Tornammo a pensare al mio appuntamento con Ross, doveva essere tutto perfetto. Innanzitutto l’abbigliamento: cosa mi sarei messa? Ero totalmente in crisi, ma Rydel alla fine mi aiutò: scelse un mio vecchio vestito verde smeraldo, che ormai mi ero troppo corto, e ci aggiunse un paio di shorts verde chiaro. Era tutto perfetto, ero pronta per uscire. Andai a truccarmi, in modo leggero, quasi invisibile e legai i capelli scuri e mossi con uno shignon, lasciando due ciuffi laterali fuori, in modo che sarebbero ricaduti sulle spalle. Scelsi delle ballerine nere e una borsa nera: ero pronta, per il mio primissimo appuntamento. Rydel era quasi più agitata di me e prima che uscissi, per raggiungere Ross che mi aspettava all’entrata, mi disse: <Tranquilla. Mio fratello è un tipo apposto, è dolcissimo … come me hahah>. Io risi, salutai mia madre ed uscii. Ero troppo nervosa, mi sudavano le mani, ma dovevo assolutamente mantenere la calma. Quando la porta dell’ascensore si aprì, lui parlava con Riker. Era vestito benissimo, forse in modo troppo elegante. Appena mi videro, rimasero entrambi a bocca aperta per qualche secondo. <Se continuate così entreranno le mosche … sono tanto male?> dissi, guardandoli in attesa di una risposta. <Beh, sei indescrivibile …> mi disse Riker, che poi sussurrò a Ross scherzando: <Non fartela scappare eh!! Haha>. Gli fece l’occhiolino e mi sorrise, poi tornò a casa. Io non sapevo che dire e aspettai la sua risposta. <Wow … beh sei … sei … wow …> <Hahah è il più bel complimento che mi abbiano mai fatto>. Lui arrossì ed io sorrisi, anche io molto in imbarazzo. Uscimmo e al centro, ad un tratto, mi prese la mano, fingendo una cosa casuale. Non ci redevo, ma ricambiai la sua stretta. Una volta al ristorante ci sedemmo, lui cercava sempre di fare il galante, anche se riusciva ad essere impacciato, facendomi ridere. Finita la cena, in cui parlammo di noi, ebbi l’idea di andare a passeggiare in spiaggia. Lui accettò. Qualche minuto dopo ci ritrovammo scalzi, sulla sabbia, al chiaro di luna. Però vidi Ross ad un tratto, che non stava bene, non era a suo agio. Mi lasciò la mano ed andò a sedersi su un lettino lì vicino. Io mi avvicinai a lui e gli chiesi cosa non andava. Lui mi guardò e mi rispose: <Sono un disastro, ho rovinato la serata, sai ero troppo nervoso, tu mi piaci davvero troppo e non so perché mi sono sentito strano>. <Ascolta, tu non hai sbagliato assolutamente niente, sei fantastico … beh forse, hai sbagliato solo a mettere questa haha>. Gli tolsi la giacca, che era evidentemente troppo elegante e gli spettinai un po’ i capelli. <Ecco. Ora sei assolutamente perfetto.>. Gli sorrisi e non appena si alzò ci abbracciammo. “Ecco, è il momento. Devo baciarlo. Devo farlo. Ora o mai più.” Pensai. Ci separammo leggermente, lui mi spostò la ciocca di capelli dal viso, eravamo vicinissimi, sotto la luce della luna. Ad un tratto delle risate alle nostre spalle. <Jennifer?>. Mi girai. Era una mia vecchia amica delle medie, insopportabile. <Hey … Sam … come va?> <Bene!!! Anche se ti vesti ancora … beh … in quel modo … vabbe ciao eh!!> mi disse altezzosa. Io non la salutai, mi limitai ad alzare gli occhi al cielo, provocando a Ross una risata. Io gli diedi un colpo e risi anche io. Poi tornammo a casa. Era tardi, era stato tutto magnifico.
Salve bella gente!!! Grazie a tutti delle visualizzazioni!!! Continuerò a pubblicare il prima possibile, un bacio :-*
Marty
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My Life With Five Guys (R5)
FanfictionQuesta è la storia di Jennifer, 15 anni, una vita tranquilla e semplice, che viene ad un tratto stravolta da una notizia apparentemente orribile, che cambierà la sua vita...