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"Hey fratellino! Dove scappi così di corsa?" Louis si blocca un minuto prima di uscire di casa, sorride, si gira e ritorna indietro buttandosi fra le braccia di suo fratello che lo guarda sorridendo e ancora mezzo addormentato.
"Quando sei tornato?! Brutto stronzo!" Liam ride di cuore e continua a stringere Louis a sé.
"Stanotte, dormivi come un angioletto e non volevo svegliarti" Liam lo prende in giro e Louis sbuffa
"Mi hai detto che saresti tornato la prossima settimana"
"Volevo farti una sorpresa. Stasera ce ne andiamo a cena solo noi due, ci stai?"
"Ovviamente! Torno da lavoro e andiamo" Liam alza gli occhi al cielo e scuote la testa
"Alla fine ce l'hai fatta a convincere mamma e come al solito hai fatto di testa tua"
"Lee volevo solo trovarmi un lavoro estivo per non passare le giornate a fare niente"
"Louis in estate si passano le giornate a fare niente! É fatta apposta! Sei un adolescente, hai 18 anni, ti sei appena diplomato e a fine agosto iniziano già le giornate orientative al college e tu invece di goderti questi mesi che cosa fai? Ti trovi un lavoro! Sei impossibile" Liam gli scompiglia i capelli e gli lascia un bacio sulla guancia
"Ti voglio bene proprio per questo!"
"Tu piuttosto, hai finito di andartene in giro per il mondo?" Liam adora viaggiare e come finisce gli esami al college prende la valigia e se ne va in giro per il mondo da solo. Va in aeroporto, compra il primo biglietto disponibile e dove arriva arriva. Sta via un paio di settimane e poi ritorna a casa con tanti regali per Louis.
"Adesso me ne starò tranquillo a casa con il mio amato fratellino! Anche se non vuoi mai venire con me a fare un viaggio" Louis sospira e da un buffetto sulla guancia a suo fratello
"Non è vero che non voglio venire con te, mi piacerebbe tantissimo fare un viaggio insieme ma sai come la penso. Adesso che lavoro però, appena metterò da parte un po' di soldi verrò con te al prossimo viaggio"
"Lo sai che sei assurdo si? Non vieni a fare un viaggio con me perché non vuoi chiedere i soldi ai nostri genitori anche se sai benissimo che sarebbero felici di darteli"
"Lo so Lee, è solo che adesso che sono cresciuto posso rendermi autonomo almeno economicamente ed aiutarli in qualche modo"
"Basta, mi arrendo, tanto con te è inutile. Se mi dai qualche minuto mi vesto e ti accompagno in macchina a lavoro, così mi racconti bene di cosa si tratta e com'è andata la prova di ieri e la conoscenza con i bambini" Louis sorride battendo le mani e salta ancora in braccio al fratello che è davvero felice di essere tornato prima.

***

Louis alle 9 precise é arrivato a casa Styles dove ha trovato Anne ad aspettarlo. Gli ha detto che i piccoli erano già svegli, avevano fatto colazione ed erano lavati e vestiti. Il ragazzo l'ha ringraziata e la donna se n'è andata subito per lasciare ai suoi nipoti il tempo di abituarsi a questa nuova 'figura' che da adesso in poi, se la settimana di prova andrà bene, si prenderà cura di loro. Honey è come sempre attaccata alla finestra della sala, inginocchiata sulla sedia con lo sguardo rivolto all'esterno mentre suo fratello è in camera a giocare da solo.
"Hey piccolina, che fai, non mi saluti?"
La piccola si gira giusto un attimo e sorride a Louis, poi però ritorna nella sua posizione
"Ciao Louis, la mia mamma tornerà presto a casa e io devo aspettarla. È andata a fare la spesa, poi torna da me, vero?" Louis sospira e a malincuore scuote la testa.
"Puoi venire un attimo vicino a me? Sono sicuro che sei una bimba grande e capirai ciò che ti dirò"
"Non torna la mia mamma?"
"Temo di no, topolina" la bambina annuisce e si decide ad avvicinarsi a Louis che la prende subito in braccio e con lei sulle gambe si siede sul divano
"La tua mamma ormai è un angelo ed è in cielo, in una casa fatta di nuvole insieme agli altri angeli" Honey scuote le sue treccine e posa una manina su quella di Louis
"E cosa fa la mia mamma tutto il giorno? Perché non torna da noi?"
"Non torna da voi perché era molto malata e adesso invece sta bene. Quando una persona malata va dagli angeli guarisce e non soffre più, però non può più tornare dalle persone alle quali voleva bene. La tua mamma adesso è felice e balla tutto il giorno con gli altri angeli, vi osserva dall'alto e vuole solo vedervi sorridere"
"Louis.. la mia mamma non tornerà mai mai mai più? Non potrò più vederla?"
"No topolina, mi dispiace"
"La mia mamma era molto malata, adesso sta bene? Davvero balla tutto il giorno?"
"Si piccola, adesso sta davvero bene e balla tutto il giorno"
"Adesso ha degli amici? Io ero la migliore amica della mia mamma, me lo diceva sempre"
"Ha tanti amici ma tu rimani la più importante" Honey annuisce e accarezza la mano di Louis, adesso è più serena.
"Va bene Louis, adesso racconto questa cosa a Noah, così forse lui parla" Louis ha gli occhi lucidi e accarezza i capelli della piccola.
"Andiamo da lui, così giochiamo insieme" Honey si sistema comoda in braccio al suo babysitter e insieme vanno in camera di Noah. Louis lo trova nella stessa posizione in cui l'ha trovato ieri, seduto a terra sul tappeto a giocare con le sue macchinine.
"Noah!!! Ti devo raccontare una cosa!! La nostra mamma non è più malata!! Abita in una casa di nuvole insieme agli angeli! Ci vuole bene e ha tanti amici!!".

***

É quasi mezzanotte e Louis, dopo aver messo a letto i gemelli, ore fa, ha aspettato a lungo il ritorno del figlio della signora Anne che ancora non conosce, ma senza risultati e così non ce l'ha fatta a resistere, si è seduto sul divano e si è addormentato senza neanche accorgersene. Si sveglia di colpo quando sente la porta di casa aprirsi e chiudersi. Si alza di scatto e con una mano cerca di aggiustarsi i capelli. Fa giusto in tempo a fare un passo che si trova davanti un giovane uomo che lo guarda interrogativo.
"Chi sei tu?!"
"Uhm io.. sono Louis, il babysitter dei gemelli"
"Tu saresti il babysitter?! Io avevo chiesto una donna! Chi ti ha fatto entrare?"
"Ehm.. la signora Anne.."
"É stata mia madre ad assumerti? Dove ti ha trovato, all'asilo?"
"Io cercavo lavoro, sono un babysitter da due anni e sua madre mi ha detto che posso fare una prova per una settimana"
"Quanti anni hai?"
"18, a settembre andrò al college. Voglio diventare un maestro elementare, adoro passare del tempo con i bambini, é la mia passione"
"Senti, non mi interessa la storia della tua vita. Voglio solo qualcuno che si occupi di quei due bambini e faccia tutte le cose che io non posso fare"
"Sua madre mi ha spiegato tutto. I piccoli hanno cenato, gli ho fatto anche il bagnetto e alle 8:30 p.m li ho messi a letto come Anne mi ha detto, stanno dormendo"
"Bene, ti ha già detto anche il compenso settimanale e le ore che devi fare?"
"Dello stipendio non mi ha parlato, ha detto che alla fine della settimana, se le cose vanno bene, ci saremmo messi d'accordo. Per quanto riguarda l'orario mi ha detto dalle 9 a.m alle 9 p.m.." Harry lo blocca prima che possa finire di parlare
"Ti ha detto male, alle 9 a.m va bene adesso che è estate e non vanno a scuola, perché lei e mio padre vengono presto la mattina e stanno un po' con loro, prima del tuo arrivo, ma quando inizierà la scuola questa cosa deve cambiare, devi essere qui molto prima, devi portarli a scuola, non spendo 200 sterline a settimana per niente. Per quanto riguarda la sera invece non c'è un orario preciso, io torno sempre tardi e tu devi aspettare il mio arrivo per andare via" Louis è molto intimidito dalla figura seria e autoritaria di Harry
"Va bene signor Styles"
"Per quanto riguarda la casa non sei tenuto a far nulla, non sei una domestica, abbiamo una donna delle pulizie che viene 3 volte a settimana, tu occupati solo dei bambini e delle cose che riguardano loro. Man mano che manca qualcosa, che sia cibo o beni necessari fai una lista giorno per giorno, ti lascerò i soldi e vedrai tu cosa comprare" Louis annuisce e Harry continua a dargli 'istruzioni'
"Ieri ho appreso che i due bambini hanno delle allergie alimentari, non sono a conoscenza degli alimenti ai quali sono allergici perciò dovrai chiedere a mia mamma"
"Si signor Styles, lo so. Sua madre mi ha già scritto tutti gli alimenti ai quali sono allergici i piccoli"
"Allora credo che sia tutto, é tardi adesso, vai a casa che io sono stanco e devo anche mangiare"
"Uhm.. ho portato i bambini al parco oggi e ci siamo fermati a cenare al mcdonald's, mi sono permesso di prendere qualcosa anche per lei. Se vuole le riscaldo tutto" Harry lo guarda per attimi interminabili e alla fine punta i suoi occhi verdi in quelli blu del ragazzino
"Io non mangio quelle schifezze e sei pregato di non farle mangiare più nemmeno ai bambini! Se la notte stanno male e hanno mal di pancia devo alzarmi io e non ho nessuna intenzione di farlo!!". Detto questo accompagna Louis alla porta e gli fa capire che è ora di andare via. Una volta fuori il ragazzino sospira affranto e si chiede come tornerà a casa adesso. É mezzanotte passata e anche se la casa del signor Styles dista solo pochi isolati da casa sua, non se la sente di tornare da solo, in giro non c'è nessuno, però non può nemmeno chiamare suo padre perché é tardi e dorme sicuramente. Deve solo provare ad avvisare Liam con un messaggio. Suo fratello risponde subito e lo tranquillizza dicendogli che verrà subito a prenderlo, almeno una cosa positiva.
"Sarà proprio dura con questa famiglia Styles". Mormora fra sé e sé Louis mentre aspetta il fratello che venga a prenderlo.

Sei tu che porti il sole ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora