capitolo 12

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-no vi lasciamo soli- dice marco spingendo andrea fuori dalla stanza. Chiudono la porta e mi giro verso ermal, il mio cuore batte forte esattamente come la prima volta che l'ho incontrato. Ora è qui, non ad un evento, in una stanza. Con me.
-ma veramente- si passa le mani sugli occhi. Mi abbraccia e mi solleva dai fianchi. -ma cosa dici, se è un sogno non svegliarmi per favore- gli tolgo le mani dagli occhi -sono qui ermal- gli passo i palmi dei pollici sotto gli occhi. Non so cosa gli prenda. Mi abbraccia e finisco a cavalcioni su di lui nel letto.
-ermal tutto ok?- dico preoccupata.
-pensavo di averti persa- davvero?
-non mi perderai così facilmente lo sai vero?- mettiamo le cose in chiaro. Mi prende il viso e finalmente le nostre labbra si incontrano di nuovo.
Usciamo dalla stanza con il sole che tramonta e con una coperta in mano. Gli prendo la mano e lo porto su una collina con me, ci ero passata l'altro giorno con la macchina prima di andare via. Stendo la coperta a terra e ci mettiamo stesi su essa a guardare il cielo il quale ha sfumature di rosa e lilla. Ermal mi mette un braccio dietro la testa per tenermi abbracciata a lui, ma io lo abbraccio direttamente. Mi mancherà, già lo so. Prendo il telefono e faccio una foto alle nostre mani intrecciate con lo sfondo del cielo. Metto una storia con la canzone "visti dall'alto" di rkomi. Mi piace la musica che fa, l'ho scoperto al concerto di elisa due mesi fa, e da lì ascolto molta musica che fa lui.
-amore...mandami la foto è bellissima- "amore" il mio cuore perde dieci battiti. Davvero non so come faccia ermal al farmi passare dall'avere le farfalle nello stomaco oppure dei pugni fortissimi. Io e lui, tranquilli, una coppia normale per alcuni versi, che guardiamo il cielo. A casa mia, nel paese dove vive mia nonna. Mia nonna. Devo andarla a trovare, una volta che sono qui non posso perdere l'occasione.
-ermal, devo andare a trovare mia nonna-
-oggi? Abita qui?- lo so che sembro maleducata a dirlo però mia nonna è una delle cose più importanti della mia vita.
-vuoi venire con me?- dico mettendomi seduta, non ci metterei la mano sul fuoco che voglia venire però tentar non nuoce.
-certo andiamo- dice alzandosi e prendendomi per mano. Mi fa sorridere, non è una cosa da tutti. Il mio vecchio ragazzo mi avrebbe detto "ma vacci da sola che poi sennò mi annoio" non capisco davvero come mi ha fatto a piacermi quell'essere.
Intravedo il cancello bianco con il giardino interno. Mi metto a correre per andare a suonare, penso di essere la ragazza più felice del mondo in momenti come questi. Prima ermal, ora la nonna, davvero non capisco come faccia ad essere così perfetto. Suono il campanello e anche ermal mi raggiunge.
-nonna sono swami- il cancello viene aperto subito e sento anche la porta di casa aprirsi.
-come si chiama tua nonna swa?- sorrido, ha già fatti problemi per capire il mio di nome, figuratevi il suo.
-shasa, è un nome indiano e significa acqua- dice ridendo
-come il tuo che significa amore- eh? Come lo sa?
-e tu che ne sai- dico spingendo il cancello. Ci trovo nonna che mi aspetta, o meglio che ci aspetta, davanti la porta sorridente. Guarda ermal e rimane colpita.
-sono informato- mi mette un braccio intorno al collo.
Arriviamo da nonna e io la abbraccio, è giovane e la sua casa è così curata anche per questo motivo.
-ermal- dice ermal allungandole la mano
-io ti conosco- dice nonna stringendogliela. Ermal si gira verso di me, non ne ho idea fi cosa passi dentro la testa di nonna. Ci fa accomodare dentro casa e l'odore dei biscotti appena sfornati penetra nel mio naso
-non sapevo sareste dovuti venire sono un po' in disordine scusate- certo, allora deve vedere casa mia perché se questo è disordine il mio non si può neanche nominare come tale.
-ma non si preoccupi anzi, è una bellissima signora- dice ermal sedendosi al tavolo
-oh ti prego dammi del tu, non mi far sentire vecchia- dice nonna ridendo. Il suo sorriso, in molti dicono che è uguale al mio, insieme agli occhi.
-allora che mi dite, cosa c'è tra voi due- ecco, un difetto della nonna è che è veramente tanto impicciona.
-stiamo insieme- dice ermal, io non ho parlato magari non voleva che si sapesse ancora in famiglia allora ho preferito lasciarlo fare
-perché mi ricordo di te?-
-è un cantante nonna-
-e perché stai insieme a mia nipote?- ma grazie hahaah, faccio la finta triste lo so che scherza.
-è una ragazza speciale e molto bella sia dentro che fuori-
-sai in molti dicono che è la mia fotocopia, quindi ti ringrazio- dice ridendo. Ermal risponde ridendo
Mi guardo intorno, le tre cose che mi piacciono di più la nonna, dentro la mia casa dell'infanzia e ermal. Una combinazione che forma le tre cose più importanti della mia vita.

io e te, di nuovo. Ci stai? |Ermal MetaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora