Jealous

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Nonostante non volesse più avere a che fare con Shane, suo malgrado si ritrovò a pedinarlo segretamente. E grande fu la sua sorpresa quando lo vide entrare nella biblioteca scolastica, insomma, Shane non sembrava un accanito lettore. Si intrufolò nella stanza, raggiungendo in fretta uno scaffale per poi nascondersi dietro di esso. Il castano raggiunse un ragazzo moro, aveva i capelli pettinati impeccabilmente e gli occhiali da intellettuale. Puah, che disgustoso damerino, pensò nauseato, osservandolo inclinare la testa ad una domanda di Shane. Cambiò posizione in modo da poter origliare e vedere il viso del ragazzo dagli occhi dorati.
- Dove sono i manga? - domandò il castano, arrossendo lievemente.
- Di lì - rispose l'altro, indicando con la mano lo scaffale dov'era appostato Chase.
- Ehm... posso chiederti dov'è di preciso un certo genere? - chiese, diventando bordeaux.
- Ma certo! Che genere ti interessa? - spudoratamente, il damerino poggiò la mano sul tavolo, sopra quella di Shane. Grrr, lo ammazzo io, pensò Chase, rimanendo ad osservare.
- Ehm... uh... volevo provare uno... yaoi - confessò, imbarazzatissimo.
- Capisco - annuì l'altro, avvicinandoglisi sensualmente. Ad un passo dal baciarlo, Chase prese coraggio e, afferrato un libro qualsiasi, sbucò da dietro lo scaffale, schiarendosi la gola. Il damerino fece un salto all'indietro, mentre Shane diventò viola e farfugliando frasi sconnesse uscì dalla biblioteca.
- Posso prendere questo? - chiese con un'aria un po' dubbiosa.
- Sì, certo... - rispose l'altro, evitando di guardarlo. Perché l'hai fatto? Se non lo ami, se, allora perché non hai permesso a quel ragazzo di baciare Shane?, domandò la vocina della sua coscienza. Lo sapeva benissimo perché, ma ammetterlo gli avrebbe fatto crollare tutto. E non lo avrebbe mai ammesso. Uscì dalla biblioteca e solo allora diede un'occhiata al libro che aveva preso: Gli occhi del lupo, di un'autrice sconosciuta. Scosse la testa, perché tutto doveva ricordargli Shane? Non aveva senso. Fuori da scuola una miriade di cartelloni mostravano il muso di un lupo, i cui occhi erano gialli. Sembrava che l'universo facesse di tutto per fargli comprendere ciò che si ostinava a ignorare. Sbuffò, e in quel momento il display del cellulare si illuminò:

'Cosa facevi oggi in biblioteca? Shane'. Arrossì violentemente e dalla sorpresa il telefono gli cadde di mano.

'Facevo quello che fanno tutti. Chase', rispose.

'È stata una coincidenza che tu sia sbucato da dietro lo scaffale proprio in quel preciso momento, ovviamente. Shane'. Possibile che avesse già capito tutto?

'Non dire stupidaggini, non vorrai che ti ripeta ciò che ti ho già detto, idiota. Chase'
Tremò lievemente nel digitare quelle poche righe.

'Tsk.', fu la risposta sprezzante del castano.

'Io...', sperava che con quelle misure dolorose ma drastiche si arrendesse, finalmente.

'... non ti amerò mai. Seh, credici. Qui l'idiota non sono io, e lo sai. Ciao. Shane', rimase spiazzato da quel messaggio così neutro, come quelli che scriveva lui per non mostrare alcuna emozione. E lo sai, ripeté la coscienza.
Ma davvero lo so?

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