Chase amava i fiori, il loro profumo rilassante e i petali morbidi, anche se non l'avrebbe mai ammesso. Pensava sempre che, se fosse stato un fiore, sarebbe stato una rosa nera, tanto rara quanto spinosa. E fu enorme la sua sorpresa quando quella sera, tornando a casa da scuola, ne trovò una davanti alla porta del suo appartamento. Non trovò traccia di biglietti o altro e, grattandosi il capo, la raccolse, cercando di non pungersi. Era davvero stupenda, nera come l'ebano con riflessi blu notte sui petali liscissimi, ed aveva il tipico profumo dolciastro delle rose normali, con un'aggiunta di un odore più intenso e deciso, quasi legnoso. Preparò un vaso con un po' d'acqua e la poggiò sulla scrivania, accanto alla fotografia che ritraeva lui e Rocky in un prato rigoglioso. Com'è bella, pensò, ammirandone per l'ennesima volta l'eleganza delle forme e l'ombrosità dei colori. Dall'interno del fiore sbucò una piccola coccinella, rossa e impertinente. Sembra proprio Shane, si ritrovò a pensare, guardandola. La fece salire lentamente sul dito, permettendole di camminargli sulla mano. Dopo poco l'insetto sbatté le alucce nere e volò via, perdendosi nel cielo azzurro, oltre la finestra socchiusa. Chase rifletté un attimo, poi scosse la testa. Si stava rimbecillendo, non faceva che pensare a Shane senza alcun motivo! La mano si mosse meccanicamente, prendendo il cellulare, e compose il numero del ragazzo, mentre il cervello si rifiutava di collaborare. Magari parlargli ti farà bene, forse poi non ci pensi più, ragionò la parte razionale del moro.
- Pronto? - rispose una voce annoiata.
- Ciao, idiota - disse lui, senza sapere come spiegare il perché di quella chiamata.
- Chase? - la voce di Shane si fece incredula. Il ragazzo emise un grugnito in risposta. - Oh. E perché mai mi stai chiamando?Poteva già immaginare il sorrisetto beffardo sul suo volto.
- Volevo solo salutarti. Attacco - borbottò, il cuore che ballava il tip-tap.
- Aspetta! - stranamente quell' 'aspetta!' gridato al telefono lo fece rilassare, mentre il cuore rallentava il ritmo per poi stabilizzarsi.
- Cosa? - grugnì, scorbutico.
- Ehm... - Shane indugiò, imbarazzato - ti è piaciuto il... fiore? - domandò, la voce tremante per l'incertezza.
- COSA? - ripeté Chase, incredulo.
- Era solo per scusarmi, per ieri - emise una risatina nervosa. Il moro emise un ringhio ed ebbe l'impulso di buttare l'elegante rosa che torreggiava sulla scrivania, ma era così bella che gli faceva male disfarsene.
- Perché diavolo mi hai preso una rosa per scusarti, e... come fai ad avere il mio indirizzo?! - non era mai stato tanto nervoso in vita sua.
- Eeeeeh... so che ti piacciono le rose nere e dato che non mi volevi parlare... il tuo indirizzo, uh... me l'ha... me l'ha detto Niko - ammise, e Chase giurò che l'avrebbe strozzato personalmente.
- Non te la prendere con lui, gliel'ho chiesto io! - aggiunse Shane, intuendo i suoi pensieri omicidi.
- L'ho sempre detto che sei un idiota - commentò semplicemente il moro, attaccandogli in faccia. Ma questa volta, forse, non era un insulto.
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Eyes of Wolf
Romance'L'afferrò per il colletto e premette le labbra sulle sue, per poi spingerlo subito via. - Non potrei mai amare uno come te - commentò gelidamente. L'altro ricacciò indietro le lacrime - Perché devi essere così crudele, Chase?' Chase è un ragazzo...