"Ci vediamo dopo." scattò Justin, corse via con altri ragazzi,dopo avermi dato un bacio veloce sulla fronte.
"Dove..?" chiesi ma non ebbi risposta.
Hanna si avvicinò a me velocemente, tenendosi il vestito con una mano per non inciampare.
"La p-polizia è, è qu-ui." disse col fiatone.
"Come?" chiesi allarmata.
"Daniel mi ha detto che stanno andando a nascondersi da qualche parte." spiegò.
"Mi dispiace che sia successo proprio oggi." potevo vedere la tristezza nei suoi occhi.
"Tranquilla." mi strinse in un abbraccio.
Gli agenti ci raggiunsero svelti, le gambe tramavano e il cuore in gola.
"Abbiamo avvistato i cinque ragazzi ricercati, sapete qualcosa?" chiese uno.
"No, in realtà no." rispose Hanna con aria disinvolta.
"Informateci se li avvistate." ordinò gentile e andò via.
"E se succede qualcosa?" chiesi in preda al panico.
"Staranno bene." cercava di assicurarmi.
Gli invitati se ne andarono lentamente e io e Hanna andammo a sua.
"Cazzo." si tolse il vestito velocemente rimanendo in reggiseno e mutande, lanciò le bellissime scarpe per terra e indossò un semplice vestito rosa chiaro.
"Mi dispiace." ripetei. Il suo matrimonio, in qualche modo, era rovinato.
Aveva gli occhi rossi, si sarebbe messa a piangere a momenti.
"Possiamo andare a fare un giro." proposi.
"Tu, il giorno del tuo matrimonio, andresti a fare un giro con me?" scattò.
"Sì, scusa, hai ragione." abbassai lo sguardo.
"Scusa, te." scoppia a piangere subito dopo.
"Li conosco da più tempo di te ed è sempre stato così, un attimo di pace e quello dopo di allarme." dico.
"È così difficile." gesticolò nervosa.
Raccolsi il suo bellissimo vestito da terra e lo appoggiai sul letto matrimoniale.
Sentii il telefono vibrare e lo presi.
"Pronto?" chiesi.
"Jasmine?" Justin.
"Justin, dove siete? Come state?" chiesi impaziente.
"Non ci hanno trovato, i ragazzi stanno andando a casa..dove siete?" chiese.
"A casa loro." risposi rasserenata.
"Arriviamo." attaccò.
"Stanno venendo." la informai, intanto lei era seduta a tavola e mangiava col cucchiaino nutella.
"Okay." sospirò.
Pov's Justin.
Scendemmo dalla mia macchina ed entrammo in casa.
"Justin." mi abbracciò Jasmine.
Hanna aveva cambiato vestito, aveva gli occhi rossi e stava mangiando nutella.
"Amore." disse Daniel abbracciandola, lei si allontanò.
"Amore sto cazzo!" esclamò finissima e corse in camera.
Per essere sposati da qualche ora, andava benissimo.
"Andiamo a casa." Jasmine abbracciò Daniel e uscimmo.
"Dove siete andati?" chiese entrando in macchina.
"Ci siamo nascosti in una fabbrica, tipo."
"Si vede dalla tua camicia, da bianca è diventata nera."sottolineò.
Arrivammo a casa, entrò in camera e chiuse la porta a chiave. Cosa le succedeva?
Pov's Jasmine.
Tolsi le scarpe, il vestito e mi struccai.
"Posso entrare?" chiese Justin.
"Non sono vestita."
"E quindi?" chiese e sbuffai.
"Entra." dissi e aprii la porta.
Mi baciò il collo nudo.
"Justin, per favore." cercai di bloccarlo.
"Che hai?" chiese confuso.
"Hanna e Daniel, mi dispiace così tanto." spiegai e annuì.
Mi stesi sul letto e lui si unì.
"Non pensi che dovresti baciarmi?" supplicò quasi.
"No." risi.
"Bene." incrociò le braccia e mi squadrò.
"I tuoi vestiti sono sporchi, togliti dal letto pulito." sottolineai, cercai di non ridere.
"Fanculo, Jasmine." mi baciò.
#Spazio autrice.
Spero vi piaccia.
Povera Hanna! Cosa pensate dovrebbe fare?
Mi scuso per eventuali errori. :)
Baci,
Memories destroy us.
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Bad Boy | Justin Bieber
FanfictionChicago, una città mai tranquilla. Lui è un cattivo ragazzo, finge di non avere un cuore anche se infondo lo ha ed è anche tanto grande. Lei, Jasmine, lavora in un bar ed è proprio qui che incontrerà il bad boy. [ Its sequel: Damned Boy ×Justin Bie...