«Vuoi qualcos'altro?» Le chiedo, in modo premuroso.
Abbiamo portato Lisa a casa mia ed una volta, dentro abbiamo cercato di farle passare il dolore e curarle i lividi con quello che potevamo.
Ora è nel mio letto, che sta cercando di riposare.
La sua faccia è davvero rovinata.«No, sto bene.» Mi risponde, sforzando un piccolo sorriso.
«Ti faccio una camomilla.» Spiego, ma lei mi blocca dalla mano.
«Ho paura, non lasciarmi sola.» Dice, guardandomi.Mi siedo difianco a lei e sospiro.
«Lis, qui nessuno ti può ferire.» La rassicuro. «Tranquilla e se non vuoi stare da sola...» Sposto lo sguardo su Taehyung, che mi guarda. Scuote subito la testa, con gli occhi sgranati.
«Tae rimarrà con te, tanto non ci metto tanto.» Dico, sorridendo.«Jungkook, no.» Lei mi prega con lo sguardo, come lui.
Mi trattengo dal ridere. «Dai, sono cinque minuti ragazzi, non morite mica.» Mormoro, alzandomi.
«Non puoi lasciarmi da sola con lui! E se mi uccide?»
«Caso mai è il contrario, Manoban.»Scuoto la testa, con un sospiro mentre appoggio una mano sulla mia fronte con fare disperato.
«Per favore, siate civili.» Li prego, avvicinandomi alla porta.
«Civili! Kim Taehyung non è civile.»«Lalisa, ti prego, non rendere le cose ancora più difficili.» La rimprovero, mettendo su uno sguardo serio.
Esco dalla stanza, lasciandoli da soli.
Scendo le scale, trovando i miei genitori in cucina.«Come sta?» Chiede, mio padre.
«Abbastanza bene da lamentarsi.» Ridacchio, avvicinandomi al bollitore.
«Non posso credere che i suoi genitori le abbiano fatto questo, sembravano delle così brave persone.» Sospira, mia madre delusa.Annuisco. «L'omofobia è una brutta bestia.» Mormoro, mettendo il bollitore sul fuoco ed appoggiandomi con la schiena, al bordo del piano da lavoro.
«Io sono fortunato ad avere voi come genitori, invece che mi hanno accettato per quello che sono.»«Oh, Kookie...» Entrambi sorridono.
«Ogni che vi vediamo insieme, è come vedere l'amore puro e semplice. Voi due rappresentate l'amore, questo è poco ma sicuro.»Guardo mio padre, per qualche secondo prima di posare lo sguardo sull'anello che Taehyung mi ha regalato.
«Lo amo.» Mormoro. «Lo amo così tanto.» Sospiro, mordendomi il labbro inferiore. «E lui ama te.» Dice mia madre, facendomi sorridere.
«Quell'anello...da dove spunta?»
«Questo?» Alzo la mano, mostrandolo alla coppia curiosa. «È il regalo di Tae. Nel suo ci ha fatto incidere "I belong to J.JK" e nel mio "I belong to K.TH".»Loro mi guardando confusi, senza sapere cosa voglia dire la parola inglese. Annuisco, soffocando una risatina.
«Belong, significa "appartenere" in inglese.» Spiego, girandomi per prendere il bollitore e versare l'acqua calda nella tazza.
«Che carino!» Esclama mia madre.
«Si è vero, è una cosa carina da fare per il proprio ragazzo.»Prendo una bustina di camomilla e la immergo nell'acqua.
Sono davvero sorpreso, di non sentire rumori dal piano di sopra. Forse si sono soffocati con i cuscini, per questo non riesco a percepire nulla.
«Porto questo a Lisa.» Spiego, avviandomi di nuovo verso le scale per salire al piano di sopra.
TAEHYUNG
«Lalisa, ti prego, non rendere le cose ancora più difficili.» Sbotta, Jungkook, prima di lasciarci da soli.
Mi giro a guardarla mentre mi appoggio al muro, mantenendo una distanza di sicurezza.
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BULLIED || Taekook
Fanfiction(TEMATICA OMOSESSUALE ➪Taekook/Vkook) STATUS: completa ✔(In fase di correzione) "E si incisero quello sguardo sulla pelle, in una cicatrice che permarrà nel tempo." •▪︎•▪︎•▪︎•▪︎•▪︎ Asan, Corea del Sud. Due ragazzi impareranno ad amarsi ed odiarsi...