16 novembre 2019.

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16 novembre 2017- 16 novembre 2018.
Un anno. Un anno di sofferenza,un anno di schifo,un anno di pianti,un anno di tagli nascosti,un anno di sorrisi finti,un anno di incomprensione,un anno di mancanza di affetto. Un anno di merda. Un anno. E io sono ancora qua,piena di questi ricordi e ancora con tagli nascosti e sorrisi finti. Il 16 novembre 2017,è stata la giornata più brutta della mia vita:mi ha cambiata. Mi ha fatto capire tante,troppe cose,che avrei preferito non capire. Mi ha fatto iniziare il lungo percorso di sofferenza dal quale non so come uscirne. Il 16 novembre 2018,è stata altrettanto una giornata brutta,piena di ricordi e attimi dello scorso anno. In questo momento,il mio volto è dipinto di un'apatia inspiegabile. Fino a poco fa ho pianto e ora non sento più niente,è tutto così strano. Vorrei tanto essere felice,smettere di soffrire,ma a quanto pare,non mi è concesso. Chissà come andrà finire,se resisterò ancora una volta o porrò fine a tutto,come era previsto già da tempo. 'Devo essere forte',mi dico,e poi crollo subito. Non so più che sta succedendo. È tutto confuso,come quello che ho appena scritto,ma va bene così. Va sempre bene.
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Ed ecco cosa mi ritrovo a distanza di un anno. Un altro anno. Già,oggi sono due anni di fottuta sofferenza. Sembra non esserci un limite,e quando tutto pare andare un pochino meglio,subito precipito nel vuoto,nel più totale nulla. E beh,sono stanca di tutto ciò:sono stanca di fingere che vada tutto bene quando dentro sto crollando;sono stanca di nascondere tagli;sono stanca di fingere dei sorrisi;sono stanca di me,di tutto questo. Mi dispiace,ma io mollo. È troppo per me,per una sola persona. Non è giusto tutto questo. Perché a me? Perché?

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