seventeen

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Ogni tanto ci scambiamo qualche parola, ma per il resto stiamo zitti.
È bellissimo stare qui con lui rannicchiato sul mio petto.
"Come ci sei finito qui?"
Non risponde.
"Ti ho fatto una domanda"
Ancora nulla.
Comincio ad irritarmi.
"Giovanni?"
Sento una goccia calda cadermi sul petto.

All'improvviso capisco.

"Ti hanno costretto..."

Giovanni nasconde il viso nel mio petto, che si bagna di altre lacrime.

Sento che inizia a tremare.

"Ehi, ehi. Va tutto bene."

Mi alzo a sedere senza smettere di stringerlo.
"Va tutto bene, sono qui"
Si aggrappa a me mentre inizia a singhiozzare.
"Ti prego, non dirglielo... non dirgli che te l'ho detto"
"Non dirò nulla a nessuno, ma calmati"
Gli accarezzo i capelli e la schiena.
"Guardami bimbo"
I suoi occhi azzurri incontrano i miei.
"Ti tirerò fuori da qui, okay?"
Annuisce.

Gli asciugo le lacrime con i pollici e gli do un bacio sulla fronte.
"È tutto okay"
"Scusa, mi sono lasciato andare troppo.."
"È tutto okay"
Ripeto.
"Ti prego, non dirgli nulla"
"Giovanni, calmati. Va tutto bene, ti aiuterò io. Ora riposati"

Mi sdraio di nuovo e lui si riappoggia al mio petto.
"G-grazie, Andrea"
"Shh, dormi ora, non pensarci più"

Chiude gli occhi, e dopo pochi minuti sento il suo respiro farsi pesante.

Mi lascio andare in un sospiro.

"Oh, Giovanni... cosa mi stai facendo?"

Ecstasy / CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora