21.You're different

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Tu sei diverso.

Bonnie’s point of view.*

Camminavo su e giù frettolosamente per il salotto, senza rendermi conto probabilmente dell’errore che stavo commettendo. Niall mi aveva chiesto se poteva parlare in modo tranquillo con Louis, ed io in un primo momento fui felice della sua richiesta, magari era un tentativo per cercare di riconciliarsi in qualche modo. Il punto è, che le parole ‘tranquillità’ e ‘Louis Tomlinson’ non vanno affatto d’accordo. Iniziai a mordermi le unghie e guardai l’orologio di fretta, che segnava le undici e cinque, mentre Niall era in cucina sicuramente a smangiucchiare qualcosa , ignaro del cambiamento che il suo ex-amico aveva avuto in questi  pochi anni. Mentre lui era in Irlanda, infatti, quello stronzo non aveva fatto altro che picchiarmi, mi aveva tolto di dosso la cosa più bella che mi rimaneva, senza nemmeno mai chiedermi scusa. E poi diceva che era cambiato. Non ci avrei mai creduto, mai. Doveva stare lontano da me, dalla mia migliore amica e dal mio ragazzo. Per un attimo mi ricordai quell’abbraccio il primo giorno di scuola in infermeria, ed una strana sensazione prese corpo dentro di me, ma subito la cacciai. Stavo mentendo a chiunque. A Virginia, che era andata a scuola tranquillamente senza dirle quello che invece avrei dovuto sopportare questa mattina. A Niall, al quale non avevo mai confessato quello che quel bastardo mi aveva fatto in un bagno. A me stessa, che si era promessa di non averci mai più scambiato parola, quando invece stava succedendo tutto il contrario. Lanciai un’occhiata fuori dalla finestra, il tempo era nuvoloso, il sole era nascosto dietro ad un ammasso di soffici nuvole, ma non aveva intenzione di sbucare fuori e riscaldarci.

“Secondo me avresti dovuto dargli una possibilità. Magari vi sareste innamorati.”

Mi tornarono a mente le parole di Virginia di qualche giorno prima, riferite al mio rifiuto di un probabile ‘appuntamento’ con Louis. Quei bastardi le seconde possibilità non le meritano, né tantomeno si innamorano. Io ero felicemente fidanzata con questo angelo che adesso mi ritrovo al mio fianco, e non avrei mai accettato una proposta del genere. Non dopo quello che mi aveva fatto. Ma lei non sapeva. Nemmeno Niall sapeva. Nemmeno i suoi amici sapevano. Doveva rimanere un ‘segreto’, così lo chiamava lui, tra noi due. Virginia era una ragazza tremendamente ingenua, si sarebbe potuta fidare del primo sconosciuto che incontrava per strada. Non sapeva la verità, non sapeva che Louis era famelico, era crudele, non aveva nessuna pietà in corpo. Dietro a quel sorrisino beato e sicuro, si nascondeva una personalità fin troppo oscura. Dietro a quegli occhi che potevano ricordare il cielo, si nascondeva il ghiaccio. Così era lui, o almeno come lo ricordavo io. Freddo. Dannatamente freddo. Non ascoltava nessuna tua imprecazione, non gli fregava niente se ti stava facendo del male e tu soffrivi, anzi, gli piaceva il dolore che ti provocava. Harry non era mai arrivato al suo livello, mai. Non mi aveva mai violentata, anzi, a volte era comprensivo dei suoi sbaglio. Louis no. Io con lui non volevo averci niente a che fare, ma adesso che Niall era tornato sapevo che c’ero dentro fino al collo.

“Piccola, va tutto bene?”

Mi domandò Niall dallo stipite della porta della cucina, con il cucchiaio di gelato ancora tra le labbra. Che tenerezza che mi faceva, non feci a meno di farmi uscire un sorriso dolce sulle labbra, e annuire, rassicurandolo. No, no che non andava bene, niente andava bene. Non sopportavo l’idea che Louis entrasse in casa mia, ma d’altronde non avrei mai lasciato che il mio ragazzo andasse da lui. Dovevo esserci io al suo fianco, non potevo permettere che gli facesse del male. E l’unico luogo possibile per cui non fossimo visti e allo stesso tempo non lasciarlo solo era questo. Virginia era ancora a scuola, così come gli amici di Louis. Sospirai a fondo, tenendo leggermente le tende della finestra con due dita per controllare se stesse arrivando. Mi sedetti sul divano a gambe incrociate, spostandomi i capelli lateralmente e facendomi una treccia veloce e disordinata. Dopo poco Niall venne vicino a me, e mi lasciò un bacio sulla fronte con una coppetta di gelato in mano, che portava alla bocca di tanto in tanto.

Love Will Tear Us Apart. ||h.s.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora