11.

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Pov's Jasmine.

Quella domenica mi svegliai con l'odore del caffè e con Justin accanto, sorrisi: sembrava tutto perfetto in quell'istante.

"Jasmine."si svegliò sorridendo.

"Amore." dissi ricambiando.

Mi mise a cavalcioni su di lui è iniziò a baciarmi,misi le braccia attorno al suo petto e restammo così per un po', potevo sentire il suo cuore battere regolarmente, mentre il mio batteva all'impazzata.

"Ti amo."gli sussurrai.

"Ti amo." ripeté lui sorridendo.

"Non mi lascerai mai andare, vero?" chiesi, divenni rossa e alzai la testa.

"Mi dai fastidio quando fai certe domande." disse serio. "Certo che non lo farò." riprese a baciarmi.

Si alzò per chiudere la porta a chiave e ritornò sul letto.

Mi tolse lentamente la maglietta del pigiama e i pantaloni, gli tolsi i suoi e riprendemmo a baciarci.

"Sei mio." dissi e restammo completamente nudi.

Disegnò dei cerchi immaginari sul mio ventre e facemmo ancora una volta l'amore.

"Che fai oggi?" chiesi rivestendomi.

"Andiamo a fare un giro in centro?" propose.

"Non è sicuro per te." abbassai lo sguardo.

"Che palle." sbuffò. "È vero." aggiunse.

Aveva gli occhi pieni di lacrime, era seduto al bordo del letto,aveva lo sguardo basso e faceva male vederlo così.

"Justin." cercai di non piangere e mi sedetti sulla sua gamba destra.

"È difficile." disse trattenendo le lacrime.

"Andremo lo stesso." sorrisi. "Se dovesse succedere qualcosa, scapperemo insieme." cercai di fargli forza.

Mi alzò il viso con la mano e mi diede un bacio casto sulle labbra.

Una sua lacrima mi bagnò il viso.

Sarà un pomeriggio fantastico. pensai.

E invece no, dopo poco dal nostro arrivo in centro ricevemmo una chiamata da Jason: Lola era in ospedale.

"Porca miseria." disse lui salendo in macchina.

"Andiamo da lei?" chiesi stupidamente.

"Certo." guardò la strada.

Pov's Justin.

Era su un lettino bianco, il macchinino continuava a fare un 'bip bip' fastidioso. Era in coma e mi dispiaceva da morire vederla così.

"Lola." le accarezzai il viso.

Non si mosse, il suo corpo si espandeva e si contraeva ad ogni respiro naturalmente, il macchinario suggeriva che era tutto a posto ma non voleva proprio svegliarsi.

Pov's Jasmine.

Justin era dentro da un'oretta,vidi venirmi incontro Hanna e Daniel.

"Come sta?" chiese.

Feci spallucce, non lo sapevo davvero.

"Justin?" chiese tranquillo Daniel.
Bella domanda. "È dentro con lei." dissi spostando una ciocca dietro l'orecchio.

"Jasmine, santo cielo, vieni un attimo fuori con me." disse.

Accese una sigaretta appena uscimmo.

"Santo cielo, che ti succede?" chiese.

"Hanna, nulla davvero." la vidi piegarsi in due.

"Hanna, cazzo, tutto bene?" urlai.

Annuì e perse i sensi.

Chiamai Daniel.

"Corri, siamo al parcheggio!" urlai.

Daniel la prese in braccio e la portò da un dottore ancora senza sensi.

Spazio autrice.

So che non è il massimo, probabilmente fa schifo, ma non ho idee.

Mi scuso per eventuali errori.

Seguite la mia seconda ff su Justin, per favore!

Baci,

-Memories Destroy Us. ❤

Bad Boy | Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora