28.

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Pov's Justin

La chiamai tantissime volte la sera prima,ovviamente non mi rispose.

"Justin,oggi è il primo luglio." Entrò entusiasta John.

"Quindi?" Chiesi seccato.

"Vuoi venire in spiaggia?" Propose.

"È meglio di no." Rifiutai

"Va bene, posso portare Litz?"

"Sì, ciao." Lo congedai e uscì velocemente.

Quando tutti se ne andarono, scesi di sotto e trovai Jason sul divano con una bottiglia di whisky in mano.

"Sono le nove del mattino e tu hai una bottiglia in mano, wow." Lo infastidii

"Che cazzo te ne frega?" Chiese continuando a guardare la tv.

"Nulla, in realtà. Cosa cazzo hai detto a Jasmine?"

"Quello che doveva sapere." rispose sfacciato.

"Non ho ucciso suo fratello." Ringhiai

Gli presi la bottiglia dalla mano e la lanciai per terra.

Uscii di casa e mi ritrovai a quella di Daniel ed Hanna.

"Posso entrare?" Chiesi a Daniel

"Sì, entra." Mi diede una pacca sulla spalla.

"Hanna, sai dov'è Jasmine?" Chiesi.

"Ora no, ieri sera è venuta qui ma se n'è andata subito dopo. " Abbassò lo sguardo

"Non ti ha detto dove andava?" Misi le mani sulle testa

"No,davvero." Si morse il labbro, stava per piangere.

"Daniel,vieni con me? Andiamo a cercarla?" Chiesi e lui annuì.

"Vengo anch'io." Fece per prendere il cappotto ma Daniel la fermò "È meglio di no."

Girammo tutta la città, alla fine provammo a chiedere ai passanti se l' avevano vista, mostrando loro una sua foto.

"Ha visto questa ragazza?" Chiese Daniel ad uno.

"Somiglia tanto ad una ragazza che era nello stesso albergo dove ho alloggiato ieri." Indicò l'albergo davanti a noi.

Mentre Daniel lo ringraziava, io ero già dentro all'edificio.

"Sa dirmi in che stanza si trova Jasmine Power?" Chiesi impaziente

"Chi è lei,scusi?" Disse la signora.

"Non importa chi sono! Per favore, è una cosa importante."

Armeggió col computer e poi disse "È nella stanza 78"

Non ringraziai nemmeno, corsi verso la camera.

Bussai alla porta e mi aprì. Aveva i capelli scompigliati e il viso stanco.

"Vattene, per favore." Disse chiudendo la porta,ma la bloccai con la gamba ed entrai.

Si sedette sul letto e sospirò qualche volta.

"Ho deciso, partiamo." Dissi velocemente, senza controllarmi.

"No, è troppo tardi. Io, il mio biglietto, l'ho già comprato online." Disse stupendomi.

"Dove vai?" Chiesi tirando un pugno al muro.

"Non sono affari tuoi." Andò nel piccolo bagno e ritornò con un fazzoletto bagnato e lo tamponó sulla mia mano sanguinante.

Bad Boy | Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora