"Finalmente una serata per noi, Louis! Da quando lavori non ci vediamo più" Niall si imbroncia e Louis lo abbraccia. Non può dargli torto, da quando lavora torna sempre tardi a casa ed è troppo stanco per fare qualsiasi cosa, si butta sul letto e crolla addormentato. É una settimana che il ragazzino lavora a casa Styles, la prova è finita oggi e gli è stato comunicato da Harry in persona che può considerarsi assunto. Il riccio gli ha detto che non ha avuto tempo di cercare un'altra babysitter e quindi rimane lui, nonostante non sia il massimo, o almeno così dice il padrone di casa.
"Hai ragione Ni, sono imperdonabile, solo che queste sere ero stanchissimo. Adesso però sono qui e dobbiamo festeggiare la mia prima paga e la fine della settimana di prova! Sono assunto ufficialmente e il signor Styles domani stesso mi farà firmare il contratto per 3 mesi e poi si vedrà se rinnovarlo o meno"
"Oh bene! Allora offri tu?!" Louis scoppia a ridere e annuisce mentre entrano nel pub preferito di Niall. Si siedono ad uno dei pochi tavoli vuoti e afferrano subito il menù
"Il signor Styles ti ha detto qualcosa che te ne sei andato prima stasera?"
"In realtà non me ne sono andato prima, è lui che è tornato per cena. Mi ha solo chiesto perché non mangiavo con i piccoli come al solito e gli ho detto che sarei uscito e quindi cenavo fuori"
"Come si sta comportando ultimamente? Sempre odioso come i primi giorni?"
"A volte prova ad essere gentile ma non ce la fa, è proprio il suo modo di fare quello. Almeno non mi urla più addosso. Penso si sia spaventato anche lui dopo la mia caduta della scorsa settimana" quando Louis ha raccontato a Niall della caduta, l'irlandese si è arrabbiato e voleva andare a parlare con Harry e dirgliene quattro ma il babysitter lo ha fermato ridendo per la sua faccia buffa e con un abbraccio lo ha persuaso e convinto a lasciar perdere, anche perché di certo Niall, che ha l'aspetto di un orso coccolone, non avrebbe intimorito il 'temibile' e severo signor Styles.
"Ancora non mi va giù il modo in cui ti tratta, deve calmarsi quello lì"
"Tranquillo N, nessuno mi farà del male finché ci sarai tu a difendermi" lo prende in giro Louis tirandogli un pugno sul braccio. Nel frattempo ordinano la cena e continuano a chiacchierare animatamente mentre aspettano il cameriere.
"Vorrei conoscere i due gemellini, da come me ne parli devono essere un amore"
"Lo sono, Noah ancora non parla ma si spiega benissimo anche solo con i gesti e Honey invece mi riempie di parole e storie fantasiose. Li voglio già bene e me ne vogliono anche loro, mi dimostrano ogni giorno quanto siano affezionati a me, sono dolcissimi"
"Con il padre come va?" Il ragazzino si intristisce e scuote la testa
"Non bene, non fa progressi. Lui non si prende minimamente cura dei figli e loro tremano solo ad averlo accanto. Sono due bambini molto sensibili e lo hanno capito perfettamente che non sono ben voluti dal lui"
"Che brutta storia, così piccoli ma già abituati ad una vita difficile". Vengono interrotti dal cameriere che gli porta l'ordinazione
"Scusate il ritardo, ecco a voi" il ragazzo moro si scusa per la leggera attesa e si affretta a posargli le birre e i panini sul tavolo
"Non preoccuparti, non è poi così tanta attesa"
"Zayn!!!! Vieni subito qui!! Per la miseria!!" Delle urla disumane riecheggiano nel locale e nonostante il casino che c'è i clienti si accorgono del trambusto e si girano a guardare. Il cameriere sobbalza, si scusa ancora con Louis e Niall e corre dietro al bancone dove il proprietario del locale sta inveendo contro di lui.
"Poverino il cameriere, chissà cos'ha fatto per meritarsi delle urla del genere"
"Non ho mai sentito il proprietario urlare in questo modo e noi veniamo qui spesso" Louis concorda con Niall e si guarda intorno cercando di capire cosa possa essere successo per far urlare il proprietario in quel modo.
"Il ragazzo secondo me è nuovo, non l'ho mai visto qui"
"Già, nemmeno io".***
"Noah" Honey si è appena alzata dal suo lettino e con le lacrime che le scendono dagli occhi raggiunge la camera del suo gemello in cerca d'aiuto.
"Noah, sei sveglio?" La bambina riprova a chiamare il fratello ma non ottiene nessuna risposta, il piccolo dorme beatamente e non ci pensa proprio a svegliarsi.
"Noah, t ti prego svelliati" lo scuote leggermente e Noah, a parte qualche mugolio, continua a dormire. La gemellina rassegnata esce dalla camera di suoi fratello ma invece di tornare a letto va in salone inginocchiandosi sulla familiare sedia, davanti alla finestra e piange in silenzio facendosi forza da sola. Rimane lì al buio per un bel po' finché non sente un rumore alle sue spalle e si spaventa tanto da urlare
"Aiutoooo!!!" La luce della stanza si accende e Harry guarda la figlia con sguardo interrogativo. La piccola, un po' per lo spavento e un po' per paura di essere rimproverata dal padre, scoppia a piangere rannicchiandosi su se stessa.
"S scu scusa" singhiozza e non riesce a calmarsi, cerca di non piangere ma i sussulti le fanno tremare il petto. Harry si stropiccia gli occhi con la mano e si avvicina cautamente a sua figlia, rimanendo però sempre a distanza di sicurezza.
"Che succede?"
"N niente.. i io v vado a dormire" Per sfuggire allo sguardo di suo padre e alle sue eventuali urla cerca di scappare in camera e nel farlo mette il piedino storto e cade dalla sedia sbattendo con la testa a terra.
"Honey!!".***
Niall e Louis sono appena usciti dal pub ormai chiuso, è tardi ma non sono stanchi, si sono divertiti tantissimo e hanno passato la serata ad ascoltare musica dal vivo, a bere e mangiare. Sono nel parcheggio e stavano per salire in macchina di Niall ma vengono attirati da un pianto. Poco lontano da loro c'è Zayn, il cameriere del pub, che tiene fra le braccia un bambino piccolissimo, placidamente addormentato nonostante il luogo in cui si trova.
"Hey, Zayn giusto?" I due si avvicinano al ragazzo che non si accorge subito di loro e quando lo fa cerca di asciugarsi le lacrime con una mano, mentre con l'altra tiene saldo a sé il bambino.
"Scusate, me ne vado subito"
"E perché dovresti? É un parcheggio pubblico e non stai facendo nulla di male. Hai bisogno d'aiuto?"
"Io.. n no.. grazie" Louis vorrebbe dirgli altro ma viene fermato dal suono del suo cellulare
"Chi è che ti chiama a quest'ora? Sono le 2" occhi blu alza le spalle e si affretta a rispondere, per chiamare a quest'ora dev'essere qualcosa di urgente, anche se non conosce il numero
"Pronto?"
"Louis, sono Harry Styles, Honey é caduta e ha sbattuto la testa. Ha perso conoscenza, ho chiamato l'ambulanza e la sto portando in ospedale, Noah è con me, non so che fare, aiutami, ti prego".
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Sei tu che porti il sole ❀ L.S
FanfictionStoria mpreg. Ricordo che nelle storie mpreg le gravidanze maschili sono normali come quelle femminili. A chi non piace il genere non legga. Capitoli di circa 1000 parole. Cover by @psythvrismz