THOMAS POV'S
Continuo a bussare al finestrino, ma da venti minuti a questa parte non ricevo una risposta o un acceno da parte sua se sia viva o morta.
Ritrovo Edith che beatamente dorme nella sua macchina con la testa poggiata sul volante e la bocca semi aperta, ormai entrata completamente nel mondo dei sogni.
Non so perchè si trovi qui di prima mattina eppure sono rimasto sorpreso e alquanto sconcertanto nel vederla proprio fuori questa casa, ma la domanda che mi tartassa è il perchè si trova qui?
Ci sarà venuta da sola?
Qualcuno l'ha portata dopo la festa?
Diamine!
Mille domande e mille pensieri negativi affollano la mia mente.
Noto che è ancora vestita con il vestitino che indossava ieri che ora scopre leggermente le sue gambe non facendo altro che renderla più sexy anche se addormentata come un sasso e con i capelli ormai rovinati dal sonno.
"Mills non è il momento di fare il perverso."
Coscienza tu si che sai rovinare i pensieri, quelli belli.
In un modo devo svegliarla anche perchè ho provato ad aprire la portiera della sua macchina, ma a quanto pare penso abbia messo la chiusura.
Di conseguenza decido di darle un risveglio nel modo più dolce é gentile possibile.
"EDITH GUARDA UN PANINO.!" Grido a tutto forza tanto da sentire l'ego della mia voce.
Subito balza dalla sua posizione eretta e presa dallo spavento sbatte leggermente contro il volante dove prima era appoggiata dormiente.
"Cazzo." Farfuglia con la voce impastata dal sonno.
"Buongiorno Barnes."
"Cosa, mah io..Thomas?" Dice spaesata cercando di capire cosa stesse succedendo, apre la portiera lasciando penzolare solo le sue gambe.
"Che ci fai tu qui Mills?" Dice acida mentre messaggia la sua fronte per il colpo preso.
"Dovrei dire io cosa ci fai tu qui?"
"Stavo semplicemente dormendo nella, MIA MACCHINA. " dice ricalcando bene le ultime parole.
"Si ma fuori casa MIA." Dico facendo lo stesso.
Il suo sguardo balza da casa mia a me e posso notare nei suoi occhi la più totale confusione.
"Così svegli le persone?" Sbotta.
"Più o meno." Dico divertito dalla situazione.
"Coglione." Bisbiglia fra se e se anche se fingo di non aver sentito.
"Cosa ci facevi qui?" Chiedo schietto.
"Tu cosa ci facevi qui?"
"Te l'ho chiesto prima io."
"Lo sai che anch'io ero la prima alle elementari che mangiava un panino nell'arco di 1 minuto?"
"Cosa?" Dico stralunato dalla sua risposta.
"Si in un minuto ci credi?"
"Edith cosa c'entra il panino?" Chiedo ancora più confuso.
"Già lo sapevo che dovevo gareggiare con le merendine."
"Edith." Dico alzando il mio tono di voce per ricevere la sua completa attenzione.
"Cosa vuoi gareggiare anche tu nella gara di merendine?" Dice continuando a sviare il discorso.
"Io vorrei sapere."
"Sapere perchè ho preferito il panino?"
"Edith." La richiamo nuovamente
"Okkey okkey dimmi pure." sbuffa come una bambina alla quale hanno appena rubato le caramelle.
"Puoi dirmi perchè ti trovi nel bosco, vestita ancora con l'abito di ieri, davanti casa mia?"
"Cos'e un interrogatorio?" Dice guardandomi di sottecchi.
Questa ragazza mi manderà all'inferno.
"Rispondi." Dico schietto
"Non posso venire in un bosco?" Chiede come se fosse la cosa piu normale del mondo dormire in mezzo agli alberi nel bel mezzo della notte.
"Oh beh lo fanno tutti." Dico ironicamente .
"Tu hai una casa vedi perchè io non dovrei schiacciare un pisolino?" Dice facendo spallucce.
"Eri da sola?"
"Probabile."
"Che vuol dire probabile?"
"Non ricordo?"
"Allora hai scopato ubriaca?" Chiedo divertito.
"Cosa ma no." Dice dandomi un piccolo schiaffo sulla spalla.
E subito un senso di sollievo si espande in me, anche se non capisco perchè temessi un "si" da parte sua.
"Ti sembra una cosa normale?"
"Assolutamente no preferivo il panino alle merendine." ironizzo
"Ehy i panini non si toccano." Dice puntandomi un dito contro ritornando al discorso di prima.
Sul serio stiamo battibeccando per dei stupidi panini? Ma come ci siamo finiti in questo discorso?
"Piuttosto devo andare." Dice di scatto mentre prende le chiavi della macchina per poi chiudere la portiera, ma prima che possa fare ciò blocco in una stretta ferrea lo sportello.
"Dove credi di andare?"
"In un posto chiamato casa."
Lei è il suo sarcasmo.
"Entra a fare colazione con me."
"No grazie preferisco morire affamata." Abbozza in un sorriso falso.
"Ho i cereali rosa."
"A me piacciono quelli al cioccolato."
"Ho dei Donuts al ciocciolato."
"Preferisco quelli al carmello." Controbbate.
"Ho dei.."
"Uououo aspetta cos'è l'asta del cibo?" Mi blocca lanciandomi occhiataccie fugaci.
"Una sorta di asta."
"Bene l'asta è chiusa. " dice chiudendo lo sportello della macchina per poi abbassare il finestrino.
"Ci si rivede Mills." Dice portandosi una mano sulla fronte imitando il saluto di un sergente.
"Sul serio non vuoi mangiare con me?" Dico appongiando i gomiti sul finestrino fino ad abbassarmi e arrivare vicino al suo viso sentendola deglutire rumorosamente.
"No grazie."
"Ah beh ho delle merendine. " controbbato
"E allora?"
"Significa che sei una perdente."
"Come osi?" Dice con fare teatrale portandosi una mano al petto.
"Beh allora vieni con me a fare colazione."
"Mills hai intenzione di comprarmi con delle stupide merendine?"
"Mh si." Ridacchio.
"Credi veramente che io scenda da questa macchina per il cibo?" Dice questa volta quasi sconvolta, tanto da lasciarmi quasi incredulo per la sua reazione, anche perchè per la prima volta non riesco a capire dove voglia andare a finire con il discorso.
"No perchè hai completamente ragione." Dice infine scendendo dalla macchina fino a fermarsi davanti alla porta di casa.
"Allora non apri?"
"Mh si certo." Dico titubante, anche perchè come ogni volta riesce a confondermi con i suoi continui sbalzi d'umore.
"Mentre preparo la colazione vai in bagno è datti una ripulita." Dico facendo una smorfia indicando il suo stato pietoso.
"Ehy Mills anche a te serve una ripulita."
"Ma se mi sono appena lavato."
"Appunto non dicevo al corpo ma al tuo cervello." Dice facendomi il dito medio per poi incamminarsi verso il bagno.
"Stronza."
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SUN IN OUR EYES.
RomanceEdith Barnes è una giovane ragazza diciottenne che vive con la sua famiglia in una piccola casa nel Nashville. Occhi azzurri come il ghiacco e capelli chiari come i raggi del sole il suo aspetto contrasta con il suo carattere forte e grintoso, felic...