Vado ad un bar ed ordino un'aranciata,non mi è mai piaciuta la cioccolata calda, sennò avrei preso quella. Si avvicina un cameriere.
-sei sola?- dice avvicinandosi.-si- dico guardandomi attorno, io non vedo nessuno tu?
-ora io stacco, ti va se parliamo un po'?- ma se avessi voluto parlare con con qualcuno di certo non sarei venuta da sola, che dici?
-guarda non è proprio il caso, sto anche andando via- dico guardandomi intorno, posso sembrare scontrosa, quello che vuole ma evito di aggravare la gelosia di ermal ancora di più.
-va bene- e se ne va. Finalmente. Ma cosa vuole la gente da me, lasciatemi stare. Vado verso il laghetto. Io davvero non capisco cosa sia successo, magari ok ha i cazzi suoi, però ho la sensazione che centro io con i motivi del suo comportamento. Mi sento toccare la spalla mi giro pensando fosse Ermal e mi ritrovo Andrea e Marco davanti a me. Ma non erano con lui?
-swami, puoi anche tornare in stanza- ci mancava che non tornassi-ermal?-
-ermal ha detto che preferisce non vederti - eh?
-state scherzando- un colpo al petto. Loro fanno cenno di no con il capo. Ho le lacrime agli occhi. Devo parlarci, non posso star male senza aver fatto nulla. Gli passo in mezzo senza nemmeno salutarli. Inizio a correre verso l'albergo, non è neanche lontano. Mi faccio coraggio e chiamo l'ascensore. Mando un messaggio a Bianca, dicendole di venirmi a prendere ora. Ci mette circa una mezz'oretta. Quindi penso che possa farlo, anzi più che pensarlo, lo spero. Entro in camera, vado dritta verso la mia valigia. Ok non riesco a parlarci. È sul letto stesso e usa il telefono. Vado verso il bagno mi guardo allo specchio. Swami calmati, non ti fa bene tutta questa pressione. Lo sai. Prendo tutte le cose e le butto nella valigia, apro l'armadio e prendo la giacca, butto le chiavi della stanza sul letto con le lacrime agli occhi ed apro la porta. Ermal si alza di scatto. Mi prende un braccio prima che io possa uscire. Mi giro, i nostri occhi a due centimetri di distanza. I miei bagnati incontrano i suoi.
-che stai facendo- dice ermal.-hai detto che non vuoi vedermi? Me ne sto andando- è questo quello che vuole. Rimane in silenzio -ciao ermal- tolgo il mio braccio dalle sue mani e sbatto la porta. Prendo il telefono e mi siedo su una panchina davanti al parco dell'hotel.
"5 minuti e sono da te, tutto ok?" mi ha scritto bianca. Probabilmente era già in macchina e da queste parti per metterci 5 minuti. Visualizzo e basta. Metto le air pods e mi arriva una chiamata. Un numero non registrato sulla rubrica. Faccio squillare e controllo su WhatsApp il numero. Il numero è di ermal. Mi chiedo se lo abbia fatto di sua voglia oppure perché si è sbagliato. Arriva un'altra chiamata. "bia🌟" ok. Magari è arrivata. Rispondo.
-sono davanti all'hotel swa- intravedo la macchina, attacco e mi avvio verso di lei. Scende dalla macchina, io con le lacrime agli occhi, la abbraccio. Mi abbraccia e mi accarezza i capelli. Salgo in macchina cerco di addormentarmi, per fortuna bianca non mi ha ancora chiesto nulla. Le parlerò appena arriviamo a casa. Con la musica nelle airpods guardo la strada, gli alberi che scorrono e le macchine che passano, mentre le lacrime rigano il mio viso. Si illumina lo schermo.
"ho bisogno di parlarti" un messaggio da ermal. "hai frainteso" un altro "swami" un altro ancora. metto il telefono nella borsa. Lo spengo ma tengo le cuffiette. Arriviamo a casa, poso la valigia in camera e bianca mi raggiunge. Si mette sul letto, pronta ad ascoltarmi. Mi metto accanto a lei e tiro fuori tutto, tutto dall'inizio. Senza che lei potesse interrompermi per fare domande, ho detto davvero tutto.-swa secondo me hai fatto male, dovevi passare del tempo con lui, capire se e perché ha detto quella cosa. Magari parlaci, fai qualcosa. Non mandare tutto a puttane per magari un'incomprensione- annuisco, forse ha ragione. Ma per oggi almeno preferisco non fare nulla -comunque fattelo dire sembri proprio fatta con questi occhi, verdi e la parte bianca tutta rossa per il pianto. Si vede che ci tieni- cazzo se ci tengo. La abbraccio, lei c'è sempre stata e spero ci sarà sempre. Esce dalla stanza e si porta con sé il mio orso, glielo lascio. Potrebbe solo che farmi venir voglia di piangere ancora di più vedere quel peluche. Riaccendo il telefono e vedo 3 chiamate perse e 10 messaggi.
"non mi va di parlare, lasciami stare" gli scrivo. Secca, senza dire nient'altro. Ok si è questa la dura verità, ma se non voleva la mia presenza perché la sta ancora cercando, ce veramente? Sono sicura che adesso sto reagendo in questo modo solo perché sono arrabbiata e magari domani mi passa, ma per il momento meglio così. Lui visualizza e non risponde, forse ha capito.
STAI LEGGENDO
io e te, di nuovo. Ci stai? |Ermal Meta
Fanfictionfanfiction su ermal meta -non sono una scrittrice -le situazioni e la storia in se sono totalmente inventati. -è il sequel di "io le odio le favole, e tu?" buona lettura :)