17.

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Perché esisto?

"Allora?" ripeté Justin.

"Simon, è.. è il mio ex." dissi a testa bassa.

"E perché è qui?" i suoi occhi divennero scuri quasi.

"È ubriaco." spiegai. "Mandalo via." sospirai.

"Aspettami in macchina." disse

"Justin, non picchiatevi." lo supplicai.

"Va' in macchina." ripeté.

Mi scusai con Jake, entrai in macchina e scoppiai in un pianto disperato: tutte le cose brutte dovevano succedere a me.

Brutto giorno.

"Spiega." disse entrando in macchina, però non accese il motore.

"Era il mio fidanzato, avevo sedici anni insomma, non so perché sia ritornato." lo accontentai.

"Se non lo sai tu." partì.

"Non lo so." ripetei distrutta.

Mi riportò a casa e poi andò via.

Con lui un giorno tutto andava bene, un giorno andava male, due bene, due male...era sempre così.

Mi stesi sul divano a guardare un po' di tv.

"Jasmine." disse Jason sedendosi accanto a me.

"Jason, va tutto bene?" chiesi sorridendo.

"Sì, a te?"

"Sì sì." mentii.

"Dimmi la verità." sorrise nuovamente.

"Be',il mio ex è tornato in città e non è contento Justin." spiegai.

La porta si aprì e vedemmo entrare Justin con una donna.

"Pattie?" corrugai la fronte.

Lei annuì, la mamma di Justin.

"Pattie." disse Justin.

Corsi ad abbracciarla, non l'avevo mai vista, però Justin me ne aveva parlato tanto.

Vidi Justin sorridere affianco a noi, si era calmato.

"Mi fa piacere vederti." dissi realmente felice.

"Anche a me." disse sfoderando un bellissimo sorriso.

"Vuoi un po' di tè, una cioccolata calda, acqua, spremuta o qualcos'altro?" chiesi.

"Calma." rise. "Niente, grazie." disse poi.

Pov's Justin.

La mamma e Jasmine erano in camera, stavano parlando di cose da femmine.

Le donne più importanti della mia vita.

Andai al capannone con tutti i ragazzi, dovevamo andare a L.A per una missione.

Pov's Jasmine.

Parlare con Pattie era davvero confortante.

Stava dormendo, ma io ero sul divano,i ragazzi non erano ancora tornati e li stavo aspettando.

Pov's Justin.

Aprì la porta ed entrammo, era stesa sul divano,aveva il telefono in mano, la tv era accesa.

La presi in braccio e la portai sul letto.

La mattina seguente le dovetti spiegare tutto: Bean, un nostro fornitore, era stato arrestato.

"Prenderanno anche voi, prima o poi!" disse

"Abbassa la voce." dissi.

Mi prese la mano.

"Se dovesse capitarti qualcosa, davvero io non so come farei." disse

Le misi una mano sulla bocca e poi la abbracciai.

"Per favore non piangere."le sue lacrime mi stavano bagnavano la

maglietta.

"Però io ti amo." disse poggiando la testa sul cuscino.

È molto corto, però è il secondo che pubblico oggi! ♡
Baci,
Memories destroy us.

ps: mi scuso per eventuali errori.

Bad Boy | Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora