La settimana dopo,mi svegliai presto e uscii senza fare colazione.
Presi l'auto di papà e andai al cimitero.
"Dove posso trovare Dean Power?"chiesi al custode.
"In fondo" mi rispose.
Dean Power
6 marzo 1994Non ero mai andata a trovarlo e mi vergognavo tantissimo per questo.
Una mano si appoggiò sulla mia spalla, mi asciugai le lacrime e mi voltai.
"Hanna.." dissi
"Come stai? Dan mi ha detto che te ne sei andata e anche il perché."
"Oh, bene. Tu?" mentii
"Menti, hai le occhiaie e ti vedo così stanca e magra."
"So che l'ha fatto per difendermi, ma..io.." mi interruppe.
"Dovreste parlare." consigliò.
"Per il momento a me va bene così, credo." abbassai lo sguardo
"Jasmine." mi riprese.
"Okay, lo chiamerò." la assicurai.
"Ciao." mi abbracciò e me ne andai.
"Justin?" lo chiamai.
"Jasmine" disse con voce sorpresa.
"Io.." dicemmo nello stesso momento.
"Vuoi venire a casa? Per parlare, almeno." propose.
"Va bene." attaccai e sospirai.
Pov's Justin.
"Jasmine." eravamo distanti nemmeno un metro, ma sembravano chilometri quelli che ci separavano.
"Ciao." disse entrando.
Ci sedemmo sul divano.
"Credo di doverti delle scuse." cominciò sorprendendomi.
"Forse ho esagerato." aggiunse.
"Non dovevo bere, te l'avevo promesso." incontrai i suoi occhi.
"Dove avete portato il suo corpo?" chiese, la voce tremante.
"Io, beh non lo so nemmeno io. Solo i ragazzi lo sanno." dissi ed era la verità.
"Non avresti dovuto ucciderlo." disse.
"Però l'hai fatto per proteggermi." sforzò un sorriso che venne più come una smorfia.
"Quindi?" chiesi impaziente.
"Quindi cosa?" chiese
"Torni da me?"
"No. Non per ora." disse, provocandomi un buco nel petto.
"Oh." dissi dispiaciuto.
"È rimasto qui il tuo libro."
"Vado a prenderlo.." disse e andò in camera nostra, cioè mia.
Pov's Jasmine.
Non volevo tornare in quella casa dall' oggi al domani. Dovevo riflettere, pensavo fosse meglio prendere una pausa.
Lo fece per proteggermi ma comunque lo uccise davanti ai miei occhi, mi aveva scioccata.
Presi il libro dal comò e non potei fare a meno di notare la nostra foto in una piccola cornice.
Tornai di sotto lentamente.
"Io..Ohm..io vado." dissi impacciata.
"Ciao." disse, potevo vedere dai suoi occhi che era triste.
Uscii velocemente ed entrai in macchina.
Una cascata di lacrime mi bagnò il viso. Volevo costantemente essere al suo fianco, ma c'era sempre qualcosa che mi impediva di stargli vicino.
"Jasmine,hai dimenticato.." disse Jason prima che potessi partire, sì interruppe vedendomi piangere.
"Oh." disse. Aprì lo sportello e si sedette sul sedile.
Restai in silenzio, mi asciugai il viso con la manica della maglia e guardai fuori dal finestrino.
"Ti va di andare a mangiare qualcosa fuori?" chiese.
"Ohm, ehm. Ok." dissi
"Ti passo a prendere alle otto ok?" chiese annuii.
"Avevi dimenticato questo comunque." disse poggiando il mio telefono sul cruscotto.
Scese dall' auto e ripartii per casa.

STAI LEGGENDO
Bad Boy | Justin Bieber
FanfictionChicago, una città mai tranquilla. Lui è un cattivo ragazzo, finge di non avere un cuore anche se infondo lo ha ed è anche tanto grande. Lei, Jasmine, lavora in un bar ed è proprio qui che incontrerà il bad boy. [ Its sequel: Damned Boy ×Justin Bie...