Love Will Tear Us Apart. ||h.s.||

17.You'll Be Mine Tonight

Sarai mia stanotte.

Bonnie’s point of view.*

Adesso mi rendo conto di quanto Niall mi sia mancato, di quanto sia fondamentale, di quanto io sono innamorata di lui. Ogni momento passato insieme è energia, scintille, luce. E’ il mio tutto, e dobbiamo passare più tempo insieme. Amo quando stringe la mia mano,quando mi porta vicino a lui. Quelli credo che siano i momenti che mi piacciono di più. Mi sento sua,e mi piace sentirmi sua e basta. Mi piace scherzare con lui,mi piace mandalo a fanculo,per poi coccolarlo per farmi perdonare e mi piace quando fa il finto offeso. Stiamo camminando mano nella mano per una delle vie principali di Londra, è come se per strada ci siamo nient’altro che noi. Ridiamo, scherziamo ed ogni attimo è speciale a modo suo. Stavamo facendo la guerra con lo zucchero filato; gli feci aderire una parte del mio sulla sua guancia, facendolo ridere divertito, per poi aspettare che lui ricambiasse il gesto sul mio viso. Si girò di colpo e mi prese per i fianchi stringendomi forte, e lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra. Mi sentivo terribilmente osservata, alcuni erano sguardi invidiosi. Invidiosi di noi. Invidiosi di quello che eravamo. Gli lasciai un bacio all’angolo della sua bocca e sorrisi, tenendolo stretto forte. Non volevo lasciarlo mai più.

“Se non la smetti sarò costretto a passarti tutto lo zucchero sulla faccia, tipo rullone!”

“Provati e vedi, io posso fare di peggio!”

Improvvisamente mi sorrise, uno di quei sorrisi che non ti dimentichi. Mi prese il viso tra le mani e mi lasciò un bacio talmente dolce che sarei potuta cadere di lì a poco di fronte a tutti. Sfiorò con la lingua il mio labbro inferiore, chiedendomi delicatamente l’accesso, che io gli concessi senza pensarci due volte. Le nostre lingue iniziarono a danzare, a cercarsi, finchè non ci staccammo e sentì il suo respiro sul mio collo, dove vi lasciò un bacio leggero. Ci guardammo per qualche minuto senza dire nulla, dopodiché mi mise un braccio intorno al bacino e riprendemmo a camminare, sorridenti. Con lui tutto era perfetto. Ogni cosa. Quei brutti momenti passati qualche anno prima, le sofferenze che ho provato, il dolore che ho sentito, stavano lentamente svanendo. Perché lui era con me.

“Cucciola, ti sta suonando il cellulare.”

Mi avvisò Niall, mentre continuava a guardare le vetrine dei negozi attorno leccando via un po’ di zucchero di tanto in tanto. Lo presi di fretta dalla borsa e sfregai lo schermo per poi farmelo aderire lentamente all’orecchio. Virginia, di nuovo nei casini. Aveva detto a Zayn che non sarebbe andata da lui, ma non c’era da stupirsi, se solo lo avesse fatto l’avrei menata io stessa. E inoltre mi aveva ricordato che dovevamo andare dalle mie amiche la sera, ma me ne ero totalmente dimenticata. A stare con la persona che si ama, queste cose non ti passano per la mente. Riattaccai e spiegai a Niall che era venuta l’ora di tornare a casa. Mi riaccompagnò e prima di andarsene mi lasciò un bacio sulle labbra, ricordandomi che il la sera ci sarebbe stato anche lui, notizia che mi provocò un sorriso da ebete sul viso. Mi sistemai i capelli in una coda alta mentre mi avviavo alla porta d’ingresso, e girai la serratura, entrando in casa. La prima cosa che mi venne in mente è che c’era un odore strano. Un profumo, più che altro. Non ci feci molto caso e salutai Virginia, che mi venne ad abbracciare.

“Allora, com’è andato il pomeriggio da fidanzatini innamorati?”

Le feci una smorfia e le raccontai per filo e per segno la bellissima giornata che avevo passato con il mio ragazzo, ne avevo decisamente bisogno in questo periodo. La mia amica sembrò contenta e divertita, e questo mi fece molto piacere, sebbene sapessi che lei in questo momento in testa aveva un chiodo fisso che sarebbe stato meglio rimuovere.

“Tu piuttosto, mi hai detto che hai parlato con Zayn.”

“Sì, l’ho fatto. Gli ho detto tutta la verità, o meglio, una gran castroneria. Stasera ero comunque impegnata con te e le ragazze, inoltre sono stata una stupida, non avrei dovuto baciarlo e robe simili.”