12.

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Pov's Jasmine.

Un mese dopo, tutto sembrava andare bene. Per Lola mancavano pochi giorni alla partenza, Hanna ebbe un problema al cuore, non molto grave, e dottori le impedirono di fumare per il resto della sua vita.

Justin era sempre fuori con la gang, be' forse questa non era una cosa positiva, ma la nostra relazione andava bene.

Stavo sistemando la nostra camera quando mi accorsi che aveva lasciato il telefono a casa.

Lo presi in mano e lessi un messaggio che gli era arrivato poco prima.

Ti abbiamo lasciato venti giorni di tempo e non ci hai portato i soldi, non portare armi perché saremo noi a farlo. È giunta la tua fine Bieber, ti aspettiamo alle 10 vicino al tuo capannone, sii puntuale.

Lo lanciai sul letto e mi vestii velocemente.

Aprii il suo cassetto e presi la pistola che infilai dentro al giubbotto.

Stavo prendendo la patente quindi qualcosa la sapevo, partii con la macchina di Daniel.

Sbagliai la strada tre volte, poi mi ritrovai dietro al capannone e scesi.

Sbirciai e vidi dieci uomini messi in cerchio attorno a Justin che era messo in ginocchio e gli puntavano una pistola.

"No!" urlai come mai avevo fatto.

"Chi cazzo è quella?" disse uno.

"Jasmine Power." dissi seria e non un nodo alla gola.

"Jasmine, va' via." disse Justin, mi stava pregando di andare via e di lasciarlo morire? No, baby.

Presi la pistola dal giubbotto e ne sparai uno.

Arrivò tutta la gang e li spararano.

Mi accasciai per terra, mi toccai il fianco che sanguinava, la vista era offuscata, tutti urlavano un 'Jasmine', sbattei la testa a terra e poi il nero.

Pov's Justin.

Non volevo andare al suo funerale, perché avrei dovuto? Non mi sarei contenuto e quindi decisi di non andarci.

Il mio cuore era spezzato in piccolissimi pezzettini e nemmeno la colla più potente poteva rimetterlo a posto.

"Justin." disse mia mamma vestita di nero entrando in camera.

"Lasciami stare." scacciai una lacrima.

"Lei avrebbe voluto che tu andassi"disse

"Per favore, vattene via." dissi freddo.

Non potevo sopportare di averla persa, avevo un vuoto allo stomaco enorme e avrei voluto suicidarmi.

"Mamma esci." urlai per la prima volta contro di lei.

Uscì e chiusi la porta a chiave.

La nostra stanza era piena di nostre foto, ne presi una ad una e le misi nella valigia insieme ai vestiti.

Mi guardai allo specchio, avevo lo smoking ma non volevo proprio andare a vedere una marea di persone piangenti.

Misi il solito giubbotto di pelle e scesi le scale, ormai non c'era nessuno erano tutti in chiesa.

Spazio autrice.

L'ho scritta ascoltando Change me e Catching Feelings.

Jasmine se n'è andata e nei prossimi capitoli vedrete cosa succederà a Justin.

Sono crudele? No, dai.. succederanno cose ancora stravolgenti.

Bad Boy | Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora