Mancavano due mesi al matrimonio di Hanna e Daniel.
Il fatidico 'sì' si stava avvicinando.
Aveva scelto assieme a me il vestito, non troppo elaborato e panna.
Anche io avevo preso il mio, era color menta e molto lungo, monospalla e con una giacchettina abbinata sopra.
"Justin, ci hanno invitato nella loro nuova casa, a mangiare." dissi infilando le scarpe.
"Vado a prepararmi." disse
Era molto contento anche lui, si vedeva.
Anche io avrei voluto una casa tutta nostra, ma per il momento non era possibile, poi la compagnia dei suoi amici a Justin non dispiaceva.
"Justin." dissi allacciando la cintura.
"Dimmi." sorrise guardando la strada.
"Credi che noi, insomma, ci potremmo mai trasferire in una casa tutta nostra?" chiesi e mi morsi la lingua per quella domanda.
"Potremmo, insomma, più avanti." disse spegnendo il motore.
Salimmo con l'ascensore e ci accolsero a braccia aperte.
"Bene, andiamo al punto." disse Daniel pulendosi con il tovagliolo il mento.
"Quale punto?" chiese Justin
"Siete disposti ad essere i nostri testimoni?" chiese Hanna.
Sputacchiai l'acqua che avevo in bocca.
"Certo che sì." disse Justin.
Intanto mi stavo strozzando con la bevanda ma nessuno se ne accorgeva.
Tossii e finalmente riuscii a respirare!
"Jaz, per te va bene?" disse Daniel
"Certo, è scontato." dissi finendo l'insalata.
Tornammo a casa presto perché l'indomani dovevo andare a lavorare.
Misi il pigiama e scesi giù dai ragazzi che guardavano la tv.
"Volete una limonata?" chiesi.
Tutti annuirono e iniziai a prepararla.
Justin mi abbracciò dai fianchi facendomi sobbalzare.
"Scusa." disse appoggiando la sua testa sulla mia spalla.
"Per cosa?" chiesi ingenuamente.
"Ti prometto che prima o poi ci trasferiremo." disse dolce.
Mi girai verso di lui e gli baciai la fronte, mettendomi in punta di piedi.
"La limonata è pronta." dissi poggiando il vassoio sul tavolino di vetro del soggiorno.
Entrai nel bar: mi ero dimenticata di Simon. Era di nuovo qui.
Corsi in cucina, sperando che non mi vedesse.
"Jasmine!" esclamò ubriaco.
"Vattene via!" urlai preparando un caffè.
Mi prese dai fianchi, come aveva fatto Justin la sera prima e mi irrigidii.
"Vaffanculo, Togliti!" dissi levandogli le mani da dosso.
"Jasmine, tutto okay?" entrò Justin.
La mia salvezza è qui.
"Mandalo via, per favore." dissi abbassando lo sguardo.
"Chi è sto coglione?" chiese.
"Jasmine, diglielo chi ero e chi sono." disse il mio ex.
Ci fu un attimo di silenzio, Justin aspettava una mia risposta e Simon voleva vederci litigare.
Tutte a me!
Spazio autrice.
Aggiorno presto! ♡
Forse anche oggi.
STAI LEGGENDO
Bad Boy | Justin Bieber
FanfictionChicago, una città mai tranquilla. Lui è un cattivo ragazzo, finge di non avere un cuore anche se infondo lo ha ed è anche tanto grande. Lei, Jasmine, lavora in un bar ed è proprio qui che incontrerà il bad boy. [ Its sequel: Damned Boy ×Justin Bie...