un po' di più di quello che già conosci!" Dico prendendo l'album delle fotografie dalla libreria e sedendomi sul letto.
Lui si siede accanto a me e sorride, sembra quasi imbarazzato.
Apro l'album e iniziamo a sfogliare le pagine che raccontano la mia vita, foto di qualche anno fa, il mio primo giorno di scuola, il mio primo saggio di pianoforte, fotografie che mi ritraggono insieme ai nonni, insieme alla mamma e a mio fratello. Non mancano le foto con le mie amiche e con Edith.
E infine, una foto che ho incollato una settimana fa. Una foto mia e di Piero, dove io sono appoggiata al suo petto e lui mi tiene tra le sue braccia e sorridiamo felici e con gli occhi colmi di amore.
Lui mi guarda e mi bacia dolcemente.
"Sei speciale, principessa. Non voglio perderti e anche se tu hai finito il tuo lavoro con noi, non vuol dire che è finito anche il nostro capitolo, perché ne ricomincerà un altro, ancora più bello, ancora da vivere insieme io e te. Una volta, mi hai chiesto se ti meritassi tutto questo.. ora sono io che mi chiedo se mi merito te."
Inclino la testa da una parte e porto la mia mano destra sulla sua guancia, dalla medesima parte. Gli accarezzo lo zigomo e affondo le dita nei suoi capelli.
"Non devi chiedertelo. È capitato, ci siamo innamorati e siamo felici, conta questo adesso.
Niente cambierà ciò che provo per te!"
Lui sorride e tutto ciò mi basta."c'è una cosa che mi frulla per la testa, molto importante per me."
"Dimmi.." dico senza smettere di sorridere.
"Non l'ho mai chiesto a nessuno: vuoi essere la mia ragazza, a tutti gli effetti?"
Deglutisco, nessun ragazzo prima mi ha mai chiesto una cosa del genere. Ciò vuol dire che da oggi in poi saremo una coppia?
"Certo che sì!"
Lui sorride e ci baciamo nuovamente."Lulli, sono a casa!" Urla una voce che ovviamente riconosco subito, mia mamma.
Noi usciamo dalla mia camera e tendo una mano a Piero, il quale non esita neppure un attimo a stringerla.
"Mamma, lui è Piero" Sorrido. "Pié, mia madre"
"Buonasera signora!" Lui sorride leggermente in imbarazzo.
"Non mi chiamare signora per favore, mi fa sentire vecchia. Chiamami Veronica"
"Okay signora.." si interrompe" ehm Veronica. Lulu, potevi dirmelo che tua madre è così bella, ma d'altronde la figlia doveva prendere da qualcuno!" Dice lui, conquistando in poche semplici parole il cuore di mia madre.
"E tu potevi dirmelo che ho un ragazzo ruffiano da fare schifo" dico prendendolo in giro.
Scoppiamo tutti e tre a ridere.Dopo cena, vengono a farci visita mio fratello ed Edith.
Mio fratello saluta Piero con un abbraccio. Sono sorpresa non ho mai visto Nicco così sciolto con un mio ragazzo, è sempre stato molto protettivo nei miei confronti.
"Approvo" Mi sussurra mio fratello all'orecchio. Lo guardo e sorrido.
"Zia Lu, chi è lui?" Mi chiede Edith alzandosi sulle punte per prendermi una mano.
"Lui è Piero, il mio ragazzo" spiego.
"Ciao Peo, io sono Edith.."
"Ciao Edith.. sai che sei proprio bella?" Dice lui accarezzando la testolina di mia nipote.
"Anche tu.." dice lei timida."Nicco ha preso proprio da te.." commenta mia madre ridendo.
Edith prende subito per mano il mio ragazzo e lo porta nella stanza che abbiamo adibito a lei e gli fa vedere i suoi giochi.
"È un ragazzo d'oro!" Commenta mia madre mettendo una mano sulla mia spalla."Sai che Edith è proprio una bambina stupenda.." Mi dice Piero quando siamo soli.
Siamo usciti di casa per passeggiare in riva al mare.
"Sì, ne ha vissute tante nonostante i suoi anni. Sua madre non si preoccupa nemmeno di chiedere a Nicco se ha bisogno di qualcosa."
"Mi spiace per Niccolò. È davvero bravo a superare tutto questo da solo"
"Già." Intanto il sole è tramontato lasciando che i suoi colori si facciano largo nel cielo.
Piero mi circonda le spalle con un braccio e mi porta sempre più vicino a lui e io gli circondo la vita con le braccia.
"Sono felice di essere qui con te!" Dice continuando a guardare davanti a sé.
"Non sai quanto lo sono io. Averti qui nella mia città, nella mia quotidianità è un qualcosa di surreale. Non credevo di poter essere di nuovo al settimo cielo accanto ad un ragazzo" ammetto mentre lui si ferma e mi prende il viso tra le sue mani calde.
"Ti amo" appoggia le sue labbra sulle mie e approfondisce il bacio riempiendo la mia bocca del suo sapore.
"Ti amo" Sussurro quando ci allontaniamo di qualche centimetro. "Tanto" e mi ributto a capofitto sulle sue labbra.
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So far but close ~ Il Volo {Piero Barone}
FanfictionQuando ero piccola mia madre mi disse che un giorno avrei incontrato una persona a cui avrei donato tutta me stessa e che gli avrei donato qualcosa che tutti chiamano Amore. ATTENZIONE • Fatti, personaggi secondari e luoghi sono frutto dell'immagina...